Autore di importanti canzoni della musica italiana, ma anche protagonista di una vita a dir poco turbolenta. Pupo torna a parlare dei suoi problemi e fa una rivelazione che lascia tutti senza parole.
Cantante, conduttore televisivo, uomo di successo. Ma all’età di 67 anni, Pupo guarda al suo passato e vede anche tanta sofferenza. Vede anche un rischio enorme, dal quale si è salvato miracolosamente.
Nato a Ponticino, in provincia di Arezzo, Enzo Ghinazzi, per tutti, Pupo. Una carriera iniziata già a metà degli anni ’70 con successi nazionali e internazionali come “Gelato al cioccolato”, “Su di noi”, “Forse”, “Firenze Santa Maria Novella”, “Un amore grande”. In pochi sanno che uno dei grandi successi della musica italiana, “Sarà perché ti amo”, interpretata dai Ricchi e Poveri con cui parteciparono al Festival di Sanremo 1981, fu scritta proprio da Pupo.
Oltre alla carriera da cantante, Pupo, soprattutto negli anni 2000, ha coltivato anche il percorso come conduttore televisivo, guidando importanti trasmissioni quali “Affari tuoi” e “I raccomandati” sulle reti RAI.
Una vita comunque non propriamente tranquilla, quella di Pupo, come vedremo a breve. Quanto all’aspetto sentimentale, infatti, è noto il fatto che il cantante toscano sia di fatto bigamo, essendo legato a due donne. La moglie Anna, che ha sposato nel 1974, e la personal manager Patricia Abati, sua compagna dal 1989. Pupo ha inoltre tre figlie, di cui una avuta con una fan.
Pupo sull’orlo del baratro
Può sorprendere, ma, forse, non è questo l’aspetto più singolare della vita di Pupo. Il cantante, infatti, nel corso della sua vita, ha attraversato momenti a dir poco drammatici che, oggi, a 67 anni, ricorda in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera.
Negli anni, tra le trasmissioni cui ha partecipato, anche alcune riguardanti il poker sportivo. Questo perché, come è noto, Pupo ha avuto anche una grave dipendenza dal gioco d’azzardo, frequentando, in maniera compulsiva, i casinò. Proprio tornando dal casinò di Venezia, nel 1989, Pupo racconta di aver pensato al suicidio, quando si accorse di essere sommerso di debiti. Fu un attimo, su un viadotto autostradale. Un attimo, da cui Pupo si riprese.
Ora sembra essere uscito dai momenti più difficili. “Un vortice” lo definisce, parlando di “miracolo” per la sua risalita. Non lo ha fatto da solo, però. Come racconta nella stessa intervista al Corriere della Sera: “Gianni Morandi che, oltre ad avermi aiutato economicamente, mi ha anche spesso insultato e strapazzato sbattendomi in faccia quel che ero: un poco di buono”. Oggi, invece, Pupo si definisce per come si sente: “Un sopravvissuto”.