Se ci troviamo di fronte a fenomeni meteo estremi proteggere l’auto significa risparmiare soldi, ma anche evitare pericoli per le persone.
Oggi assistiamo sempre più a fenomeni temporaleschi violenti, improvvisi, che durano poco ma assumono un’intensità tale da rappresentare un pericolo per cose e persone.
Non tutti gli automobilisti sono preparati a situazioni di emergenza, ma è bene conoscere tutti i modi per affrontare una grandinata, soprattutto se questa ci travolge in autostrada.
In questa piccola guida andiamo a suggerire tutte le strategie per proteggere l’auto, ma anche come comportarsi in caso di difficoltà dovute al maltempo e come riparare l’auto dai danni della grandine. In quest’ultimo caso, infatti, a volte possiamo evitare la spesa dal carrozziere.
Come proteggere l’auto e i passeggeri in caso di grandinata forte
Trovarsi di fronte a un temporale o tempesta durante la guida può essere molto pericoloso, per tutti coloro che stanno percorrendo la strada.
Ovviamente la prevenzione è sempre una delle armi più efficaci, e prima di mettersi in viaggio dovremmo assicurarci che le previsioni meteo siano favorevoli. Va detto però che abbiamo imparato che il clima ci può regalare dei brutti scherzi senza alcun preavviso.
Se una grandinata molto forte ci sorprende in autostrada dobbiamo adottare alcuni comportamenti, per salvaguardare la propria vita e quella altrui. L’istinto potrebbe essere quello di ripararsi sotto un viadotto, ma questa azione è sconsigliata: si potrebbero creare degli ingorghi e potrebbero avvenire tamponamenti e incidenti. Meglio optare per una piazzola di sosta o un’area di servizio.
Durante la sosta è consigliabile proteggere i cristalli del parabrezza e lunotto con un cuscino o con abiti, così da poter proseguire in sicurezza una volta finita la tempesta.
Se queste sono lontane, in ogni caso è bene ridurre la velocità di marcia, mantenendo una distanza maggiore dagli altri veicoli. Andare più piano, inoltre, diminuisce l’impatto dei chicchi e riduce i danni alla carrozzeria e ai cristalli. In caso di scarsa visibilità si possono usare luci di emergenza e fendinebbia e seguire la strada tramite le linee laterali della carreggiata.
La dotazione essenziale da tenere in auto
Abbiamo detto che la prevenzione è il modo migliore per evitare danni economici e rischi per la sicurezza delle persone.
A volte alcuni piccoli accorgimenti possono letteralmente salvarci la vita, a partire dall’avere sempre un ombrello nel bagagliaio, anche se siamo in pieno agosto. Oltre a questo, possiamo anche dotarci dei kit antigrandine, che sono teli studiati appositamente per proteggere la carrozzeria del veicolo. Ne esistono diversi tipi con prezzi variabili dai 20 ai 200 euro. Quelli migliori sono i gonfiabili poiché si aprono in pochi istanti e danno un’ottima protezione.
Naturalmente, è sempre bene valutare l’accensione di una polizza assicurativa che copra in caso di eventi meteo estremi. In questi giorni al Governo si sta discutendo se normare l’obbligo di assicurazione per la casa e probabilmente se il cambiamento climatico continuerà a regalarci fenomeni metereologici rischiosi diverrà obbligo anche per i veicoli.
Come riparare i danni della grandine, qualche trucco fai da te
Sappiamo bene che portare l’auto da carrozziere ci costerà un bel po’ di soldi. Se abbiamo subito danni all’auto possiamo però provare a ripararli in autonomia, naturalmente se sono lievi. Gli esperti consigliano almeno 3 soluzioni, per le quali non serve acquistare attrezzatura particolare.
Il primo sistema consiste nell’usare un asciugamano e dell’acqua calda, che va poggiato sulle zone colpite dalla grandine. Bisogna lasciare l’asciugamano per circa una decina di minuti, poi si asciuga il tutto con il phon. Il calore aiuta a rimuovere piccole ammaccature.
Un altro sistema è scaldare la carrozzeria danneggiata con una pistola ad aria calda: attenzione a non superare i 65 gradi però, perché altrimenti si danneggia la vernice. Scaldando le parti ammaccate si potrà ripristinare l’aspetto originale della carrozzeria.
Infine si può usare anche una ventosa o del ghiaccio secco. Quest’ultimo va a contrarre il metallo e lo riporta nella posizione originale. Per quanto riguarda la ventosa, invece, basta usarne una normale, anche quella del portacellulare; dopo aver pulito e sgrassato l’area con le ammaccature si va a tirare su il metallo per riportarlo come era prima.
Ovviamente questi sono consigli che possiamo decidere di adottare a nostro rischio e pericolo; se i danni sono ingenti meglio recarsi da un professionista.
