I tabaccai hanno effettivamente un margine di guadagno su alcuni prodotti come Gratta e Vinci e sigarette? Scopriamolo nel dettaglio.
I tabaccai sono spesso associati alla vendita di prodotti come sigarette, tabacchi da rollare e Gratta e Vinci. Spesso ci si chiede quale sia il guadagno effettivo di un tabaccaio che offre questi servizi, dato che la maggior parte di questi prodotti sono sottoposti al cosiddetto monopolio di stato.
Quando si dice che un prodotto è sottoposto al monopolio di stato, significa che il governo o un’agenzia governativa ha il controllo esclusivo sulla produzione, la distribuzione e la vendita di quel prodotto. Eppure, deve esserci un motivo se i tabaccai accettano di essere l’unico esercente autorizzato a vendere questo tipo di prodotti.
Il tabaccaio ha il suo guadagno
Secondo le regole dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, il rivenditore agisce come intermediario e quindi ottiene una commissione pari all’8% sulla vendita dei biglietti dei Gratta e Vinci.
Quindi, quando vende un biglietto del Gratta e Vinci dal valore di 10 euro, al rivenditore rimangono 80 centesimi, che non sono soggetti all’IVA.
Questo significa che per un tabaccaio è più importante il tipo di biglietto venduto, piuttosto che la quantità di biglietti. Se vende biglietti di valore più alto, il totale che incassa a fine giornata sarà altrettanto più alto. Ciò che conta non è tanto il numero di biglietti venduti, ma il loro valore.
Se un commerciante vende 10 biglietti del Gratta e Vinci del valore di 1 euro, e un altro ne vende solo uno, ma del valore di 20 euro, c’è una bella differenza di guadagni. Il primo guadagnerà solo 8 centesimi per biglietto, ovvero 80 centesimi per i 10 biglietti venduti. Il secondo, invece, guadagnerà 1,60 euro in un’unica volta.
Alcune persone pensano poi che se un cliente vince, il rivenditore abbia un ricavo sulla percentuale della vendita. In effetti, i tabaccai che vendono biglietti vincenti si affrettano ad appendere fuori dal negozio i manifesti con gli stessi. Eppure, il rivenditore non ottiene nulla in percentuale sul premio vinto dal cliente. Quindi, la tabaccheria guadagna solo dalla vendita dei biglietti e non dalle eventuali vincite correlate a essi.
Possedere una tabaccheria non significa però vendere solamente Gratta e Vinci e sigarette. Quando si valuta il guadagno di un rivenditore di tabacchi, la prima fonte di profitto da considerare è sicuramente quella delle sigarette, ovvero il margine che il titolare del negozio ottiene vendendo i pacchetti ai clienti. Ma non è sicuramente l’unica.
Quali altre sono le fonti di guadagno di un tabaccaio?
Ad esempio, per quanto riguarda il commercio di sigarette, avere una tabaccheria significa offrire una gamma più o meno ampia di prodotti per i fumatori: dalle cartine per sigarette agli accendini e ai fiammiferi, dalle forniture per i fumatori di pipa alle ricariche per gli accendini. Tutti questi altri prodotti, a differenza delle sigarette stesse, non sono sottoposti a monopolio di stato e rappresentano le vere fonti di guadagno per i tabaccai.
L’altro grande elemento di guadagno è rappresentato, per l’appunto, dall’universo dei giochi controllati dal monopolio di Stato: Gratta e Vinci, Enalotto, Superenalotto e così via.
Oltre a tutto questo, avere un negozio di tabacchi significa oggi offrire molti servizi in più: ad esempio, riscuotere per conto del governo tasse, multe, tributi e così via.
Tutto dipende da ciò che il proprietario del negozio desidera mettere a disposizione dei clienti. Alcuni aggiungono caramelle e gomme da masticare, altri installano addirittura alcune slot machine. Altri ancora decidono di non limitarsi alle sigarette, ma di ottenere anche la licenza per vendere giornali e gestire una edicola di tabacchi per attirare più clienti.
Rivenditore di tabacchi: qual è il suo margine di guadagno?
Le sigarette sono il prodotto che rende di più. Per ogni pacchetto, il rivenditore guadagna circa il 10%. Ciò significa che su un pacchetto da 20 sigarette costa 5 euro, il rivenditore incassa 0,50 euro. In altre parole, per guadagnare 100 euro in un solo giorno solo grazie alle sigarette, è necessario vendere 200 pacchetti.
Per quanto riguarda i altri prodotti relativi al gioco d’azzardo, Gratta e Vinci, Lotto, slot machine e così via, il margine di guadagno è dell’8%. Le marche da bollo rendono ancora meno, con un margine di guadagno del 5%.
Tuttavia, va sottolineato che queste sono solo entrate. Come per qualsiasi attività, devono essere considerate le spese, come l’affitto, il personale, le utenze.
In media, si stima che un rivenditore di tabacchi guadagni circa 1.300 euro. Alcune persone guadagnano meno, mentre altre riescono a ottenere incassi più elevati (che possono arrivare a 2.000 euro o anche più), magari perché sono posizionate in modo migliore o perché sono gli unici ad avere un negozio del genere in un piccolo paese.