Se stai pensando di acquistare un condizionatore, informati prima su quanto consuma davvero per sapere quanto pesa sulla tua bolletta.
Il caldo sembra proprio essere arrivato, e con lui tutti i piccoli e grandi problemi che provocano le eccessive temperature. E per sopravvivere, in moltissimi ricorrono all’utilizzo dei condizionatori.
Il 21 giugno è ufficialmente iniziata l’estate, e le temperature quasi in contemporanea hanno raggiunto picchi che raggiungono quasi i 40 gradi. Una vera e propria afa, che ha messo subito in atto tutte le azioni per poter resistere a un caldo così potente.
Team ventilatore o team condizionatore?
Quando arriva il caldo, la prima cosa che si tira fuori è il ventilatore e, per chi lo possiede, si imposta il condizionatore nella modalità freddo. Non tutti amano entrambi, c’è chi preferisce utilizzare uno e chi l’altro, per diverse motivi. E tu sei del team ventilatore o del team condizionatore?
Sono moltissime le persone che, appena le temperature iniziano a salire, preferiscono usare il ventilatore in casa; i motivi sono diversi, ma nella maggior parte dei casi sono principalmente due: non si sopporta il “freddo eccessivo” del condizionatore, oppure non si può o non si vuole installare.
Il condizionatore per molti al contrario diventa, appena arriva il caldo, una necessità quasi vitale. Ci sono tantissime persone che lo tengono accesso sia giorno che notte, e senza non potrebbero immaginare di stare. Il condizionatore permette di ricevere maggior aria fredda, e di mantenerla più a lungo rispetto al ventilatore – la cui utilità finisce nel momento in cui si spegne.
Chi sceglie il condizionatore lo fa perché ha la sensazione di ricevere quindi aria più fredda rispetto ad un normale ventilatore che non fa altro che muovere l’aria calda che già si trova nelle stanze. In entrambi i casi, bisogna sempre fare molta attenzione agli effetti collaterali che in estate derivano dall’utilizzo della cosiddetta aria addosso: raffreddori, febbre, mal di testa, dolori articolari; tutte conseguenze che l’aria fredda provoca su un corpo accaldato dalle temperature elevate.
Condizionatore, pro e contro
Quando si decide di installare un condizionatore in casa, dobbiamo pensare quindi ai cosiddetti pro e contro che ogni acquisto ci porta inevitabilmente a dover considerare.
Anzitutto dobbiamo pensare che va per la maggiore l’acquisto di condizionatori che funzionano sia in estate che in inverno (i condizionatori a pompa di calore), e che quindi con una sola spesa possono coprire le esigenze di tutto l’anno e di ogni stagione. Un condizionatore a pompa di calore risulta essere la tipologia più acquistata nelle case, ma non bisogna mai dimenticare che il suo utilizzo prolungato pesa inevitabilmente sui costi in bolletta.
La domanda è la prima che ci si pone quando ci si trova in procinto di acquistare un condizionatore per la propria abitazione. Dubbio lecito, se pensiamo a quanto il caro bollette in quest’ultimo anno ha messo a dura prova il portafogli degli italiani.
Scegliere quindi se installare o meno un condizionatore, non è una questione che si può definire una volta per tutte, perché su di essa gravano alcuni fattori individuali e legati alle esigenze del nucleo familiare.
Ci sono quindi degli aspetti da considerare quando ci chiediamo quanto possa pesare un condizionatore sulle nostre bollette, primo fra tutti il modello che si sceglie. I condizionatori oggi appartengono alle cosiddette “classi energetiche”, la cui etichetta è obbligatoria per legge dal 2003 per tutti gli apparecchi collegati a rete elettrica dotati di potenza nominale minore o uguale a 12 kW.
Le classi energetiche
La classe energetica, riportata nell’etichetta del condizionatore, può avere un valore compreso tra A+++ e D. Per farla semplice, più alta è la classe energetica, più il condizionatore avrà maggiore efficienza. I condizionatori di classe A+++ quindi, quelli cioè che rientrano nella classe energetica più alta, dovrebbero garantire dei consumi più ridotti.
In linea generale, sui consumi incidono la posizione della nostra casa – se è più o meno esposta al sole e quindi al calore, sarà necessario un consumo maggiore del condizionatore – la tariffa che abbiamo nel contratto dell’energia elettrica sottoscritto, ma anche il giusto utilizzo e la giusta manutenzione.
Utilizzare la tecnologia inverter, che permette di far funzionare il climatizzatore a velocità variabili, può aiutare a risparmiare perché rallenterà una volta raggiunta la temperatura scelta.
La questione filtri è importantissima: se non puliti adeguatamente, manderanno in circolo polvere ed altri elementi che possono far male alla nostra salute, ma soprattutto non garantiranno l’adeguato funzionamento del condizionatore, costringendoci a tenerlo acceso per maggior tempo. Usare la funzione deumidificatore può aiutare a risparmiare, perché toglierà la sensazione di calore eccessivo, rendendo meno necessario l’utilizzo del condizionatore.
Quanto pesa un condizionatore sulla bolletta?
Il 2022 è stato un anno difficile a causa dello scoppio del conflitto in Ucraina che ha portato le nostre bollette alle stelle. E con l’arrivo dell’estate i conti sui costi di luce e gas si sono fatti sentire.
Secondo Altroconsumo, considerando il prezzo (da ottobre 2022) di 0,6394 € per 1 kWh, sarà questo il costo medio del condizionatore per un’ora di utilizzo. Quindi, con una media di 4 ore di accensione giornaliere, il condizionatore ci costerebbe circa 23 euro al mese. Chiaramente questi sono prezzi indicativi, e come già detto, il consumo e la manutenzione andranno a portare il conto finale in bolletta, e a darvi anche l’idea concreta di come utilizzare nella maniera più idonea e conveniente il vostro condizionatore.