In arrivo un bonus molto interessante grazie al quale i lavoratori potranno godersi le vacanze senza pensieri.
Il mondo sta cambiando molto velocemente e ci sono alcune politiche che andranno senza dubbio a modificare profondamente la nostra vita quotidiana, ferie comprese. Ma forse non è tutto oro quello che luccica.
Parliamo di sostenibilità ambientale e della profonda trasformazione che sta avvenendo nelle aziende, sui cittadini e nella politica. Il Pianeta ha bisogno di più tutela, ma non mancano alcune perplessità sulle azioni che dovremo intraprendere.
Scopriamo subito che cosa sta accadendo in alcune realtà e come potranno beneficiarne i lavoratori dipendenti. La speranza è che questo tipo di iniziativa si espanda, così da creare un circolo virtuoso.
Un bonus ai lavoratori che scelgono di fare le vacanze green, ecco come funziona e quali sono le aziende che lo concedono
Ormai la parola “green” si accosta a qualsiasi attività che facciamo, e siamo solamente all’inizio di un cambiamento radicale delle nostre abitudini.
Alcune aziende nel Regno Unito e in Svizzera hanno aderito ad una iniziativa chiamata “Climate Perks“, in essere dal 2020 e a cui stanno partecipando almeno 200 realtà. Le aziende devono cominciare a certificare la loro sostenibilità ambientale e per farlo hanno diverse opzioni. Tra queste c’è il bonus green ai dipendenti.
Si tratta di un incentivo, erogato sotto diverse forme, atto a far scegliere al lavoratore un modo rispettoso per l’ambiente di viaggiare. In pratica, se il lavoratore si reca in ferie usando il treno – ad esempio – anziché l’auto – ottiene giorni extra di ferie o altri tipi di benefit.
Alcuni dipendenti hanno dichiarato, entusiasti, che in questo modo non solo hanno ottenuto dei vantaggi concreti, ma hanno anche potuto sperimentare esperienze diverse ed entusiasmanti. Per esempio una vacanza in barca a vela al posto del classico spostamento in aereo per raggiungere la località di mare.
Potremmo prendere spunto e decidere di viaggiare in modo sostenibile anche senza ottenere alcun bonus, semplicemente perché la nostra morale ci invita a rispettare il pianeta. Ma cosa significa esattamente viaggiare in modo green, a parte prendere un treno piuttosto che il proprio veicolo? Forse non è qualcosa di semplice.
Cosa significa davvero viaggiare in modo sostenibile: non è così facile come pensi
Mentre aspettiamo che anche in Italia le aziende ci concedano dei bonus per preferire il treno o la barca a vela al posto dell’aereo, potremmo decidere di viaggiare green a prescindere. Andando a guardare tutti i dettagli, però, potremmo trovarci in difficoltà.
Per fare un esempio, potremmo decidere di raggiungere in treno una località balneare o in montagna, o una città d’arte. Ma poi dovremmo scegliere anche l’hotel. E allora dovremmo informarci preventivamente se la struttura adotta misure sostenibili, come ad esempio la limitazione di prodotti chimici perle pulizie, tanto per dirne una. Oppure che serva al ristorante cibi a chilometro zero. O ancora, che impieghi energia proveniente da fonti rinnovabili.
Oggi le aziende nelle loro pagine web mettono in bella mostra tutto ciò che li fa distinguere da quelle che non attuano politiche green, e potremmo sfruttare il web per orientare la nostra scelta.
Siamo allora giunti alle tanto agognate ferie e stiamo per partire. Dobbiamo controllare se anche noi siamo green e allora cominciamo dalla valigia: gli abiti che abbiamo acquistato sono stati fatti in Paesi dove non c’è sfruttamento’ Le materie prime provengono da coltivazioni sostenibili? E ancora, il colore della nostra maglietta preferita sarà fatto con pigmenti naturali oppure con sostanze tossiche?
Scrutando poi il beauty case potremmo davvero “metterci le mani nei capelli“, e non per spalmare il balsamo. I cosmetici che abbiamo acquistato sono rispettosi dell’ambiente? Sono testati sugli animali? Hanno un packaging completamente riciclabile?
Le domande potrebbero continuare a lungo. La tanto sponsorizzata transizione green sembra mossa da nobili scopi, ma nasconde moltissime criticità e forse anche qualche aspetto inquietante.
Sai cosa sono i crediti di carbonio? Presto potresti doverli pagare anche tu
Abbiamo detto che molte aziende già si stanno adeguando a quella che è chiamata “agenda 2030” o comunque agli obiettivi che prevedono le zero emissioni – per tutti – entro il 2050.
Può sembrare un obiettivo lontano, ma i lavori sono già cominciati. Le aziende oggi, per competere sul mercato globale e anche per aumentare i profitti, si stanno adeguando al nuovo sistema. Per compensare le emissioni di Co2 acquistano dei carbon credit.
Il carbon credit è un certificato monetizzabile, che equivale ad 1 tonnellata di Co2, o meglio, acquistando un carbon credit si va a finanziare un’attività che rimuoverà 1 tonnellata di Co2 dall’atmosfera.
Come è possibile che acquistando un credito si va ad eliminare le emissioni? Semplice: l’azienda presso cui si acquista il credito va a realizzare un progetto ambientale – tipo piantare degli alberi – soprattutto nei paesi in via di sviluppo.
Gli obiettivi dell’Agenda 2030 sono ovviamente più ampi e pian piano tutti dovranno adeguarsi in modo da non essere esclusi dal mercato e/o dalla società stessa. Immaginiamo un’azienda (l’hotel green dove avremmo soggiornato) che non acquista carbon credit e che non attua politiche sostenibili: le persone non vi prenoteranno più le stanze.
Al tempo stesso, anche noi cittadini potremmo presto dover adeguarci a questo sistema. Esistono già delle banche che misurano le emissioni di Co2 prodotte dai nostri acquisti. Oggi vediamo queste emissioni solamente come un numero piazzato sotto al saldo del nostro conto corrente, ma presto potrebbero arrivare Leggi che ci imporranno di compensare le emissioni acquistando carbon credit.
Per fare un esempio pratico: ho acquistato del carburante oppure un oggetto online che mi arriva via aerea. La mia azione ha impattato sull’ambiente e devo “rimediare“. Potrò farlo finanziando i progetti di cui abbiamo parlato poco sopra. Non resta che abbracciare il cambiamento e adeguarci al nuovo modo di vivere sostenibile, poiché secondo la politica globale, è il solo modo di salvare la Terra.