Per quanto tempo possiamo rimanere senza rinnovare la patente di guida scaduta? Non poco, ad ogni conto, più di quanto si creda.
La data di scadenza della patente è una di quelle cose a cui ogni tanto faremmo bene a dare un’occhiata. Primo, perché anche se la durata della patente è lunga, non è comunque eterna. Secondo, proprio perché tra un rinnovo e l’altro possono passare anche diversi anni (10 anni, che si dimezzano dai cinquant’anni in avanti fino a scendere ai 3 tra i settanta e gli ottanta e a 2 anni per gli over 80) c’è il rischio di dimenticarsene totalmente.
Potremmo così trovarci, anche senza volerlo, soltanto perché ce ne siamo scordati, a guidare con la patente scaduta. Rischiando un bel po’, perché in caso di controllo non solo ci beccheremmo una multa piuttosto salata per l’illecito commesso, ma andremmo incontro anche al ritiro della stessa.
Già, ma cosa si rischia esattamente guidando con una patente scaduta? E se dovessimo, malauguratamente, fare un incidente col documento di guida in queste condizioni?
Si può continuare a guidare con la patente scaduta?
In generale per rinnovare la patente scaduta c’è tempo fino a 3 anni dalla scadenza, in base alla data indicata sulla stessa. Nel caso qualcuno avesse dubbi sulla scadenza del proprio documento, magari perché non usa molto la macchina, basta guardare lì.
Un conto però è il tempo a disposizione per rinnovare la patente scaduta, un altro è mettersi alla guida con un documento scaduto. Infatti non si può guidare neanche di un giorno con la patente scaduta. Conta poco o nulla la buona fede: guidare senza patente equivale a commettere un illecito amministrativo.
Come detto, la dimenticanza è dietro l’angolo per la scadenza della patente. Un aiuto in tal senso viene però dal fatto che dal 2012 la data di scadenza della patente viene fatta coincidere col giorno del proprio compleanno. In questo modo ricordarsi di questa data dovrebbe essere una cosa più facile. Meglio comunque segnarsela sul calendario.
A chi volesse anticipare un po’ i tempi invece farà piacere sapere che la patente di guida si può rinnovare già 4 mesi prima della data di scadenza. Ad ogni modo converrà non farsi trovare mai alla guida dell’auto con la patente scaduta, perché questa dimenticanza può costare un conto salato.
Capitolo sanzioni: cosa rischia chi viene sorpreso a guidare con la patente scaduta
Cosa rischia chi viene sorpreso a guidare con la patente di guida scaduta? Innanzitutto una multa. È quanto prevede il Codice della Strada (articolo 126 comma 11). Per chi si mette alla guida con la patente sono previste una sanzione amministrativa pecuniaria e una sanzione amministrativa accessoria: il ritiro della patente.
Prima di tutto si rischia di dunque prendersi una multa che va da 158 a 638 euro. C’è poi, come detto, la sanzione accessoria: il ritiro della patente di guida scaduta da parte delle autorità (senza però che questo comporti, attenzione, anche la perdita dei punti della patente).
Ribadiamo: per la guida senza patente vale il principio della tolleranza zero. Mentre per altri documenti di circolazione – come l’assicurazione per esempio – è concesso un certo margine di tolleranza dopo la scadenza, generalmente un periodo di 15 giorni, per la patente non è prevista alcuna tolleranza. Appena la patente è scaduta non ci si può più mettere alla guida del mezzo finché non si rinnova il documento.
Come si rinnova la patente?
Quando si rinnova la patente la procedura prevede prima di tutto la visita medica. Il rigore della tolleranza zero sulla data di scadenza si spiega anche col fatto elementare che per guidare occorre godere di buona salute, senza malattie o disfunzioni che pregiudichino le condizioni per potersi mettere al volante di un’auto. Non a caso la visita medica prevede un accurato controllo della vista.
Dopo aver pagato la multa per la guida con patente scaduta, per poter tornare a circolare liberamente su strada l’automobilista dovrà rinnovare la patente di guida. La pratica amministrativa per il rinnovo costa tra i 60 e i 150 euro. La richiesta per rinnovare la patente deve essere fatta entro 10 giorni dal ritiro, sottoponendosi a una visita medica obbligatoria per accertare l’idoneità alla guida dell’auto.
Successivamente, dopo aver superato la visita medica, si potrà andare presso la polizia locale per ritirare la patente scaduta, previa presentazione del certificato medico. Passati più di 10 giorni infatti la patente si vede consegnare alla sede della Prefettura. È qui che l’automobilista potrà ritirarla dopo la visita medica obbligatoria.
Quando la patente è scaduta da più di 3 anni, prima di fare il rinnovo bisognerà ripetere da capo tutti gli esami di guida. Sarà nuovamente necessario superare l’esame di teoria (quiz) e l’esame pratico, come la prima volta.
Cosa succede a chi fa un incidente con la patente scaduta
Poniamo che ci si metta alla guida con la patente scaduta e che si faccia un incidente con l’auto. In questo caso l’assicurazione è tenuta a pagare? Chiaramente in caso di incidente stradale con la patente stradale le cose si fanno piuttosto complicate se è il conducente con la patente scaduta ad averlo provocato.
Perché in questo caso alle sanzioni già viste – multa e ritiro – si aggiunge anche un altro fardello: ossia che l’assicurazione non coprirà le spese per risarcire i danni causati a terzi. Tutti i risarcimenti – spese sanitarie, di riparazione del mezzo, ogni danno causato in conseguenza del sinistro – graveranno sulle spalle dell’automobilista.
Tutto questo rientra in una clausola standard adottata dalla stragrande maggioranza delle polizze assicurative. Dunque le conseguenze economiche di un incidente con la patente scaduta portano a ricadute su cui c’è poco da scherzare.
E se ho subito l’incidente con la patente scaduta?
Diverso il discorso invece se è il conducente con la patente scaduta ad aver subito l’incidente. Nel caso in cui l’automobilista coinvolto in un incidente, anche avendo la patente scaduta, avesse ragione, vale quanto stabilito dalla Corte di Cassazione. Infatti la Suprema Corte ha affermato che «l’assenza della patente o la mancanza di rinnovo della stessa al momento del sinistro non costituisce fatto idoneo ad interrompere la responsabilità dell’altro conducente colpevole per lo scontro».
In altre parole il mancato rinnovo della patente comporta soltanto una responsabilità amministrativa, senza andare ad incidere sulle responsabilità oggettive nel provocare il sinistro. Perciò l’assicurazione sarà tenuta a coprire i relativi danni anche se ci trovavamo al volante col documento di guida scaduto.