Prosecco, vino o cocktail ecco cosa fa ubriacare di più (e no, non è come pensi!)

Prosecco per brindare, vino per mangiare e cocktail per fare festa: ma sai quale tra questi tre ti fa ubriacare di più? Non è come pensi!

Come cantava Al Bano, la felicità è “un bicchiere di vino con un panino” e diciamo pure come sul vino concordiamo (quasi) tutti. Perfetto per accompagnare la portata principale, per rinfrescarsi un po’ se è un bianco frizzante o per concedersi una coccola calda se rosso intenso, il vino va bene in qualsiasi circostanza. Ma non solo.

Cosa ci fa ubriacare
Forse non lo sai, ma l’alcolico che fa ubriacare di più non è quello che pensi! – Grantennistoscana.it

Molti, infatti, giusto per darsi un tono in più – che non guasta mai – o per dimostrare a se stessi e agli altri di essere ormai delle persone mature e cresciute, non optano più per la più “rustica” pinta di birra, concedendosi piuttosto uno scintillante calice. In altre parole, il vino è uno status da mostrare e rivendicare. Ma a prescindere dalla sua valenza e funzione sociale, è indubbio che sia buono e che faccia anche bene alla salute. Diversi studi, infatti, hanno confermato come un bicchiere di vino rosso al giorno sia un toccasana per il cuore.

Nello specifico, grazie all’alto contenuto di resveratrolo e alle sue straordinarie proprietà antiossidanti, si può sia debellare il colesterolo cattivo che alzare i livelli di quello buono. E non finisce qui. Sempre con un solo bicchiere di vino rosso diminuirebbe anche il rischio di attacco cardiaco e di ictus. Insomma, se ti beccano con una bottiglia in mano, puoi sempre rispondere che hai davvero a cuore la salute del tuo apparato cardiovascolare.

Bicchiere in mano e brezza leggera sui capelli: alla scoperta della parte più frivola dei cocktail

E cosa dire invece dei famigerati cocktail? Che sia un semplice Spritz, un Martini Dry, un Negroni o ancora un Cosmopolitan, a volte è davvero difficile resistere al loro richiamo così colorato, alcolico e soprattutto instagrammabile. Basta aprire, infatti, Instagram sabato sera per vedere il feed intasato di post e stories tutte monotematiche e che denotano come il divertimento “puro” e su di giri alla fine sia più conformista del posto fisso. E poi, considerando che la maggior parte di questi cocktail si beve sgranocchiando qualcosina, più che per ubriacarsi, questi drink sono pensati per “rilassarsi mentre si racconta alle proprie amiche la terribile giornata in ufficio.

Cosa fa ubriacare di più
Sorseggiati mentre si sgranocchiano patatine e noccioline, i cocktail sono pensati per “rilassarsi” – Grantennistoscana.it

Anche perché il loro effetto sul nostro organismo è ovattato proprio dal ghiaccio sempre in grandi quantità. E questo implica non solo che la dose di alcool contenuta nel bicchiere è ridotta, ma che comunque non è così forte ed efficace proprio perché i i cubetti di ghiaccio nella maggio parte dei casi si sciolgono subito ammortizzando così il contenuto del bicchiere. Ovviamente, ciò non toglie che non si deve esagerare. Va bene quindi sorseggiare un bicchiere o anche due nel caso in cui si regga l’alcool abbastanza bene. Ma mai perdere il controllo per il bene tanto tuo quanto degli altri. Specialmente se si ama in maniera particolare la vodka.

Conosciuta per essere la bevanda più consumata nella fredda e vasta Russia, la fama della vodka non ha eguali e basta solo un bicchierino per perdere velocemente i sensi soprattutto se si beve vodka polacca Spyritus. Col suo 96% di volume alcolico, infatti, questo distillato di grano è il liquore bevuto dai piloti della Siberia. E non è per nulla pensato insomma per un aperitivo al mare al tramonto mentre una brezza leggera soffia vicino all’orecchio.

Prosecco e champagne fanno ubriacare più del vino o dello Spritz: è tutta una questione di bollicine!

Tuttavia, non è detto che questa rapida carrellata di vini e cocktail faccia ubriacare più di prosecco e champagne. Considerati alcolici importanti e per le occasioni speciali, in realtà il prosecco e lo champagne sono più infidi di quanto si possa immaginare. Basta, infatti, un solo bicchiere per sentirsi anche abbastanza alterati e con la testa pesante. Cosa che invece non sarebbe accaduta bevendo la stessa quantità di vino rosso che presenta una gradazione alcolica molto simile. Ma come è possibile? In realtà è tutta una questione di bollicine, le vere responsabili dell’ubriacatura facile e a tratti anche sconsiderata.

Perché il prosecco fa ubriacare
Sono proprio le famose bollicine a trattenere l’alcool facendoci ubriacare più in fretta rispetto al vino e ai cocktail – Grantennistoscana.it

Stando, infatti, a uno studio pubblicato su “Alcohol and Alcoholism” è stato dimostrato come l’acido carbonico (H2CO3), una sostanza chimica che si trova anche nell’acqua gasata frutto della combinazione di anidride carbonica (CO2) e acqua (H2O), sia capace di far aumentare la permeabilità delle biomembrane. In altre parole, sono proprio le famose bollicine a far assorbire al nostro corpo l’alcool più in fretta, stimolando la circolazione sanguigna nelle mucose, quali lo stomaco, l’intestino e la cavità orale.

Per dimostrare la loro teoria, il team di ricercatori ha diviso 12 volontari in due gruppi. Sei di loro hanno bevuto champagne, la restante parte invece ha sempre bevuto champagne ma scosso così da sgasarlo quel tanto che basta per renderlo meno “forte“. Ma non solo. Entrambi i gruppi, infatti, hanno bevuto la stessa quantità di alcol ovvero 0,6 grammi per chilo di peso corporeo. E così con l’alcol test effettuato 5 minuti dopo aver bevuto, è emerso come chi avesse bevuto champagne puro aveva nel sangue un tasso etilico pari a 0,54. Mentre gli altri registravano un tasso che non andava oltre lo 0,39.

E la colpa di tale differenza è da attribuire anche al classico calice sottile da champagne. La sua struttura, infatti, è stata pensata proprio per trattenere la maggior quantità possibile di acido carbonico. Con una superficie ridotta al minimo indispensabile insomma, le bollicine non si disperdono nell’aria e ci consentono di sentirci brilli già dopo la prima sorsata.

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