Il tipo di lavoro svolto può portare a differenti problemi fisici. Possiamo cercare di correggerli scegliendo lo sport giusto per noi.
Lavoro che fai, logorio che trovi. Per il fisico non è la stessa cosa un lavoro sedentario come quello d’ufficio o invece, per esempio, le mansioni di un commesso che passa la sua giornata lavorativa stando prevalentemente in piedi.
Il corpo infatti ha esigenze diverse in base a quello che facciamo ogni giorno. Se lavoriamo da seduti, in piedi o sotto pressione. Posture e ritmi lavorativi diversi possono portare a problemi fisici diversi.
Quali attività fisiche allora sono le più indicate per ovviare agli scompensi prodotti dalle varie professioni lavorative? La Gazzetta dello sport ha interpellato un esperto fisioterapista, Luca Alari di Aspria Harbour Club Milano, per chiedere quali attività siano più adatte alla mansione svolta.
Seduti o in piedi, qual è l’esercizio che fa per voi
Scopriamo così che quando i glutei sono compressi su una sedia per gran parte del tempo occorre compensare la deleteria tendenza delle persone a curvarsi, senza andare ad accentuare la lordosi (ovvero la curvatura) della schiena.
Questa postura, spiega Alari, si può correggere «con il rinforzo delle grandi catene muscolari, paravertebrali, addominali, cervicali e pettorali». Anche il cardio e qualche seduta di potenziamento muscolare (purché sia «mirata alla fascia addominale») aiutano a compensare la scarsa stimolazione dei muscoli inferiori nell’arco della giornata.
Gli sport sui quali puntare? Per l’esperto sono «bici, corsa o camminata, basket, pallavolo, canottaggio, pilates, nuoto». Invece le donne farebbero meglio a evitare attività stressanti per il perineo, cioè il muscolo che provvede a sostenere la pressione intra-addominale.
Tensioni lavorative, come alleggerirle con lo sport
Qualunque sia il grado di responsabilità lavorativa, il lavoro sotto pressione da mattina a sera produce tensioni in noi. Da qui, spiega l’esperto, la necessità di puntare su attività lente e rilassanti. Qui entrano in gioco due categorie di sport. Da una parte le attività dolci, dall’altra le attività antistress e antiaggressività.
Ce ne sono diverse, a loro volta suddivise in attività “soft” (come il golf o tecniche psicocorporee come la sofrologia) e “strong” (boxe, triathlon, padel, corsa, rugby femminile, pallamano, pallavolo, Crossfit). Ma anche gli sport collettivi «possono essere molto interessanti per i profili con elevate responsabilità» dato che permettono «di lasciarsi andare e di ‘lavorare’ in parti uguali”».
E per chi lavora praticamente sempre in posizione eretta? In questo caso si tratta, sottolinea Alari, «di favorire il rilassamento dei muscoli degli arti inferiori e della schiena, utilizzati tutto il giorno». Si rende dunque indispensabile praticare «un potenziamento muscolare mirato della fascia addominale e della colonna».
Attenzione a non sfiancarsi troppo
Visto che spesso la circolazione sanguigna è disturbata sono particolarmente indicati gli sport acquatici e il nuoto in generale, in grado di restituire «tono e flessibilità all’apparato muscolo-scheletrico». Inoltre possono aiutare «ad assorbire eventuali ristagni di liquidi, edemi linfatici e venosi. Anche grazie ad un effetto drenante della pressione idrostatica ed un effetto massaggiante dell’acqua molto gradevole».
L’esperto consiglia anche cautela nel lavorare con i pesi e di non affaticarsi eccessivamente durante la sessione sportiva. Infatti c’è il rischio di danneggiare gravemente il corpo sollevando o trasportando carichi eccessivi. Si rischia così, nel tentativo di rinforzare la fascia addominale o pettorale, di provocare danni alla colonna vertebrale. Con conseguenze che vanno a ricadere anche sui nervi sciatici e sulle gambe.
Le altre attività consigliate sono, oltre al nuoto, lo stretching, l’arrampicata, corsa, basket, pallavolo. Ultimo consiglio, tutto al femminile, è quello di «rafforzare il perineo».