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LifeStyle

Pizza avanzata? Ecco il modo migliore per riscaldarla: abbiamo sempre sbagliato tutto

Gettare la pizza avanzata dovrebbe rientrare tra i peccati capitali: ecco il metodo migliore per riscaldarla e renderla buona come in origine.

In base alla parte d’Italia in cui vivete, probabilmente avrete un’idea diversa su quale tipologia d’impasto sia il migliore, ma tutti concorderete che la pizza sia l’unico piatto della cucina nostrana – probabilmente insieme alla pasta – a cui non potreste mai rinunciare. Che sia la classica “Napoletana“, che abbia l’impasto classico o quello tradizionale, oppure che sia la “Romana” o la “Gourmet“(variante più moderna del piatto più amato al mondo) insomma, tutti noi italiani non possiamo rinunciare a prendere la pizza almeno una volta a settimana.

Vi è rimasta pizza dal giorno prima? Ecco come riscaldarla – Grantennistoscana.it

Alle varie versioni della pizza circolare si aggiungono poi delle varianti che sono tipiche di alcune regione, come ad esempio la pizzetta tipica della Sicilia (uno dei vari pezzi della cosiddetta “Tavola calda“), o ancora la pinsa romana. C’è chiaramente in tutte le parti dello stivale la pizza a taglio, magari conosciuta come pizza a teglia, la quale solitamente ha spessore, consistenza e impasto completamente differenti da quelli della pietanza che abbiamo esportato in tutto il mondo e che in ogni Paese del pianeta ha una sua rivisitazione affine ai gusti degli autoctoni (anche se sono sempre più le pizzerie veramente italiane ed in particolare napoletane in giro per il mondo).

Il fatto che si tratti generalmente di un piatto amato da tutti rende la pizza l’alimento ideale da ordinare o cucinare quando s’invita qualcuno a casa. Spesso infatti quando si organizza una festa o una riunione non si ha idea di quali siano i gusti degli invitati, oppure non si ha il tempo di preparare una cena con i fiocchi per tutti, dunque si ricorre alla pizza come alleato utile sia per andare incontro ai gusti che per risparmiare tempo nella preparazione.

In queste circostanze capita spesso che rimanga qualche trancio di pizza. L’ospite ordina o cucina in abbondanza per evitare che qualcuno possa rimanere insoddisfatto dalle quantità e spesso si ritrova a dover riscaldare il giorno dopo quello che è rimasto. Alcuni, nel caso della pizza, preferiscono consumarla temperatura ambiente o temperatura frigo poiché la prediligono, altri però amano la pizza calda e si trovano nella difficile situazione di doverla riscaldare.

Come riscaldare la pizza e farla tornare buona come in origine

Se vi è capitato di dover riscaldare una fetta di pizza il giorno dopo averla ordinata sicuramente saprete di cosa stiamo parlando. Quando infatti mettiamo i tranci nel forno elettrico di casa rischiamo di farla seccare troppo o che la pasta si indurisca al punto da renderla immangiabile. Senza considerare i condimenti – specie il formaggio – che tenderanno a perdere la consistenza originale per tramutarsi in qualcosa di differente.

Consigli utili per riscaldare la pizza in padella, forno o microonde e non rovinarla – Grantennistoscana.it

Come fare dunque a non rovinare la pizza del giorno prima quando la riscaldiamo? Se si tratta di una pizza con impasto napoletano, il trucco è quello di avere un forno in grado di arrivare a 300° (può andare bene anche uno che arriva sino a 250°) e preriscaldarlo. Una volta raggiunta la temperatura massima, mettete la pizza per un paio di minuti, sarà calda al punto giusto e non avrà perso la consistenza originale.

Un altro trucco arriva dall’HuffingtonPost, nel quale ci viene detto che il metodo migliore per riscaldare la pizza è la padella. Affinché il risultato sia ottimale dovete utilizzare una padella antiaderente, e mettere in questa la pizza da riscaldare insieme a dei cubetti di ghiaccio che permettano alla pietanza di recuperare l’umidità persa durante la fase di conservazione. Il tempo necessario di cottura è 2 minuti, avrete in questo modo una pizza dalla base croccante, il formaggio perfettamente fuso e una crosta umida.

