Il vostro sogno è uno stipendio più alto, ma non avete mai potuto o voluto chiederlo? Ecco i consigli per riuscirci senza troppa difficoltà.
Alzi la mano chi non vorrebbe percepire una busta paga più sostanziosa di quella attuale. Sarà un luogo comune, ma i soldi non sono mai abbastanza, specie di questi tempi, tra recessione che incombe, inflazione che morde, crisi geopolitica internazionale e chi più ne ha più ne metta. Eppure, molti di noi esitano a farsi avanti con il datore di lavoro, per i motivi più disparati: timidezza, vergogna, paura. Se vi riconoscete in questa descrizione, fate tesoro di alcune “dritte” per vincere tutte queste resistenze e dare una piccola o grande svolta alla propria vita.
Con la strategia giusta, è possibile spuntare un aumento di stipendio anche in condizioni economiche generali poco favorevoli come quelle odierne. Certo, ci sono alcune condizioni di base da rispettare. La regola numero uno è che l’aumento deve essere giustificato, nel senso che colui o colei che lo richiede effettivamente se lo merita. Può essere scontato precisarlo, ma non è così! Vediamo tutte le altre accortezze da adottare per portare a casa il risultato.
Il vademecum per il lavoratore in cerca di un aumento di stipendio
- Tieni a freno l’emotività. L’ansia potrebbe farti sembrare indeciso/a e dunque debole in partenza. Prima di intavolare una trattativa, analizza bene i propri punti di forza e i risultati che hai raggiunto: acquisterai sicurezza e autocontrollo. L’improvvisazione non aiuta!
- Sii convinto. A stipendio di alto generalmente corrispondono maggiori responsabilità, o comunque un maggiore impegno sul lavoro. Sei davvero pronto e disposto/a a fartene carico? Lo devi sapere in partenza.
- Mostrati preparato. All’occorrenza, devi dimostrare di conoscere l’andamento dell’azienda per cui lavori, i suoi numeri e le sue esigenze. E magari conviene documentarsi sulle prestazioni dei competitor. Se gli affari vanno bene, avrete ottime probabilità di successo. Diversamente, forse è meglio aspettare tempi migliori.
- Usa il canale giusto. Richiedere un aumento di stipendio via email, o peggio ancora via sms o Whatsapp, è poco opportuno. Cerca piuttosto di trovare il momento giusto per esporre le tue idee di persona. Magari, dopo una notizia positiva per tutti. Dunque, chiedi un appuntamento con il vostro capo.
- Scegli il momento giusto. Se ti rendi conto che il tuo datore di lavoro sta affrontando un periodo di particolare stress, o che l’azienda non sta attraversando una fase molto florida, aspetta un momento più propizio. Calma, ottimismo e buon umore sono il tuo asso nella manica! Di solito, gennaio e febbraio sono i mesi ideali, perché l’inizio dell’anno senza un’ideale ripartenza con tanti buoni propositi. Occhio anche al momento della giornata: quello migliore è tra le le 10:00 e le 15:00, quando di solito si viaggia a pieno ritmo.
Quando i dettagli fanno la differenza
- Adotta l’approccio giusto. Vestiti in modo semplice ma curato, evitando un’eleganza eccessiva fuori luogo (specie se non è nel nostro stile abituale). Cura il linguaggio non verbale e stabilisci un rapporto empatico con il tuo interlocutore. Batti il tasto del merito, anziché quello della necessità di soldi. L’arroganza non paga!
- Stabilisci un quantum. Il fatto di avere già in mente la somma in più da richiedere, consente di mantenere le redini della trattativa (purché si tratti di un importo realistico). Di fronte a una richiesta ragionevole e di buon senso, difficilmente il datore di lavoro si tirerà indietro.
- Niente tentennamenti. Mostrati deciso/a e non tergiversare: trattare troppo al ribasso potrebbe essere controproducente. In linea di massima, un aumento di stipendio intorno al 15% è considerato ragionevole. Se poi si intavola una negoziazione, puoi accontentarti anche del 10% – ma non di meno!
- Resta umile. Se la richiesta di aumento va in porto, non montarti la testa. Evita di vantatene con i colleghi, perché potresti causare invidia e malcontento, oltre a mettere in difficoltà il boss che ti ha assecondato. E impegnati con il massimo della dedizione e della serietà sul lavoro, per dimostrare a te e al tuo datore che meriti il “premio ricevuto”.
- Niente permalosità. Se la richiesta di aumento dello stipendio non dovesse andare a buon fine, non abbattetevi e non disperatevi. A prescindere dalla risposta ricevuta, scrivere due righe di ringraziamento al proprio capo dopo il colloquio, per il tempo e l’attenzione che ti ha dedicato, può rivelarsi una mossa vincente. E non è detto che in un prossimo futuro non si possa riprovarci e spuntarla…Morale della favola: armatevi di calma, pazienza e determinazione per partire con il piede gusto. E in bocca al lupo!