Con l’arrivo dell’estate risuonano i mantra degli esperti sull’importanza di idratarsi. Una nutrizionista spiega che oltre l’acqua c’è di più
Bere, bere, e ancora bere. Gli esperti interpellati dai telegiornali con l’arrivo dei primi caldi estivi non fanno che ripeterlo, con una raccomandazione particolare ad anziani e bambini. Il punto è: quanta acqua dovremmo realmente assumere ogni giorno per dare beneficio al nostro organismo, anziché arrecargli un danno. E oltre alla semplice acqua quali rimedi possiamo adottare?
A fornire un’interessante risposta è Lauren Armstrong, dietologa e coach nutrizionale, nonché apprezzata nutrizionista per il programma The Women, Infant and Children (WIC), con una laurea in Dietistica conseguita presso la Western Michigan University e diverse pubblicazioni all’attivo, tra cui “Livestrong” e “HealthDay”.
Il segreto per una corretta idratazione
Come nutrizionista, Lauren Armstrong sa bene quanto possa essere difficile rimanere adeguatamente idratati. Ma l’acqua costituisce più della metà del nostro peso corporeo. Ci mantiene attivi regolando la temperatura, lubrificando le articolazioni e rimuovendo tossine e rifiuti vari dall’organismo.
Una mancanza o carenza di idratazione può causare intolleranze al calore, vertigini e fasi di affaticamento. Quindi, se ci sentiamo costantemente stanchi e apatici nonostante abbiamo dormito una notte intera senza interruzioni e senza incubi, potrebbe essere necessario aumentare l’assunzione di acqua.
Ma quanta acqua dovremmo realmente bere al giorno? Probabilmente avete letto o sentito della regola generale di otto bicchieri al giorno per la salute al top, ma non è necessariamente vera. La National Academy of Medicine statunitense raccomanda un’adeguata assunzione di liquidi giornalieri di circa 13 tazze e 9 tazze rispettivamente per uomini e donne sani. Tuttavia, la quantità può variare a seconda di diversi fattori, come età, sesso stile di vita. Chi si allena spesso e vive in una zona climatica calda, per esempio, potrebbe aver bisogno di assumere più liquidi.
Anche le condizioni di salute incidono sul fabbisogno di acqua. Diversi studi dimostrano per esempio che alcuni medicinali, come i farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) e alcuni antidepressivi, fanno trattenere l’acqua. In questi casi è opportuno parlare con un medico per dei suggerimenti più mirati.
L’idratazione a prescindere dall’acqua naturale
L’acqua naturale non è l’unico modo per soddisfare le nostre esigenze di idratazione, soprattutto se vogliamo variare un po’ le nostre abitudini. Ecco una serie di valide alternative.
1. Brodi e zuppe a basso contenuto di sodio
Un po’ di sodio va bene. Può effettivamente favorire l’idratazione bilanciando i liquidi nelle nostre cellule. Ma in quantità eccessive può peggiorare il nostro stato di idratazione. Ottime le zuppe di verdure a basso contenuto di sodio e le lenticchie: sono ricche di proteine e ci fanno sentire “pieni”.
2. Frutta ricca d’acqua
L’anguria è uno dei frutti con il più alto contenuto di acqua (quasi il 92%!). Ma ci sono molte altre valide soluzioni tra cui scegliere, come melone, fragole, arance, mele, ananas e uva.
3. Verdure idratanti
Alcune verdure contengono dall’80% al 99% di acqua, come sedano, cetrioli, cavoli, carote e broccoli. Sostituire le patatine salate con verdure croccanti è un’ottima soluzione per uno spuntino altrettanto piacevole, ma con meno calorie e più nutrienti.
4. Rinfrescanti dessert alla frutta
Molte opzioni di dessert surgelati forniscono un buona idratazione con poche calorie: dai sorbetti ai ghiaccioli, la scelta è ampia e variegata. Ma spesso si tratta di prodotti ricchi di zuccheri, che possono effettivamente farci sentire più sete (e possono potenzialmente aumentare i livelli di zucchero nel sangue), per cui andiamoci piano.
5. Caffè o tè
Caffè e tè sono entrambi fatti con acqua, ma a seconda del tipo scelto, la miscela può contenere molta caffeina, che in grandi quantità è considerata un diuretico che può causare disidratazione. La Food and Drug Administration degli Stati Uniti raccomanda di mantenere l’assunzione di caffeina sotto i 400 milligrammi al giorno, pari a circa quattro-cinque tazze di caffè.