Da sapere: questa moneta da 20 centesimi vale davvero molti soldi, controllate subito se l’avete in casa. Tutte le informazioni utili da conoscere.
Può capitare di avere un tesoro in casa e di non esserne a conoscenza. Vecchi gioielli di famiglia, mobili di antiquariato e altri oggetti di valore possono nascondersi nelle cantine o nelle soffitte e perfino negli angoli più impensati della casa. Soprattutto quando si tratta di oggetti piccoli o piccolissimi.
Chi non vorrebbe trovare un tesoro nascosto in casa? Piccolo o grande che sia. Alle volte può trattarsi di un semplice ricordo di famiglia, con un valore per lo più affettivo, qualcosa appartenuto ai nostri nonni o quegli avi che non abbiamo mai conosciuto ma di cui abbiamo sentito parlare e che gli oggetti ritrovati ci riportano in qualche modo in vita. Altre volte, invece, può trattarsi di una vera e propria fortuna dovuta al valore di oggetti che saltano fuori all’improvviso o di cui eravamo a conoscenza ma a cui non avevamo mai dato troppa importanza.
Vi è capitato mai nulla del genere? Ritrovate un tesoro nascosto in casa? Se avete cantine o soffitte piene di oggetti o vecchi armadi e cassettiere che contengono vecchi oggetti di famiglia, andateci a guardare. Non si sa mai. Soprattutto se avete case molto vecchie, appartenute da generazioni alla vostra famiglia. Potreste fare una scoperta eccezionale e trovare qualche oggetto prezioso. Come delle monete antiche.
Qui, in particolare, vi segnaliamo alcune vecchie monete da 20 centesimi che possono valere una fortuna. Ecco tutto quello che bisogna sapere.
Questa moneta da 20 centesimi vale una fortuna
Le monete da 20 centesimi a cui ci riferiamo sono monete d’epoca e non si riferiscono agli euro, perché sono stati coniati in tempi troppo recenti, poco più di venti anni fa, ma si tratta delle vecchie lire italiane, quando ancora esistevano i centesimi. Dunque molto tempo fa. Quando ancora esisteva il Regno d’Italia. I centesimi di lira sono stati coniati dalla nascita del Regno d’Italia nel 1861 fino al secondo dopoguerra, nel 1945. Alcune monete cessarono di essere coniate anche prima. Come la moneta da 20 centesimi di lira che può valere una fortuna se tenuta in buone condizioni. Se pensate che i vostri avi conservavano le monete in casa, mettetevi alla ricerca. Sarà un lavoro faticoso ma ne varrà la pena.
La moneta italiana da 20 centesimi di lira fu coniata per la prima volta nell’anno 1863, a due anni dalla istituzione del Regno d’Italia, e continuò ad esserlo fino al 1943. Anche se negli ultimi anni veniva coniata solo a scopo di collezionismo, per i numismatici. La rarità di questa moneta e l’epoca a cui risale fanno sì che sia molto ricercata dai collezionisti e che di conseguenza abbia un valore molto elevato.
Le monete da 20 centesimi del Regno d’Italia furono coniate in diversi materiali e formati. Nel tempo cambiarono anche i soggetti raffigurati, dalla testa del re Vittorio Emanuele II, nel primo conio, a quella di Vittorio Emanuele III nell’ultimo. Nel periodo intermedio, tra i soggetti raffigurati sul dritto della moneta da 20 centesimi comparvero una corona circondata da una ghirlanda e lo stemma dei Savoia.
La prima moneta da 20 centesimi di lira
Le monete da 20 centesimi con il valore più alto sono naturalmente le prime, quelle coniate nel 1863 e che raffiguravano Vittorio Emanuele II. La prima serie di queste monete fu coniata alla Zecca di Torino. Le monete erano realizzate in argento 835, con una massa di 2,5 grammi e un diametro di 18 mm, il bordo era liscio. Sul dritto di ciascuna moneta è raffigurato il volto di re Vittorio Emanuele II rivolto verso destra, con la legenda VITTORIO EMANUELE II e l’anno. Mentre sul rovescio era presente lo stemma di Casa Savoia il valore e la legenda REGNO D’ITALIA, con altri simboli della zecca.
Di questa moneta, la più preziosa, sono rimasti solo 7 esemplari in commercio. Questo conio, infatti, fu ritirato dalla circolazione perché la moneta da 20 centesimi era troppo simile a quella in oro da 5 lire. Bastava contraffare e dorare i 20 centesimi per scambiarli con le 5 lire. Pertanto, sempre nel 1863, fu coniata una nuova moneta da 20 centesimi, leggermente più piccola, sempre con il volto di Vittorio Emanuele II sul diritto, mentre sul rovescio è riportato il valore di 20 centesimi, al posto dello stemma dei Savoia, con sopra legenda REGNO D’ITALIA e sotto un ramo di alloro. Questa serie fu coniata per una seconda volta nel 1867. Mentre nel 1884 furono ritirati 35 milioni di esemplari di questo conio.
Pertanto queste monete da 20 centesimi sono diventate una rarità e sono molto ricercate dai collezionisti. Le 7 monete del primo conio che si stima siano rimaste in commercio possono valere dai 20.000 ai 60.000 euro. Potreste averne un’altra, nascosta in casa da qualche parte.
Il valore delle monete da 20 centesimi
Mentre le monete del conio successivo dello stesso anno valgono meno, sebbene alcuni esemplari ben conservati e con una caratteristica particolare possono arrivare a valere fino a 17.000 euro. In primo luogo, il valore di ogni moneta vecchia, antica o d’epoca, dipende dal suo stato di conservazione. Può valere diversi soldi solo se è integra e lucida. Poi, le quotazioni dipendono anche dal luogo in cui furono coniate. Sul rovescio della moneta da 20 centesimi, sotto l’alloro, è presente una lettera che è la sigla della città della zecca dove la moneta è stata coniata.
Se è presente M, significa che la moneta è stata coniata a Milano, mentre la T indica Torino. Una moneta da 20 centesimi di lire del Regno d’Italia con la lettera M può valere dai 5 ai 300 euro. Il valore dipende dallo stato di conservazione. Mentre se è presente la lettera T di Torino, il valore è mediamente più alto.
La particolarità che alza di molto il valore è la sigla BN, accanto alla lettera della città della zecca. In alcune monete, questa sigla è rovesciata, per un errore, e proprio per questo motivo sono rare e valgono moltissimo, dai 3.000 ai 17.000 euro, a seconda dello stato di conservazione.
Un altro conio di pregio è quello del 1867, che riguarda monete coniate solo a Torino. Se sono in buono stato possono valere dai 100 ai 1000 euro. Comunque, le cifre sono sempre indicative e possono cambiare con rapidità, aumentando ma anche diminuendo il valore.
Infine, vi ricordiamo anche altre monete di lire che possono valere migliaia di euro.