Hai bisogno di un introito extra per pagare le bollette? Ecco un metodo semplicissimo che ti permetterà di raddoppiare le entrate stando a casa.
Sono poche le persone al mondo che possono ritenersi soddisfatte dal guadagno che ottengono dal proprio lavoro. Se è vero infatti che non c’è bisogno di avere dei milioni di euro per essere soddisfatto e potersi togliere qualche sfizio, è vero anche che sotto una certa cifra i guadagni possono risultare insufficienti a coprire tutte le necessità.
Chiaramente non stiamo parlando di acquisti di oggettistica o di viaggi da poter fare (anche se queste cose fanno parte della vita e delle “necessità” odierne), ma di poter coprire le spese che sono da considerare necessarie. Per poter fare una vita dignitosa, infatti, bisogna poter pagare la spesa, le utenze, l’affitto o il mutuo della casa, la benzina e in alcuni casi le rate dell’auto (il mezzo è fondamentale se per lavorare bisogna spostarsi di casa).
A queste spese vanno aggiunte quelle fisse e quelle saltuarie. Per spese fisse s’intende ad esempio il bollo auto e l’assicurazione ma anche quelle relative alle visite mediche di controllo, mentre per quelle saltuarie si parla di manutenzione di varie cose, tra cui tubature del bagno, facciata dell’immobile, ristrutturazione del balcone, ma anche la necessità di cambiare un mobile perché rotto (vi siete mai informati sul costo di una cucina nuova?) e eventuali necessità mediche.
Stipendi medi in Italia: bastano i guadagni per poter stare al sicuro?
Le statistiche sul reddito medio degli italiani ci dicono che solo un milione circa di persone nel nostro Paese guadagna più di 1.700 euro al mese e di questi solamente 40.000 persone hanno uno stipendio che arriva sino ai 12mila euro. Il dato che deve fare riflettere in questa statistica è quello che riguarda le persone che guadagnano meno di 1.700 euro al mese: sono circa 23 milioni gli italiani che non arrivano a guadagnare 20.000 euro lordi all’anno. Questo significa che quasi metà della popolazione ha uno stipendio lordo inferiore alla media nazionale.
Per quanto riguarda lo stipendio annuo lordo, in Italia nel 2021 si arrivava a 29.500 euro, cifra che equivaleva alla media di Belgio e Austria, ma che era nettamente inferiore ai guadagni lordi medi in Europa, che si attestava all’incirca sui 37.000 euro. Ma ciò che più di tutto andrebbe considerato è la differenza tra netto e lordo. Se la media lorda è simile a due Paesi in cui si vive bene come Belgio e Austria, quella netta è di parecchio inferiore in Italia. Questo perché il nostro Paese è uno di quelli con il cuneo fiscale più alto d’Europa.
L’altro aspetto che bisogna considerare è la distribuzione disomogenea dei salari nel nostro Paese. La percentuale più alta di persone il cui guadagno mensile è inferiore ai 1.700 euro si trova al Sud Italia. In parte questo minore guadagno è attutito da un costo della vita inferiore, specialmente rispetto alle metropoli come Milano, ma la differenza di potere d’acquisto genera in ogni caso una discrepanza economica netta tra Nord e Sud.
Costo della vita in aumento e difficoltà economiche
Il problema principale qui in Italia è che gli stipendi non sono cresciuti di pari passo con l’inflazione. In un contesto sociale ed economico in cui il valore del denaro si abbassa e di conseguenza il potere d’acquisto dei cittadini, uno stipendio che fino a 10 anni fa era più che sufficiente a garantire la serenità economica, oggi risulta troppo basso. Proprio il riferimento sullo stipendio medio è ciò che ci aiuta a capire come al giorno d’oggi 1.700 potrebbero essere insufficienti a soddisfare le esigenze primarie di una famiglia.
Ponete il caso di una famiglia composta da marito, moglie e due figli. Se nessuno dei due coniugi ha la fortuna di avere ereditato una casa, ecco che sarà necessario ottenere un mutuo oppure vivere in affitto. I costi medi di un affitto sono intorno ai 500 euro, ma possono salire in base alla città in cui vivete. Per quanto riguarda le rate del mutuo questo è un periodo decisamente complicato, visto che l’innalzamento dei tassi d’interesse da parte della BCE ha portato ad un raddoppio delle rate a chi ha scelto un tasso variabile. In questo caso specifico dunque la spesa potrebbe essere salita anche a 800-900 euro al mese.
Ci sono poi da pagare le utenze, per le quali andranno via qualche centinaio di euro. Quindi c’è da acquistare il cibo da mettere a tavola, per il quale ci vogliono circa un centinaio di euro a settimana nel caso che abbiamo preso in esame. Infine il costo del carburante che varia in base alla distanza da percorrere quotidianamente e al numero di auto che vengono utilizzate in famiglia. Facendo un calcolo forfettario: affitto 500, bollette 300, spesa 400 e benzina 200, otteniamo una media di spese fisse di 1.400 euro.
I restanti 300 euro devono servire per tutte le altre spese, tra le quali ci potrebbero benissimo essere i vestiti, i libri per la scuola, la retta per il centro estivo e altre spese che potrebbero essere difficili o impossibili da evitare. Ma se già con uno stipendio medio viene complicato poter gestire gli imprevisti e le spese extra, come fanno quei 23 milioni di persone che a questo reddito nemmeno ci arrivano?
Il trucco per guadagnare da casa e rimpolpare lo stipendio
Appare chiaro che mai come oggi diventa necessario aumentare gli ingressi economici di una famiglia. Non sempre è facile o possibile ottenere un secondo ingresso dal lavoro e ci troviamo in quella fase dell’anno in cui anche chi è disoccupato non può aver accesso ad un sussidio economico (il governo ha staccato proprio adesso il Reddito di Cittadinanza e solo da settembre si potrà eventualmente chiedere il sussido per la ricerca del lavoro). Come fare dunque ad ottenere un ingresso extra, specialmente per chi deve rimanere a casa con i bambini?
Un trucco che potrebbe rivelarsi utile lo suggerisce il tiktoker Daniele Tomasi. Il ragazzo ci informa dell’esistenza della pagina Twitter “Where to buy“, ovvero un “luogo” in cui le persone chiedono informazioni riguardo a dove acquistare particolari oggetti. Il suo consiglio è quello di iscriversi ad Amazon in qualità di affiliati. Una volta fatto, potrete condividere la pagina Amazon con l’articolo richiesto dall’utente Twitter (esistono pagine simili anche sugli altri social) e ricevere una percentuale sull’eventuale acquisto.
Chiaramente affinché questo stratagemma possa portare nelle vostre casse un guadagno degno di nota è necessario che questa pratica diventi un vero e proprio sistema e che dunque passiate delle ore a condividere link al fine di ottenere delle percentuali di guadagno degne di nota.