Questi giovani sono più vulnerabili a 18 tipi di cancro: lo studio molto preoccupante

Un nuovo studio scientifico accende un campanello d’allarme sulle giovani generazioni: ecco chi rischia di ammalarsi di cancro e perché.

Il cancro è ancora il male del secolo. E nessuno purtroppo può dirsi al sicuro. Complice anche il nostro stile di vita a 360 gradi, il rischio di ammalarsi di tumore è una variabile con cui ogni individuo deve fare i conti. Un nuovo studio scientifico ha però attirato l’attenzione su una categoria in particolare: quella delle persone di età compresa tra 18 e 40 anni, generalmente classificate sotto l’etichetta di “giovani.

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I ricercatori hanno analizzato i dati relativi a più di due milioni di individui, di età compresa tra i 40 e i 90 anni, nell’arco di nove anni. (Grantennistoscana.it)

La nuova ricerca, pubblicata sull’autorevole Nature Communications, ha individuato un fattore che aumenta la vulnerabilità dei 18-40enni a 18 tipi di cancro in particolare. Si tratta di un’indagine che ha passato al setaccio i dati relativi a più di due milioni di individui, di età compresa tra i 40 e i 90 anni, nell’arco di nove anni. Un campione significativo, dunque, e rappresentativo delle società contemporanee.

Dimmi quanto pesi…

Secondo lo studio in questione, i giovani obesi o in sovrappeso sono più vulnerabili a 18 tipi di cancro. Di solito indagini di questo tipo tengono conto solo del peso. Ma i ricercatori stavolta sono andati oltre e hanno esaminato per quanto tempo i soggetti monitorati hanno sofferto di sovrappeso e obesità tra i 18 e i 40 anni. Il dato di fondo è che il rischio aumenta in misura significativa tra i giovani-adulti in sovrappeso e obesi.

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L’eccesso di peso è stato anche collegato alla leucemia e al linfoma non Hodgkin. (Grantennistoscana.it)

I risultati, pubblicati sulla rivista Nature Communications, hanno mostrato che 18 dei 26 tumori esaminati sono correlati al sovrappeso o all’obesità in età adulta. Di solito solo 13 tipi di cancro sono legati a questi problemi. Precedenti studi hanno dimostrato che i soggetti in sovrappeso o obesi presentano un rischio maggiore di ammalarsi di diversi tumori, per esempio al seno, all’intestino, ai reni e al pancreas. Ma ora si pensa che questo elenco sia molto più ampio. Secondo i ricercatori, anche i tumori della prostata e della vescica, in grado di derivare dal peso che mette questi organi sotto pressione, devono essere contemplati.

…E ti dirò quanto “a rischio” sei

L’eccesso di peso è stato anche collegato alla leucemia e al linfoma non Hodgkin, e tra le persone che non hanno mai fumato, a un aumento del rischio di tumori della vescica, della testa e del collo. Gli autori dello studio sottolineano che questi tumori non sono stati precedentemente considerati malattie “correlate all’obesità“. E che l’impatto dell’obesità sul cancro è “probabilmente sottovalutato“.

I ricercatori hanno esaminato i dati di oltre 2,6 milioni di adulti spagnoli di età pari o inferiore a 40 anni senza cancro nel 2009. Hanno valutato i punteggi dell’indice di massa corporea (BMI) per tutta la vita delle persone coinvolte nello studio, mentre la ricerca precedente sul legame tra peso e cancro ha utilizzato singoli punteggi BMI. Le persone coinvolte nello studio sono state monitorate per nove anni per vedere se avessero sviluppato il cancro, con circa 225.396 diagnosi durante questo periodo.

I ricercatori spagnoli hanno scoperto che coloro che erano in sovrappeso o obesi nella prima età adulta – fino a 40 anni – sembravano avere un rischio maggiore di cancro. E così pure i soggetti sovrappesi o obesi per un periodo più lungo. Complessivamente, come detto, ben 18 tumori sono stati collegati all’eccesso di peso.

Le implicazioni in termini di prevenzione e cura

Questo studio – scrivono gli autori – mostra che la durata più lunga, la gravità maggiore e l’età più giovane di insorgenza di sovrappeso e obesità durante la prima età adulta sono positivamente associati al rischio di 18 tumori“. Tra cui leucemia, linfoma non Hodgkin e, tra i non fumatori, tumori della testa e del collo e della vescica che non sono ancora considerati tumori correlati all’obesità in letteratura.

E ancora: “I nostri risultati sembrano indicare che esposizioni più lunghe al sovrappeso e all’obesità (con o senza tenere conto del grado di sovrappeso e obesità), così come lo sviluppo di sovrappeso e obesità in giovane età nella prima età adulta potrebbero aumentare il rischio di cancro“. Le evidenze supportano le strategie di salute pubblica per la prevenzione del cancro incentrate sulla prevenzione e la riduzione precoce del sovrappeso e dell’obesità.

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Mantenere un peso sano per tutta la vita è una delle cose più importanti che possiamo fare per ridurre il rischio di cancro. (Grantennistoscana.it)

Commentando lo studio, il dottor Panagiota Mitrou, direttore della ricerca, della politica e dell’innovazione presso il World Cancer Research Fund, si è soffermato sulle sue “implicazioni future per la salute pubblica“. “È stato dimostrato – ha detto – che altri tumori, come la leucemia e il linfoma non Hodgkin, sono collegato al sovrappeso e all’obesità“. Tutto ciò dimostra che mantenere un peso sano per tutta la vita è una delle cose più importanti che possiamo fare per ridurre il rischio di malattia. E conferma che la prevenzione precoce in età adulta è fondamentale.

Il messaggio ai malati di tumore del sangue

La dott.ssa Suzanne Rix, responsabile della ricerca dell’organizzazione benefica Blood Cancer UK, ha aggiunto che lo studio ha contribuito a far luce su come il peso corporeo può essere correlato al rischio di tumore del sangue. Il che potrebbe fornire una migliore comprensione su come prevenire o curare la malattia. “I ricercatori hanno esaminato l’indice di massa corporea dei partecipanti nel corso della loro vita, non solo in un determinato momento“, ha rimarcato l’esperta. “E hanno trovato potenziali collegamenti tra sovrappeso o obesità durante la prima età adulta e tumori del sangue come la leucemia e il linfoma non Hodgkin“.

È importante notare che questo studio non può dimostrare una causa diretta tra il peso e il rischio di cancro del sangue – ha aggiunto Rix -. Il messaggio a chiunque abbia ricevuto una diagnosi di questo tipo è: non è colpa tua. I fattori di rischio sono cosa diversa dalle cause e ce ne sono diversi rischio per il tumore del sangue, tutti interconnessi, con l’età, il sesso e l’etnia che giocano un ruolo importante“. In conclusione, “dobbiamo continuare a studiare in che modo il peso e altri fattori sono collegati al tumore del sangue“. Perché “una migliore comprensione al riguardo potrebbe aiutarci a sviluppare nuove strategie di prevenzione e di cura“. E dunque a salvare vite umane.

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