Ospite del podcast Gurulandia, ha spaziato a 360 gradi su vita e carriera professionale, non risparmiando dettagli sui propri proventi.
È stata una delle conduttrici più famose della televisione italiana, ha presentato Quelli che il calcio e L’Isola dei Famosi, è stata giudice di X-Factor e al timone di Temptation Island Vip ma anche Selfie e Citofonare Rai 2. Ovviamente sono solo alcune delle apparizioni di Simona Ventura sul piccolo schermo perché la sua carriera è stata ricca di momenti importanti.
Nonostante abbia trovato terreno fertile sia in TV che in radio, ha ancora qualche rimpianto. Una di quelle sliding doors che avrebbe potuto deviare il corso della sua vita definitivamente. Di questo e anche di altro ha parlato al podcast Gurulandia, nell’intervista fiume non si è fatta mancare nulla.
Ha rivelato addirittura del suo compenso, entrando nei dettagli specifici degli ingaggi ricevuti e quelli che le sono stati proposti, esaminando le differenze tra le varie emittenti televisive che ha avuto modo di frequentare. Alla domanda sul tesoretto riservato ai conduttori televisivi risponde senza nascondersi.
Una carriera ricca di successi per Simona Ventura
Sta preparando la seconda stagione di Citofonare Rai 2, la trasmissione che ha fatto bene lo scorso anno e che da viale Mazzini hanno deciso di riconfermare. Lì si è rafforzata l’intesa con Paola Perego, co-conduttrice al suo fianco. Non solo, perché si parla anche di una sua possibile partecipazione al prossimo Ballando con le Stelle, si vocifera che sia stata già inserita nel roster dei ballerini della nuova edizione. Solo alcuni tasselli di un mosaico di successo che l’ha portata a incontrare star come Lady Gaga e Amy Winehouse.
L’abbiamo vista a Quelli che il calcio, a L’isola dei famosi, nella veste di giudice di X-Factor ma non si è fatta sfuggire nessuna occasione di crescita professionale. Sì perché Simona Ventura, tra le tante avventure che ha avuto modo di affrontare, per un periodo è stata anche regista: “Ho fatto due documentari. Ai ragazzi che mi chiedono dico: impara l’arte e mettila da parte. Ho sempre fatto tante cose, anche quelle che non mi piacevano. Alla fine la tua mente si apre, poi ho sempre amato raccontare per immagini e musica. La vita mi ha portato a fare altro però quell’esperienza del ’91 mi è tornata utile per la serie sulle sette giornate di Bergamo che ho diretto, una storia che è finita a Venezia”.
Col suo lavoro la presentatrice ha contribuito anche a scardinare un meccanismo andato avanti per troppo tempo che in TV teneva lontano le donne dai ruoli di spicco: “Certamente posso dire di aver dato una mano in quel senso. Gli spazi non è che siano tanti ancora per le donne. Io però nelle cosiddette quote rosa non ho mai creduto. In carriera ho incontrato donne che mi hanno aiutato moltissimo come Paola Perego e Maria De Filippi ma anche grandi nemiche. C’è tanto odio ma anche tanta generosità”.
Simona Ventura senza peli sulla lingua: “Ecco quanto guadagno”
Nonostante non abbia rimorsi per le scelte fatte, Simona Ventura ha ammesso di essersi pentita soltanto in un frangente. Era agli inizi e le venne offerto di partecipare a uno spot promozionale: “Me ne sono pentita amaramente, dissi di no alla pubblicità del provolone Auricchio. Non volevo fare le cose da mangiare, facevo le macchine poi H3G e il primo videofonino. Oggi è la normalità ma parliamo dell’anteguerra, c’era Omnitel. Ero categorica sul cibo ma ora mi rendo conto del perché il mio agente reagì male”.
Il racconto prosegue con altri dettagli: “All’epoca ricordo che pianse perché avevo rifiutato. Fu anche il Cavaliere Auricchio a rimanerci malissimo, se ho un rimpianto è proprio questo” mentre non disdegna altre pubblicità che però hanno messo in imbarazzo persone a lei care: “Ho fatto PittaRosso qualche tempo fa, ne parlavo col mio primo figlio. Dopo anni si è sfogato, è sbottato e mi ha detto: ‘Non sai le prese per il c**o che ci hanno fatto per quello spot. Ci hai fatto vergognare’; ero all’oscuro di tutto“.
Infine alla domanda specifica di uno dei conduttori su quanto si guadagni più o meno in TV ha risposto senza troppi giri di parole: “Allora, posso confermare che in Rai si guadagna molto meno rispetto ad altri posti. Diciamo che l’azienda ti dà più il prestigio di essere il volto della TV degli italiani. Mediaset invece è più commerciale quindi agisce diversamente – anche Discovery e La7. Oggi ci sono tante piattaforme, quel tipo di emittenti fanno ragionamenti differenti – come Sky, ad esempio. Adesso se tu hai un contenuto hai tante possibilità per farlo arrivare”.