Una relazione può avere alti e bassi, ma come si può gestire il rapporto con una persona chiaramente borderline. Ecco qualche indicazione.
Avere una relazione è già di per sé difficile, in molti casi. Nella fase di innamoramento iniziale, quando le emozioni sono tante e si tende a ragionare meno, sembra andare tutto rose e fiori. Quando però cominciano a calare la passione e il trasporto dei primi mesi, i difetti naturali dell’uno e dell’altro partner iniziano a venire alla luce e in molti casi i dissidi portano a una frattura talvolta insanabile nella coppia. Ma cosa succede quando ci si accorge di aver dato inizio a una relazione con una persona borderline?
Innanzitutto va specificata una cosa molto importante: ricorda che non hai colpe per esserti coinvolto/a con una persona affetta da queste problematiche molto serie di salute mentale. Come vedremo nei prossimi paragrafi, le persone borderline non si “rivelano” subito all’interno di una relazione e il loro vero carattere viene fuori con il tempo, dopo un’assidua frequentazione. E a quel punto è molto probabile essersi già legati affettivamente a quella persona, tanto da non riuscire a prenderne le distanze. Ma andiamo più a fondo nella questione, portando anzitutto alla luce le peculiarità di questo disturbo molto serio.
Disturbo borderline: facciamo chiarezza
Ma come sapere, con assoluta certezza, che la persona con la quale abbiamo instaurato una relazione è affetta da disturbo borderline? Ci sono alcune caratteristiche a cui occorrerebbe fare attenzione. Una persona borderline sperimenta stati d’animo ed emozioni instabili, nonché problemi con la propria immagine di sé. A caratterizzarla è anche un comportamento impulsivo e la difficoltà di instaurare e portare avanti relazioni positive e serene.
I sintomi del disturbo borderline possono anche includere comportamenti a rischio, nonché comportamenti autolesionistici o suicidari. Il disturbo borderline di personalità è riconosciuto come un disturbo di personalità nel Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali. Secondo il manuale, questo disturbo è diagnosticato soprattutto alle donne. Sebbene non si sappia esattamente da cosa scaturisca questo disturbo, la genetica e l’ambiente devono essere considerati fattori di rischio.
Disturbo borderline nelle relazioni: come riconoscerlo
Puoi renderti facilmente conto se sei invischiato in una relazione con una persona borderline, perché questa sarà molto instabile, intensa, fortemente conflittuale. La ricerca ha scoperto che le persone affette da disturbo di personalità borderline tendono ad avere relazioni romantiche molto burrascose caratterizzate da continue turbolenze e disfunzioni.
Uno studio ha portato alla luce che le donne affette da questo disturbo spesso presentano un maggiore stress relazionale cronico e tendono ad avere frequenti conflitti con il partner. Inoltre, più gravi sono i sintomi di disturbo borderline di una persona, minore è la soddisfazione relazionale segnalata dal partner.
Un tratto distintivo delle persone con personalità borderline è la difficoltà ad avere relazioni durature nel tempo. Questo è soprattutto legato alla loro ossessione nei confronti del partner, che può sentirsi soffocato dal continuo bisogno che l’altra persona dimostra verso di lui/lei. Le persone borderline sono spesso terrorizzate dal fatto che gli altri le lascino. Tuttavia a questo bisogno disperato della presenza del partner si possono alternare periodi di forte timore nei confronti dell’intimità, il che li porta a ritirarsi dalle relazioni. Il risultato è un costante avanti e indietro tra richieste di amore o attenzione e l’improvviso ritiro o isolamento.
Bugie e paura dell’abbandono
Le persone borderline temono fortemente l’abbandono da parte del partner. Questo timore profondo può portare la persona a ricercare costantemente segnali “rivelatori” di un abbandono imminente, anche i minimi segni di disattenzione. Quando ne viene rilevato uno, la persona borderline inizia solitamente a supplicare il partner di non lasciarla, facendo anche scenate in pubblico e arrivando persino a impedire fisicamente all’altra persona di andarsene. Anche dire bugie è una costante nel loro modo di interagire con gli altri, il che mette chiaramente in grade difficoltò la relazione.
Anche dal punto di vista sessuale le cose possono essere difficili da gestire. Una recensione del 2011 pubblicata su Innovations in Clinical Neuroscience ha rilevato come le persone affette da disturbo borderline di personalità hanno frequentemente un comportamento sessuale atipico. Gli autori hanno riscontrato una maggiore impulsività di queste persone dal punto di vista sessuale, evidenziato da diversi comportamenti, incluse le esperienze sessuali casuali con più partner.
Gestione della relazione con una persona borderline
All’inizio di una relazione con una persona borderline, il partner può avvertire un forte trasporto e l’innamoramento può essere molto intenso. Diverse persone che hanno avuto una relazione romantica con individui borderline descrivono il proprio partner come divertente, eccitante e appassionato. Molti sono inizialmente attratti da questo tipo di persone proprio perché vivono emozioni intense e un forte desiderio di intimità.
Le persone borderline spesso idealizzano il loro partner nei primi mesi di frequentazione e lo mettono su un “piedistallo”. Potrebbero sentirsi come se avessero trovato la loro anima gemella, che li salverà dal loro dolore emotivo.
I problemi iniziano a sorgere, tuttavia, quando la realtà inizia a farsi strada. Quando una persona borderline si rende conto che il suo partner non è impeccabile come pensava (queste persone tendono infatti a vedere le relazioni tutte bianche o nere), quell’immagine dell’anima gemella perfetta e idealizzata può crollare. Da qui possono avere inizio i comportamenti menzionati in precedenza.
Terapie da seguire
La chiave per mantenere una relazione con una persona borderline è non chiudersi verso l’esterno ma chiedere aiuto. La prima cosa da fare è incoraggiare il partner a chiedere l’aiuto di un professionista, che potrà aiutarlo a fare i conti con le sue emozioni. Oltre alla terapia individuale, la terapia di coppia può essere utile per entrambi i partner nella relazione.
Le terapie consigliate sono la terapia comportamentale dialettale, che induce la persona a concentrarsi sulle ragioni del suo comportamento, e quella basata sulla mentalizzazione. Quest’ultima aiuta la persona a dare un senso ai suoi sentimenti dirompenti e a porli sotto il suo controllo. Nel caso in cui tu voglia porre fine alla relazione, ricorda che al tuo partner servirà assolutamente un supporto emotivo di qualche professionista (soprattutto se la relazione è stata di lunga durata e avete avuto figli).