In assenza di una padella antiaderente, il consiglio è quello di utilizzare il forno. Ovviamente bisogna preriscaldare ad una temperatura di 150°-180°, bagnare la pizza con un cucchiaino d’acqua, quindi inserire i tranci nel forno e farli cuocere per 10-15 minuti. C’è un consiglio anche per chi ha solo il forno a microonde per riscaldare la pizza. In questo caso il tip e di mettere accanto al piatto un bicchiere pieno d’acqua, in modo tale da reintegrare l’umidità che andrà perda durante la fase di riscaldamento.

Pizza in casa: come farla buona come in pizzeria

L’aspirazione di qualunque amante della cucina è quella di riuscire a fare una pizza in casa che raggiunga la qualità di quella che potrebbe acquistare in pizzeria. Il metodo comodo è quello di andare ad acquistare l’impasto già pronto, ci sono vari panifici ma anche pizzerie che vendono i panetti già pronti. In questo caso però stiamo barando, visto che la soddisfazione massima è quella di riuscere a fare un impasto che possa competere con quello di un professionista.

Volete fare l’impasto in casa? Ecco la ricetta per una perfetta pizza napoletana – Grantennistoscana.it

Di seguito dunque vi diremo come creare un perfetto impasto per la pizza napoletana. La prima cosa per riuscirci è avere gli ingredienti giusti, dunque, di seguito vi forniremo l’elenco di ciò di cui avete bisogno:

  • Un chilo di Farina 0
  • 7 grammi di lievito di birra secco
  • 60 millilitri di olio extravergine d’oliva
  • 600 millilitri di acqua
  • 20 grammi di sale fino

Il procedimento per creare l’impasto della pizza

  1. A questo punto l’ideale sarebbe avere una planetaria che vi aiuti ad impastare, ma potete farlo con olio di gomito anche voi a mano. La prima cosa è versare tutta la farina in una ciotola, dunque aggiungere inizialmente 100ml di acqua, il lievito di birra e cominciare a impastare.
  2. Una volta che l’acqua è stata assorbita aggiungete in maniera graduale altra acqua mentre voi o la planetaria state impastando. Procedete con cautela finché i primi 400 ml di acqua non saranno ben assorbiti nell’impasto.
  3. Aggiungete il sale e continuate ad impastare.

    Ingredienti, attenzione e tempo di lievitazione sono fondamentali per un impasto perfetto – Grantennistoscana.it

  4. Aggiungete sempre a filo il resto dell’acqua finché non avrete fatto amalgamare bene tutto il composto.
  5. Aggiungete l’olio a filo come avete fatto con l’acqua senza smettere di impastare.
  6. Una volta aggiunto tutto l’olio, estraete l’impasto dalla planetaria o dalla ciotola in cui stavate impastando, quindi manipolatelo per farlo diventare una palla e metterlo in un recipiente leggermente unto.
  7. Coprite con delle pellicola (o un canovaccio pulito) la ciotola e mettetela in forno con luce accesa per farlo lievitare: dovete attendere che l’impasto abbia quantomeno raddoppiato il proprio volume. Il consiglio per avere una consistenza ed un sapore migliore è di lasciarlo lievitare fuori dal forno per 48-72 ore.
  8. Conclusa la fase di lievitazione, dividete il composto così creato in quattro parti uguali e create in questo modo i panetti per quattro pizze.

Consiglio per la cottura

A questo punto avete quattro pizze pronte per essere cucinate. Inutile darvi consigli su quelli che debbano essere gli ingredienti da utilizzare poiché ciascuno di noi ha le proprie preferenze sul come condire la pizza. Può essere utile invece un consiglio di cottura. L’ideale ovviamente sarebbe avere un forno a legna in casa, ma non tutti possono permetterselo.

L’alternativa, decisamente valida, è quella di acquistare una pietra refrattaria. Si tratta di una mattonella che va inserita in forno prima della cottura. Per essere utilizzata al meglio va messa all’interno del vostro forno elettrico. Questo va fatto scaldare al massimo della temperatura (preferibilmente 300° gradi) per 20-30 minuti. Una volta raggiunta la temperatura desiderata la pietra è pronta per accogliere il vostro impasto. La cottura richiederà pochi minuti.

Fabio Scapellato

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