Questi SMS stanno mettendo nei guai mezza Italia: se vi arrivano non dovete cascarci

Ricevere un Sms, ritenerlo credibile e assecondare quanto richiesto. Perché in questo comportamento c’è qualcosa di sbagliato? Scopriamolo

Se è pur vero che gli Sms sono stati largamente ‘sostituiti’ dai più immediati messaggi istantanei di Whatsapp o dai direct di social come Instagram, ciò non toglie che per alcune tipologie di comunicazione se ne possa ancora far uso. Gli sms sono inoltre essenziali quando si devono recuperare password di accesso o per ottenere codici richiesti espressamente in fase di login. Vi possono poi essere situazioni nelle quali se ne faccia uso a causa della mancanza di campo per potersi collegare ad internet. Possiamo dunque affermare che il loro impiego sia oggi più ‘razionale’, estremamente ridotto rispetto a quanto accadeva solo pochi anni fa ma comunque necessario.

Nuova truffa via sms, come proteggersi
Migliaia di italiani raggiunti da sms pericolosi, come difendersi (grantennistoscana.it)

Vi sono però alcune specifiche tipologie di ‘Short Message Service’ che è bene conoscere a causa dei pericoli potenziali che portano con sé. E non si tratta di casi rari ma questo accade con una certa frequenza tanto che quotidianamente ci sono persone che devono fare i conti con le conseguenze legate all’aver preso in considerazione uno di questi Sms facendo ciò che veniva su di essi richiesto. In questo articolo andiamo a spiegarvi di cosa si tratta e come difendersi da un problema che è molto difficile arginare.

Attenzione a questi Sms, bisogna conoscerli e proteggersi adeguatamente

Se, come dicevamo, da un lato gli Sms inviati tra amici, parenti e fidanzati è in netto calo e le generazioni più giovani non li utilizzano praticamente più, dall’altro vi sono messaggini che possono comunque essere recapitati sui nostri smartphone. Ma alcuni di questi non devono essere presi sottogamba e, anzi, occorre essere pronti a capire come comportarsi qualora ne dovesse arrivare uno. Ci si collega cioè al tema della sicurezza online, di primaria importanza per chiunque possegga dispositivi come, appunto, i telefonini, ma anche pc, tablet e portatili.

Cos'è la truffa del cellulare rotto
Raggiri via sms, come funziona la truffa del cellulare rotto (grantennistoscana.it)

Le piattaforme digitali sono purtroppo oggetto di truffe costanti e, nella maggior parte dei casi si tratta di frodi informatiche che migliorano con l’evolversi dei dispositivi stessi, mutando forma allo scopo di riuscire ad ingannare più facilmente le ingenue vittime. Ma le truffe via sms non sono mai del tutto scomparse ed anche oggi, a dispetto del calo nel quantitativo di messaggi inviati in questo modo, sono presenti e molto pericolose.

Una di essere è la cosiddetta ‘truffa del cellulare rotto’ che ha preso piede negli ultimi mesi insieme ad altri raggiri collegati a messaggi falsi da parte di quello che si pensa essere il ‘Centro servizio pubblico del cittadino’. In questo secondo caso viene inviato un messaggio con il seguente contenuto: “C’è una comunicazione per te da parte del Centro Servizio Pubblico del Cittadino. Chiama e ascolta”. Chiedendo di contattare un numero specifico. In migliaia sono già cascati nel tranello ed in pochi minuti hanno visto svuotare il credito telefonico della propria sim.

La truffa del cellulare rotto

L’altro tipo di sms invece va a colpire, in particolare, i genitori, madre e padri che ingenuamente si fidano del contenuto immaginando che provenga dal proprio figlio. La truffa del cellulare rotto si chiama così proprio perché il messaggio (sgrammaticato) recita: “Ciao mamma, ho il telefono rotto, questo momentaneamente è il mio nuovo numero! Scrivimi su Whatsapp appena puoi!” e ad esso fa seguito un link che all’apparenza sembrerebbe far riferimento proprio alla nota app di messaggistica. Ma non si tratta di un link per continuare la conversazione bensì di un metodo per estorcere somme di denaro che in alcuni casi hanno superato anche i 600 euro.

I genitori truffati spiegano di aver creduto al tono familiare e all’apparenza personale della comunicazione, immaginando che l’sms provenisse proprio dal figlio. Il fatto è che dopo questo primo approccio il ‘presunto figlio’ inizia a richiedere soldi attraverso metodi differenti come carte di credito, bonifici e Postepay.

I consigli della Polizia Postale e lo spare pishing

La Polizia Postale invita a non sottovalutare queste comunicazioni fornendo consigli su come riconoscerle e proteggersi. Fondamentalmente, ricordano, bisogna essere sempre molto scettici e prima di credere al contenuto di un messaggio, tanto più se legato a richieste di denaro, effettuare tutte le opportune verifiche. Si consiglia inoltre di cercare di rintracciare telefonicamente il familiare cosi da avere conferma dalla sua voce che la richiesta sia autentica.

Truffe via sms, i consigli della polizia postale
I metodi per essere consapevoli e proteggersi dai raggiri via sms (grantennistoscana.it / fonte ansa)

Evitare assolutamente di cliccare su link sconosciuti tanto più se provenienti via Sms (ma anche via Email o Whatsapp). Inoltre è consigliabile seguire le comunicazioni quotidiane della Polizia di Stato così da essere preventivamente informati in merito alle truffe online che cambiano in continuazione. La consapevolezza è la migliore arma per proteggersi dai raggiri, tanto più nel periodo estivo, caratterizzato da un vero e proprio boom di truffe online. Pensate, ed è la società italiana di cybersicurezza Ermes a sottolinearlo, che vi è una crescita del 400%, in estate, dei tentativi di truffa online. Ed in particolare del cosiddetto ‘spear pishing’, un’evoluzione del classico pishing che si basa sull’invio di messaggi personalizzati, legati a specifiche informazioni sulla vittima. Così da colpire più facilmente nel segno. A questo tipo di comunicazioni, le statistiche lo provano, si tende infatti a credere più facilmente ed il fatto che spesso la richiesta sia ‘urgente’ spinge le persone ad agire subito senza effettuare le dovute verifiche.

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