Trovare un lavoro è un lavoro, e nulla va lasciato al caso. Ecco il momento più adatto per candidarsi secondo gli esperti.
L’estate è ormai agli sgoccioli e molti di noi hanno già archiviato il capitolo “vacanze 2023”. Dunque, lentamente ma inesorabilmente si ritorna alla routine di sempre, fatta di casa, famiglia, soliti impegni e lavoro. Quest’ultimo, naturalmente, per chi ce l’ha. E chi invece lo sta cercando? Il tempismo non è un dettaglio, e proprio in questo periodo dell’anno, secondo gli esperti, bisogna drizzare le antenne e aguzzare l’ingegno.
Chiunque sia alla ricerca di un lavoro dovrebbe per prima cosa chiedersi quali e quante siano le probabilità di essere assunto. E questo vale sia a livello micro sia a livello macro. Nel senso che occorre tener conto sia delle contingenze particolari (azienda o ente pubblico di riferimento, competitività del proprio curriculum, dinamismo del settore), sia del contesto generale (situazione sociale, economica e politica nazionale e internazionale e altri fattori relativi allo scenario più ampio). In questo senso, il fattore tempo (inteso come periodo dell’anno) gioca un ruolo cruciale.
La “febbre” di settembre sui social
Sui social, e in particolar su TikTok, uno dei tormentoni del momento è “September Surge“. Cosa significa? “Surge” è un termine inglese che sta per “aumento“, “ondata” o “impennata” e, in questa accezione, si riferisce al fatto che molti reclutatori e career coach prevedono che l’arco di tempo che va dal prossimo mese alla fine di ottobre sia il migliore per cercare – e possibilmente trovare – un lavoro.
Il concetto sta naturalmente accendendo le speranze dei molti disoccupati o occupati in cerca di un nuovo impiego che navigano sul web. Un popolare video su TikTok che prevede il “September Surge” ha guadagnato oltre 600 visualizzazioni, con commenti del tipo: “Spero davvero che sia così, perché sono disperato“. Oppure: “Sto pregando così tanto. Sono pronto a tutto pur di lasciare il mio attuale lavoro“.
Ma “l‘ondata di settembre è davvero reale“? L’HuffPost lo ha chiesto ai reclutatori e agli esperti di vari siti specializzati in domanda e offerta di lavoro, come LinkedIn e Indeed. E i loro pareri non sono unanimi. “Sono nel settore del reclutamento dal ’99. E questa cosa è molto reale“, ha dichiarato Laurie Chamberlin, direttore di LHH Recruitment Solutions, negli Stati Uniti. Dopo “l’evasione” dai piani di lavoro che caratterizza la piena estate, a quanto pare, i reclutatori tornano a programmare le assunzioni in vista del nuovo anno.
“Le assunzioni rallentano durante l’estate, complici vacanze e ferie degli addetti alla selezione del personale, il che rende difficile la pianificazione e spesso può portare a processi più lunghi“, ha affermato Bonnie Dilber, responsabile del reclutamento per la società di automazione delle app Zapier. “E i team di reclutamento sanno che ci imbatteremo nella stessa cosa a novembre e dicembre. Questo rende settembre e ottobre un momento davvero ideale per assumere in quanto la maggior parte delle persone è in carica e disponibile, e c’è tempo per iniziare prima della fine dell’anno fiscale“.
Il peso del fattore denaro
C’è un altro importante motivo per cui la fine estate-inizio autunno è il periodo più indicato per cercare lavoro, e ha a che fare con i bilanci. Secondo Chamberlin la maggior parte delle aziende proprio in quelle settimane programma le spese e gli investimenti per il nuovo anno, oltre a tirare le somme per quello che sta per chiudersi. “Se ci sono fondi nel loro budget, cercheranno di assumere. E magari si rendono conto di aver bisogno di nuove risorse per raggiungere i loro obiettivi per il nuovo anno. Insomma, sono tutti elementi che hanno il loro peso“.
C’è anche però chi è più scettico, o almeno più cauto. Quando si sente parlare di “September Surge“, si potrebbe pensare a una valanga di offerte di lavoro e all’avvento della Terra Promessa di un nuovo impiego migliore del precedente. In realtà, l’impatto potrebbe essere piuttosto modesto. “Penso che le persone dovrebbero avere aspettative realistiche. Stiamo parlando di un piccolo aumento rispetto a un vero cambiamento nel mercato“, ha precisato Dilber al riguardo.
E gli esperti dei siti di domanda e offerta di lavoro fanno notare che l’effettivo aumento settembrino del numero di posizioni aperte è sostanzialmente limitato ai lavori stagionali, in particolare nell’ambito delle vendite al dettaglio. “Abbiamo notato che le assunzioni aumentano tra la fine dell’estate e l’autunno a causa dell’aumento della domanda di dipendenti stagionali, in particolare addetti al commercio al dettaglio“, rileva Guy Berger, economista principale e responsabile delle tendenze macroeconomiche di LinkedIn.
“E nonostante si discuta molto del picco di assunzioni a settembre, i nostri dati storici indicano che anche in un’economia incerta, gennaio rimane il mese più impegnativo per le assunzioni“. Nel dubbio, fatevi comunque avanti…