Psicoterapia, non fermarti al primo tentativo: come fare a scegliere lo psicologo giusto

Trovare lo psicologo giusto per te non è semplice, ma è possibile, dunque, non fermarti al primo tentativo, ma continua a cercare

Negli ultimi anni, andare dallo psicologo ed entrare in terapia, è diventata una soluzione molto meno tabù rispetto a prima. Andare dallo psicologo non ha più una connotazione negativa, che vede il paziente come un malato mentale. Anzi, è stato riconosciuto come un vero e proprio aiuto per chi ha delle problematiche di qualsiasi tipo. Lo psicologo, o la psicologa, possono dare una mano reale a tutti coloro che hanno bisogno di sfogarsi, parlare con qualcuno delle proprie paure e insicurezze, senza vergogna e senza pregiudizio.

trovare psicologo adeguato
Trovare lo psicologo adatto alle proprie esigenze – grantennistoscana.it

Molte persone hanno affermato che la loro scelta di affidarsi ad un professionista, è stata la decisione migliore che potessero prendere, perché si sono trovati a loro agio, ascoltati e liberi di poter dire tutto ciò che desideravano. Eppure, non sempre è così.

Tanti altri, infatti, hanno riferito di essersi trovati molto male, di non aver avvertito quella chimica che dev’esserci tra paziente e psicologo. Dunque, hanno abbandonato questa via, sbagliando. Non bisogna darsi per vinti se, al primo colpo, non si trova il professionista più adatto a voi e alle vostre esigenze, ma si deve tentare ancora e, vedrete, che riuscirete a scovare la persona giusta, rimanendone soddisfatti e piacevolmente sorpresi.

Trovare il giusto psicologo: mai mollare al primo colpo

L’idea che molti hanno della psicoterapia è dovuta a film, serie tv o per sentito dire. Dunque, pensano che non faccia per loro e che non sia utile stendersi su di un lettino e parlare a raffica con uno sconosciuto. Tuttavia, la psicoterapia e chi la pratica, si occupa di diversi campi e si specializza in settori diversi, proprio per questo non bisogna abbandonarsi alla convinzione che il primo tentativo sia l’unico e il solo, anzi, bisogna cercare ancora e ancora.

approcci psicoterapeutici
Esistono diversi approcci di psicologia, è fondamentale trovare il proprio – grantennistoscana.it

Uno degli approcci più diffusi ultimamente, nel mondo Occidentale, è la Terapia Cognitivo Comportamentale, dove, oltre al tempo in studio, si deve dedicare del tempo anche a casa, riportando esercizi e “compiti” da svolgere, riferendo, poi, allo psicologo, come sono andati e quali sono stati i punti più difficili da realizzare. Inoltre, non tutte le terapie si rivolgono alla scoperta del passato, scavando nei segreti più reconditi della mente. Alcune tecniche sono concentrate esclusivamente sulla vita presente, su ciò che si sente e si prova al momento, senza andare a cercare numerose dietrologie o traumi dell’infanzia.

Le diverse piattaforme online, che aiutano a trovare uno psicologo, mettono a disposizione dei questionari per trovare il professionista più adatto a noi. Tutto ciò, non è assolutamente un caso, anzi, come abbiamo già detto ognuno di essi si specializza in un settore specifico, dunque, in base al disturbo o problema che si ha, bisogna contattare chi ne è specializzato. Chi soffre di insonnia, può orientarsi, nella ricerca, verso psicologi che si occupano della qualità del sonno; chi ha un disturbo del comportamento alimentare, può affidarsi a psicologi esperti e centri DCA.

Non è maleducazione chiedere allo psicologo quale sia la sua area di specializzazione, anzi, è un vostro interesse legittimo, in modo da capire quale sia lo psicologo più adatto a voi. Se, fin’ora non vi siete mossi in questa direzione, è ora di farlo. Bisogna andare incontro ad approcci specifici per risolvere determinati problemi, non si può cercare di placare un disturbo ossessivo compulsivo, affidandosi ad uno psicologo specializzato in tossicodipendenza.

Come abbiamo già accennato, esistono diverse terapie, con tecniche, risultati e pratiche a sé stanti. La Terapia Cognitivo Comportamentale, che ultimamente sta spopolando, è la più adatta a disturbi di ansia, di alimentazione e per la depressione. Si inizia da un problema del presente, che affligge il paziente, cercando poi, piano piano, cosa ha portato l’individuo a originare un certo pensiero nella sua mente, ripercorrendo dei momenti particolari del passato.

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La Terapia Cognitiva Comportamentale è la più richiesta per ansia e depressione – grantennistoscana.it

L’Approccio Psicodinamico, invece, ricerca nel passato, un problema che si manifesta nel presente, coinvolgendo anche l’inconscio e la costruzione dell’identità nel tempo. Esiste anche l’Approccio Sistematico Relazionale, che include diverse psicoterapie, connesse tra loro, le quali seguono un’idea che le psicopatologie siano frutto delle relazioni più importanti del paziente. Questa metodologia, infatti, coinvolge moltissimo i familiari, gli amici più stretti e il compagno o la compagna, del soggetto. Inoltre, prevede degli esercizi da svolgere. Per molte persone, l’approccio sistematico relazionale, è stato d’aiuto nel trattamento delle dipendenze, o anche per la schizofrenia.

Troviamo anche la Psicoterapia Integrata, difficile da descrivere, proprio perché utilizza strumenti derivanti da diverse scuole di pensiero. È una tipologia di approccio che sta emergendo in questi ultimi anni, ancora in via di sviluppo. Infine, la Psicoterapia Bioenergetica, che ha una visione olistica della persona. La parola olistica, può sembrare un termine che specifichi il “non professionale”, in realtà, il suo vero significato è “integrale”, ovvero, che comprende tutto. Dunque, si ha una visione del problema del paziente, in relazione al contesto, all’ambiente, alle relazioni e a tutti gli aspetti del soggetto. C’è un’unione tra mente e corpo, apprezzata molto da chi soffre di dismorfofobie o disturbi psicosomatici. Funzionale per chi non riesce a rimanere seduto sul lettino o sulla sedia, poiché si fa un ampio uso del movimento e si lavora sulla respirazione.

psicoterapia bioenergetica cos'è
Una sessione di Psicoterapia Bioenergetica: come funziona – grantennistoscana.it

In conclusione, se non vi trovate bene con uno psicologo al primo colpo, dunque, non demordete. Informatevi bene e cercate anche di capire qual è il problema che vi affligge. Tuttavia, non è necessariamente obbligatorio avere un determinato ed etichettato disturbo, si può scegliere di andare dallo psicologo per fare due chiacchiere e magari superare un periodo di elevato stress o di momentanea tristezza; conseguenze di eventi o immotivate e forti emozioni. Continuate a cercare, valutando i consigli che vi abbiamo offerto, e vedrete che riuscirete a trovare il vostro psicologo di fiducia.

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