Quest’inverno si rischiano fino a 3.000 Euro di multa: attenzione all’utilizzo dei riscaldamenti

Riscaldare casa con camini e stufe a legna senza rispettare le normative che disciplinano la materia può portare a multe particolarmente salate: ecco dove e perché.

È vero: la stagione autunnale si è presentata in modo particolarmente anomalo quest’anno, con temperature ben al di sopra alla media. Inoltre, il prolungamento della stagione estiva sta interessando l’intero Stivale e le previsioni diffuse ufficialmente dal Centro Meteorologico Europeo, tra i centri di indagine climatica e meteorologica più affidabili e precisi al mondo, ipotizzano con grande probabilità che il caldo perdurerà fino addirittura al mese di Dicembre.

multe per camini e stufe
Le sanzioni previste partono da un minimo di 500 Euro fino a raggiungere un massimo di 3.000 Euro – GranTennisToscana.it

Dunque in questo momento parlare di riscaldamento sembrerà a molti di noi quasi inopportuno. Tuttavia, al netto delle anomalie in corso, si avvicina il tempo di accensione ed attivazione di stufe, camini ed impianti. Vedremo se e quanto serviranno, ma occorre comunque tenere a mente che per ciascuno di questi sistemi vigono regole regionali che impongono specifiche norme di comportamento.

Le quali, se disattese e non rispettate, in caso di controlli e verifiche possono presentare sorprese particolarmente salate. È il caso, ad esempio, della Regione Toscana, dove chi possiede ed utilizza una stufa o un camino a legna rischia, se non lo utilizza propriamente, una sanzione fino a 3.000,00 Euro di multa. Ed a quanto emerso, i controlli stanno per prendere il via. Vediamo più nel dettaglio di cosa si tratta.

Quali stufe e caminetti a legna rischiano una multa fino a 3.000 Euro in Toscana

Perché dunque i possessori di stufe e camini a legna in Toscana rischiano da quest’anno sanzioni fino a 3.000 Euro? Ebbene, partiamo dal principio: secondo i dati in possesso della Regione, questi sistemi di riscaldamento risultano essere tra le maggiori fonti di emissione di polveri sottili. Per contrastare quindi l’inquinamento atmosferico, la Regione ha richiesto ai proprietari di dispositivi alimentati a legna di registrarli e dichiararne il possesso sul portale SIERT, ovvero il Sistema Informativo per l’efficienza Energetica della Regione Toscana.

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La registrazione ed accatastamento devono essere effettuati sul portale SIERT della Regione Toscana – GranTennisToscana.it

Al contempo, l’Agenzia per il Recupero Regionale delle Risorse ha avviato di concerto l’azione di controllo, per verificare che i cittadini abbiano effettivamente registrato i propri dispositivi. E chi verrà trovato in una posizione di irregolarità rischia una sanzione da un minimo di 500 ad un massimo di 3.000 Euro. Ma attenzione, perché al momento la sanzione verrà comminata ad una specifica condizione.

Ovvero nel caso in cui il cittadino a cui è stata riscontrata l’irregolarità non abbia provveduto entro 30 giorni a mettersi a norma. Trascorsi i 30 giorni dalla prima notifica, infatti, l’Agenzia effettuerà un ulteriore controllo e, se il cittadino avrà regolarmente provveduto alla registrazione, la sanzione non avrà più effetto. Per maggiori informazioni ed approfondimenti, è consigliabile visitare il sito istituzionale del SIERT della Regione Toscana o, in alternativa, contattare il numero verde 800151822.

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