Se anche tu usi moltissimo il freezer per conservare a lungo termine gli alimenti, ecco quali sono i tempi massimi per ogni categoria di cibo
Oggi come oggi, non potremmo più fare a meno del freezer. Questo elettrodomestico consente di conservare a lungo i cibi e di potersi quindi organizzare una pianificazione alimentare a lungo termine. Chi è solito fare la spesa una volta ogni due settimane, ad esempio, grazie al freezer può acquistare carne, pesce e verdura in abbondanza da congelare e da dividere già in porzioni, così da averle pronte al bisogno. Ogni alimento, però, ha i propri tempi di conservazione: oggi ve li diciamo tutti.
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Sono davvero moltissimi i vantaggi del freezer, che ci consente di risparmiare sui tempi di preparazione del cibo e di seguire un’alimentazione più sana. Quando ad esempio prepariamo il minestrone di verdure, possiamo farne in abbondanza e congelarlo poi in monoporzioni, da scongelare e riscaldare: in questo modo, la cena salutare sarà pronta in un attimo.
Lo stesso vale per i sughi di verdura o di legumi, per il ragù e anche per le preparazioni più complesse come lasagne, cannelloni o crespelle: cotte in abbondanza e poi congelate in porzioni, sono perfette per quando si ha poco tempo. Ecco però tutti i tempi di conservazione dei vari alimenti: non sbagliare!
Freezer e tempi di conservazione: perché è così importante
Tra i vari metodi di conservazione, il freddo è uno dei migliori. A differenza della salatura, infatti, non prevede l’aggiunta di sostanze nocive e a differenza dell’affumicatura non produce sostanze cancerogene. Inoltre, non modifica le proprietà organolettiche del cibo e ne mantiene intatte le proprietà nutritive. Conoscere i tempi di conservazione degli alimenti è molto importante: superato questo tempo, il cibo rimane commestibile ma le sue proprietà possono essere cambiate.
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Affinché la catena del freddo sia completamente efficiente nella conservazione dei cibi, questa dev’essere continua: eventuali variazioni di temperatura durante il trasporto o la vendita dell’alimento possono causare una modifica delle proprietà nutritive ed organolettiche del cibo. L’incidenza di questa situazione è tanto maggiore quanto più è il tempo in cui l’alimento è stato esposto a temperature diverse da quelle del freezer. All’interno dell’elettrodomestico, le temperature devono essere uguali o inferiore ai -18°C, per un massimo di -24°C e le sue pareti non dovrebbero essere ricoperte da uno strato spesso di ghiaccio.
I tempi di conservazione: carne e pesce
Per quanto riguarda la carne e il pesce, il tempo di conservazione dell’alimento varia molto in base alla tipologia. Considerando un freezer con una temperatura di -18°C, il manzo resiste per nove mesi, mentre il vitello e l’agnello hanno una durata massima di sei mesi. Per il maiale si parla di quattro mesi, mentre il pollame varia tra i sei e i nove mesi. Conigli e oche, così come anatre e tacchini, hanno una durata che va dai quattro ai sei mesi, mentre la selvaggina può resistere anche dieci mesi. Questi tempi aumentano, con il diminuire della temperatura interna.
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Il pesce magro, invece, dura un massimo di otto mesi, mentre quello grasso come il salmone o lo sgombro hanno una durata di 3 o 4 mesi. Lo stesso si può dire dei crostacei, mentre per i molluschi a 18°C la durata è di un paio di mesi, che diventa però di 10 mesi se la temperatura del freezer scende a -25°C.
Ortaggi, frutta e verdura in freezer
Se avete l’orto e, d’estate, avete la dispensa piena di frutta e verdura e non sapete più dove metterla, potete pensare di pulirla, sbollentarla e conservarla in freezer, così da averla a disposizione per tutto l’inverno. Con una temperatura di -18°C, la frutta e gli ortaggi durano 12 mesi, tempo che si estende fino a 18 mesi se la temperatura scende a -25°C. Passando ad altre categorie di cibo, come quelle dei panificati e i dolci, si può dire che il pane ha una durata massima di 1 mese, mentre lo yogurt resiste fino a 2 mesi.
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Tutti i formaggi, a una temperatura di -18°C, resistono per quattro mesi, mentre il burro può essere conservato fino a 8 mesi.
Il cibo congelato è scaduto: cosa si deve fare?
Se ci si rende conto di avere in freezer qualcosa che è scaduto, bisogna operare delle distinzioni per poter comprendere se si può ancora consumare. Se il congelato è casalingo, se quel determinato alimento è stato congelato prima della scadenza allora lo si può consumare anche dopo tale data, scongelandolo e cuocendolo a dovere. Fondamentale, inoltre, è che l’imballaggio sia perfettamente integro e che siano state rispettate le regole di conservazione, come la catena del freddo. Se invece si è acquistato un prodotto già congelato, la data di scadenza va rispettata e, in generale, questi vanno consumati entro 18 mesi dall’acquisto.