Appena scoperto che questo cibo protegge il tuo cervello da tremende patologie. Ecco come difendere la tua famiglia.
La salute del nostro cervello è molto importante poiché già da giovani inizia il declino delle funzioni cognitive. La capacità di prendere decisioni così come la memoria cominciano fin da subito a perdere di qualità e questo ha un impatto su tutto quello che facciamo. In questo articolo scopriremo come un cibo davvero prezioso può aiutare il tuo cervello e questo viene suggerito da un innovativo studio. Il nostro cervello è il nostro migliore amico perché ogni decisione che prendiamo nella nostra vita ma anche la qualità del nostro lavoro dipendono proprio da questo organo.
Se non teniamo al massimo le performance del nostro cervello difficilmente riusciremo ad accaparrarci un buon lavoro e ad eccellere in esso. Una recente pubblicazione scientifica della rivista Nutrients del Multidisciplinary Digital Publishing Institute (MDPI) indica proprio come possono esserci correlazioni tra il consumo di un popolare alimento ed una salute cognitiva eccellente specialmente nella popolazione anziana. Nel corso del tempo gli scienziati hanno compreso che le abitudini alimentari hanno un impatto enorme sul benessere fisico. Quello che consumiamo abitualmente determina la qualità dei nostri apparati interni ed il corretto funzionamento dei nostri organi.
Il cibo che mangiamo ha un impatto forte sulla nostra salute
Ad esempio chi mangia i cibi troppo processati presenti nel supermercato come snack, merendine e barrette energetiche fa un grave danno alla sua salute mentre chi consuma regolarmente frutta e verdura, ha una salute cardiovascolare ed un sistema immunitario migliori. Ma oggi la ricerca scientifica si sta concentrando sulla salute cognitiva e sulle sue relazioni con l’assunzione di cibo.
Questa innovativa ricerca suggerisce proprio come i prodotti caseari ed in particolare il latte ed il formaggio possono avere effetti protettivi per il cervello. Il problema è che i disturbi cognitivi ed anche e soprattutto l’Alzheimer continuano ad aumentare. Proprio per questo ultimamente la ricerca si è concentrata molto su quei cibi che possono contrastare questi terribili fenomeni.
Il cibo che può proteggere le funzioni cognitive
Il recentissimo studio che vi citiamo parte proprio dalle premesse di ricerche precedenti che stabilivano una connessione causale tra il consumo di formaggio ed il buon funzionamento delle funzioni cognitive. Questo gruppo di ricerca ha analizzato i dati di oltre 1500 pazienti con un’età di almeno 65 anni. Tutti questi individui sono stati sottoposti a valutazioni approfondite sia dal punto di vista dei modelli dietetici che delle loro funzioni cognitive. L’analisi dei dati è stata lunga e rigorosa e si è tenuto conto delle variabili come l’età, l’attività fisica e le abitudini generali. I risultati sono stati piuttosto chiari e molto interessanti.
I partecipanti che incorporavano il formaggio nella loro dieta avevano decisamente meno probabilità di registrare punteggi bassi per quanto riguarda le scale di valutazione cognitiva. Dunque sia per quanto riguarda l’orientamento, la memoria, il linguaggio, le abilità visivo-spaziali e l’attenzione, chi consumava formaggio era in una condizione di vantaggio.
Dobbiamo inserire questo alimento nella nostra dieta
Tra l’altro dalla ricerca emerge anche come i consumatori abituali di formaggio hanno di solito anche una dieta più diversificata. Dunque non si può dire con certezza che consumare regolarmente formaggio possa sicuramente prevenire i tanti problemi legati alla salute mentale. Tuttavia questa ricerca ci incoraggia a consumare questo alimento perché i benefici potrebbero essere tanti e potrebbe essere uno strumento di protezione da varie patologie che purtroppo hanno un’incidenza statistica sempre più forte.
Le patologie della mente possono non soltanto limitare pesantemente la qualità della vita di chi ne è affetto ma anche quella della propria famiglia che poi si trova a dover fronteggiare problemi pratici ed economici alle volte davvero importanti.