Pesante nuova stangata in arrivo sulle bollette luce e gas: ma c’è un modo per risparmiare

È imminente una nuova stangata sulle bollette dell’elettricità e del gas, lo sapevi? Ma c’è un modo per risparmiare soldi!

Non sembra esserci pace nel mercato dell’energia, tra aumenti in arrivo e tentativi di sfruttare la confusione degli ignari cittadini.

come risparmiare sulle bollette
È sempre caldo il fronte delle bollette di luce e gas: è in arrivo una nuova stangata – grantennistoscana.it

C’è una data che i consumatori faranno bene a segnarsi sul calendario: il 1° luglio 2023, quando scadrà il blocco delle modifiche unilaterali ai contratti per le bollette della luce e del gas. In concreto che significa? Semplicemente che gli operatori energetici potranno di nuovo modificare unilateralmente le condizioni economiche dei contratti.

Tradotto in soldoni: aumenti in bolletta, come peraltro stanno cominciando a segnalare le associazioni dei consumatori alle quali già arrivano comunicazioni che parlano di improvvisi aumenti delle tariffe di luce e gas. Insomma, si preannuncia una stangata soprattutto per i consumatori che hanno sottoscritto delle offerte a tasso fisso.

Rincari in bolletta: che fare per risparmiare?

A questo punto la domanda sorge spontanea: come si può fare per evitare l’urto della stangata in arrivo e risparmiare in bolletta?

A ben vedere, il ventaglio delle possibili soluzioni si riduce essenzialmente a due: chi ha intenzione di restare nel mercato libero dell’energia può provare a fare il cambio di operatore; oppure rimane la via di un ritorno al mercato tutelato.

Cerchiamo di capire allora quali scenari potremmo trovarci davanti a stretto giro di posta e come cambiare gestore o, in alternativa, tornare al mercato tutelato.

Regola di risparmio n. 1: occhio ai truffatori in agguato

C’è un discorso preliminare da fare prima di vedere quali siano le procedure per fare il cambio di operatore o per fare ritorno nel mercato di maggior tutela. Si tratta del capitolo delle truffe, sempre più diffuse. Come capita spesso nei momenti di passaggio o di crisi, la confusione e lo spaesamento regnano sovrani. Un contesto nebuloso che rappresenta il clima ideale per i truffatori, pronti a infilarsi per ingannare miriadi di ignari cittadini.

attenzione alle truffe sulle bollette
Attenziuone alle truffatore, soprattutto a quelle che passano per finti call center – grantennistoscana.it

Proprio in momenti delicati come questi è facile che si faccia ricorso a call center gestiti da truffatori che, adottando una serie di escamotage spesso illegali, confondono l’utente con le loro “scioccanti” rivelazioni. Che di solito consistono nel cercare di convincere il malcapitato a doversi rassegnare a un improvviso cambio di gestione, avvenuta non si sa bene quando e come.

I numeri degli italiani truffati fanno impressione: circa 4 milioni, il 28% in più rispetto all’anno precedente. Il danno subito è stimato in circa 1,2 miliardi di euro, +152% rispetto allo stesso periodo del 2022.

Frodi: quali sono i metodi più gettonati dai truffatori

A lanciare l’allarme è stata una ricerca commissionata da Facile.it a mUpResearch e Norstat. Bene, l’indagine ha messo in luce anche quali siano le truffe più diffuse: oltre la metà (il 53%) delle frodi passa per un call center. Ma circa in un caso su cinque (21%) il truffatore ha usato il metodo del porta a porta, presentandosi direttamente a casa della vittima.

Naturalmente non mancano le truffe online, delle quali è stato vittima il 34% degli intervistati, ingannato da una falsa e-mail, mentre il 14% è caduto nel tranello del finto sito internet. Meno diffuse invece le truffe via app di messaggistica istantanea e social network che comunque hanno riguardato, rispettivamente, il 5% e il 4% dei partecipanti all’indagine.

Nel caso dei finti call center, come abbiamo visto la truffa nettamente più diffusa, la cosa importante è non rispondere mai “sì” alle richieste truffaldine dato che, opportunamente montata ad arte dai truffatori, la telefonata può risultare valida ai fini di un cambio di gestore.

La cosa migliore è semplicemente tagliare corto: attaccare subito e non interloquire con i finti operatori. Stessa cosa con quelli che vengono a bussare direttamente alla porta: non aprire a nessun venditore o rappresentante di chissà quale ditta.

Bollette luce e gas, come risparmiare sulla stangata in arrivo

Discorso truffe a parte, per cercare di contenere gli aumenti dell’imminente stangata le soluzioni praticabili, come detto, si riducono a due: il cambio di operatore o il ritorno al mercato tutelato. In diversi indicano la scelta di maggiore convenienza nel ritorno al mercato di maggior tutela, ma comunque si scelga fondamentale per risparmiare è scegliere in maniera consapevole.

come risparmiare sulla stangata bollette
Cambiare operatore o tornare al mercato tutelato? Questo è il problema – grantennistoscana.it

Per poterlo fare ci sono diverse cosa da sapere. Prima di tutto è utile informarsi sulla differenza tra mercato libero e mercato tutelato, sapendo che a partire dal 10 gennaio 2024 ci sarà la fine del mercato tutelato, sostituito da un servizio a tutele graduali (predisposto da Arera per accompagnare il passaggio al mercato libero) che appare molto conveniente.

Sempre in quest’ottica si possono valutare le offerte Placet (acronimo che sta per Prezzo libero a condizioni equiparate di tutela) e i Gruppi d’Acquisto. Si può consultare il Portale Offerte previsto dalla Legge Concorrenza del 2017 e gestito da Arera. In questo modo potremo valutare le offerte di elettricità e gas per un confronto rapido e semplice. Altra cosa da sapere è che c’è sempre la possibilità di tornare alla maggior tutela dal mercato libero.

Cosa fare in caso di cambio dell’operatore e le cose a cui fare attenzione

Se invece si vuol cambiare operatore, lasciar fare al nuovo gestore le procedure di cambio per avere il recesso dalla precedente gestione. Tenendo a mente che per passare a un altro operatore o al mercato tutelato ci vorranno circa 2 mesi di tempo. Inoltre il cambio di fornitore o il ritorno alla maggior tutela non può mai portare a un’interruzione della fornitura.

Alla luce di quanto detto sulle truffe, meglio valutare ogni offerta di persona, usando il Portale Offerte o prendendo contatti diretti. No al call center o al porta a porta. Ad ogni modo, anche avendo cambiato il gestore tramite call center c’è sempre il cosiddetto diritto di ripensamento: 14 giorni di tempo per annullare il cambio, via raccomandata o PEC.

Chi dovesse sospettare un’attivazione mai richiesta deve fare reclamo per iscritto chiedendo al nuovo gestore di fornire la prova dell’avvenuta sottoscrizione del contratto. Eventualmente facendosi dare una mano dalle associazioni dei consumatori.

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