A settembre cambia tutto per coloro che ricevono il reddito di cittadinanza. Brutte sorprese in arrivo: che cosa sta succedendo.
Il Reddito di Cittadinanza è pronto ad essere rimosso dal Governo Italiano. Questa è certamente una delle misure più discusse degli esecutivi precedenti ed uno dei punti principali della campagna elettorale del Governo Meloni. Adesso però delle brutte sorprese potrebbero arrivare già dal mese di settembre: le novità in arrivo.
Sono tanti i cambiamenti che sta affrontando l’Italia negli ultimi mesi, complice anche il lavoro del nuovo Governo. Tra i temi trattati in campagna elettorale troviamo sicuramente il Reddito di Cittadinanza, al centro della campagna elettorale del centrodestra. La promessa del Governo Meloni era proprio la sostituzione del contestato sistema di sostentamento, spesso erogato anche a chi non ne aveva diritto.
Nel corso degli anni abbiamo visto la modifica di tantissime norme ed alcune di queste hanno portato a dei cambiamenti epocali. Uno degli esempi più evidenti, appunto, è l’introduzione del Reddito di Cittadinanza. Adesso però si va verso l’abolizione o meglio l’introduzione di nuove misure di sostegno per la fascia più povera della popolazione. Scopriamo quindi che cosa potrebbe succedere al termine di settembre.
Reddito di Cittadinanza, cosa succede da settembre: tutte le novità
A mettere definitivamente fine all’era del Reddito di Cittadinanza ci ha pensato il Consiglio dei Ministri del 1° Maggio 2023, con l’approvazione del nuovo decreto lavoro. Da gennaio 2024 si dirà ufficialmente addio al RdC come lo conoscevamo. Al suo posto ci sarà il debutto di due nuove misure l‘Assegno di inclusione e il Supporto per la formazione e il lavoro. Tutti gli aventi diritto lo riceveranno una volta ottenuto l’accredito dell’ultimo pagamento del reddito di cittadinanza.
Ulteriori delucidazioni arriveranno con un nuovo decreto ministeriale. L’assegno di inclusione sarà indirizzato ai nuclei familiari con un minore, un disabile o una persona con un’età superiore a 60 anni. Stiamo parlando di una misura di integrazione che può arrivare fino a 6mila euro l’anno. Questa somma può arrivare a 7.500 euro annui se tutto il nucleo familiare è composto da soggetti di età pari o superiore a 67 anni ovvero da persone di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza.
Inoltre ci sarà un contributo ulteriore per tutti coloro che vivono in una casa in affitto. Per tutti gli occupabili (tra i 18 anni e i 59 anni) che possono lavorare, luglio è l’ultimo mese in cui riceveranno il Reddito di Cittadinanza. Per loro arriverà comunque il supporto per la formazione e il lavoro. Si tratta di un contributo da circa 350 euro al mese corrisposto per un massimo di 12 mensilità. I soggetti che potranno accedere saranno tutti coloro che hanno un ISEE inferiori a 6mila euro. Questi dovranno partecipare a progetti di formazione, di qualificazione e riqualificazione professionale.
