Una nuova forma di alimentazione è pronta ad incombere nelle case di migliaia di famiglie. Questo grazie ad una recente scoperta scientifica.
Tra le principali portatrici di innovazione al mondo non si può non citare SpaceX. L’azienda in questione ha formato e ha avuto l’onere di lanciare sul mercato un sacco di invenzioni superlative. Il team di esperti che lavora all’interno del colosso statunitense è una fucina di talenti nei campi più disparati a dir poco inesauribile. Una fonte pressoché infinita di idee e di realizzazioni ad opera d’arte. Questa scoperta avvenuta di recente ha fornito al pubblico una nuova dimostrazione.
Doug Bernauer è stato uno degli ingegneri che ha preso parte al progetto fin dai suoi albori. Già dal lontano 2007 era parte integrante del roster di esperti, e da quel momento in poi si è lanciato in una serie di progetti talvolta impensabili per molte persone. Una di queste rivelazioni recenti potrebbe migliorare nettamente l’esistenza di migliaia di famiglie. Del resto è questo che fanno gli innovatori. Migliorare le vite altrui con idee geniali. Per definizione, questo è esattamente ciò di cui si potrà parlare a breve.
Mentre si pensa a ridurre le emissioni, ecco che il nucleare torna ad essere un tema fortemente discusso. In positivo e in negativo, ovviamente. In Cina sono attualmente presenti 24 centrali nucleari ancora in fase di costruzione, stando a quanto riportano le varie fonti estere. Risulta dunque la prossima nazione destinata a diventare leader del settore. A suo modo anche l’azienda dell’ingegnere, Radiant, è pronta a fare lo stesso.
In che modo? Costruendo dei piccoli reattori nucleari in grado di soddisfare le varie esigenze di ogni civiltà, che si tratti di bisogno quotidiano o di utilizzo militare. Nel prossimo paragrafo si potrà capire meglio il modo in cui funzionano questi piccoli reattori nucleari.
Come funzionano i reattori?
L’idea di Radiant è quella di concentrare tutta la capienza energetica possibile in ciascuno di questi reattori. Il fine unico è quello di dare un sostegno alle famiglie. Si stima che per il momento, parlando di disponibilità, questa invenzione sia in grado di soddisfare il fabbisogno energetico di circa 1.000 famiglie. Ma è un numero destinato ad aumentare. Il carburante di questi reattori saranno le cosiddette “particelle TRISO”.
Composte a loro volta da uranio, ossigeno e carbonio. I primi test sono stati di per sé molto incoraggianti. Anche ad elevate temperature, con una potenza sprigionata al massimo delle sue possibilità dunque, non è stato riscontrato alcun danno o segno particolare. Insomma, i presupposti per un’innovazione del settore ci sono, e vanno sfruttati per forza di cose.