Se anche tu non puoi fare a meno di riscaldare il caffè avanzato, sappi che ci sono alcuni errori da non fare e rischi da non sottovalutare!
Soprattutto quando si prepara la moka, capita spesso e volentieri che il caffè resti e così per non gettarlo si decide di conservarlo in vista della prossima “pausa caffè” che può essere a metà mattinata oppure dopo pranzo. In entrambi i casi però, e anche in realtà in più momenti della giornata, si può decidere o di berlo freddo a maggior ragione ora che le temperature sono roventi, oppure si può riscaldare.
C’è chi riscalda di solito il caffè in microonde per una decina di secondi massimo oppure chi vuole riutilizza la stessa caffettiera o trasferisce la bevanda in un pentolino. Insomma, stiamo parlando di un’azione così semplice che è entrata a pieno titolo tra le abitudini casalinghe. Anche perché essere complici di un continuo spreco alimentare che cresce e aumenta a dismisura, non è proprio il massimo per una questione tanto ambientale quanto economica.
In altre parole, non è solo il nostro Pianeta a ringraziarci quando decidiamo di riscaldare il caffè avanzato, ma anche il nostro portafoglio. Eppure, in un’abitudine così innocua si nascondono alcuni rischi e pericoli importanti che non andrebbero di certo sottovalutati o peggio ignorati.
Caffè avanzato? Sì, ma a queste condizioni: ecco a cosa prestare attenzione
Partendo dai pro, abbiamo accennato per sommi capi come riscaldare il caffè sia un modo per evitare gli sprechi. Ovviamente però, il sapore non sarà lo stesso del caffè appena fatto. Per forza di cose, infatti, sia la sua efficienza che il gusto possiamo dire come siano depotenziati.
Ci sono però dei piccoli accorgimenti che possono regalare lunga vita al caffè, come se fosse appena stato preparato per intenderci. Innanzitutto, è sempre bene travisarlo in un contenitore ermetico così che il gusto resti inalterato anche in frigo. Nel caso in cui, invece, tu abbia lasciato il caffè avanzato in una moka o in una tazzina, una volta riscaldato questo avrà perso a volte anche del tutto il suo gusto deciso.
Il sapore così denso e intenso del caffè, infatti, deriva proprio dalla preparazione e dalla consumazione sul momento, quando ancora è bello caldo. Già dopo mezz’ora quindi, comincia a deteriorarsi a causa dell’ossidazione. Stiamo parlando di un processo attraverso il quale l’aria fa piano piano “sparire” il gusto del caffè, come se evaporasse via.
E se si è già innescato questo processo chimico, riscaldarlo non servirà a nulla. Anzi, proprio il contrario. Peggiorando il gusto, il caffè potrebbe risultare più amaro del solito o perfino acido. Niente però che un contenitore ermetico non possa correggere in tempo.
Ma cosa dire della caffeina? In realtà, a meno che non siano passati giorni, a differenza del sapore non viene compromessa. Ovviamente però è sempre meglio riporre il caffè in un contenitore di vetro o in una boccetta di vetro in frigo per un risultato ottimale e duraturo. Se, invece, il caffè avanzato si lascia fuori dal frigo, anche l’efficacia della caffeina si comprometterà.
Crema di caffè avanzato buona come quella del bar: la ricetta facile antispreco!
Tuttavia, se non ti va di sorseggiare il caffè avanzato proprio perché temi che il gusto sia troppo alterato, puoi usarlo per preparare una spumosa e squisita crema di caffè buona come quella del bar.
E se non hai le fruste, niente paura, con questo piccolo trucchetto potrai preparare la crema di caffè anche senza! Tutto quello che dovrai fare, infatti, è prendere una bottiglia, mettere dentro tutti gli ingredienti e shakerare energicamente per due minuti circa. Non ci resta adesso che scoprire la ricetta insieme!
Ricetta per 6 persone
Tempo di preparazione: 10 minuti
Tempo di cottura: –
Tempo di riposo: 15 minuti
Tempo totale: 25 minuti
Ingredienti:
- 40ml di caffè avanzato
- 250ml di acqua fredda
- 200 grammi di zucchero semolato
Preparazione
- Per prima cosa, per realizzare la nostra crema di caffè, metti l’acqua in freezer per una quindicina di minuti così da ottenere una consistenza ottimale per la crema.
- Trascorso un quanto d’ora, prendi una ciotola e unisci insieme il caffè avanzato, l’acqua fredda e lo zucchero semolato.
- A questo punto, con l’aiuto di un cucchiaio amalgama per bene tutti gli ingredienti e poi montali con le fruste elettriche per un massimo di 10 minuti: dovrai ottenere una crema corposa, soffice, densa, ma soprattutto molto spumosa. E la tua crema di caffè antispreco è pronta!
Consiglio extra: se vuoi ottenere un gusto ancora più intenso ed esagerato, puoi tritare un po’ di cioccolato fondente da spolverare sopra la crema di caffè.
Quali sono i rischi del caffè riscaldato? Scopriamoli insieme
E dopo aver visto alcuni utili consigli per un caffè ottimale anche se riscaldato e una ricetta facile e golosa per un break ricco di gusto, è arrivato il momento di passare alle note dolenti. Stando alcune ricerche, infatti, sarebbe meglio non riscaldare per nessuna ragione il caffè avanzato.
In primis, a lungo andare, bevendo caffè bollente si corre il rischio di danneggiare il fegato. Come riportato dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro, non solo il caffè, ma più in generale le bevande troppo bollenti potrebbero causare anche lo sviluppo di tumori; meglio quindi lasciarle freddare prima un po’.
Ma non solo. A prescindere dall’alterazione delle componenti chimiche, in generale bere fin troppo caffè riscaldato sarebbe pericoloso per il nostro l’organismo. Il caffè, infatti, contiene l’acido clorogenico, ma se viene riscaldato questo si decompone trasformandosi in acido caffeico e acido chinico. Stiamo parlando di due sostanze che possono anche provocare problemi gastrici in alte concentrazioni.
Quindi, va bene ridurre gli sprechi, ma anziché riscaldarlo è consigliabile bere il caffè o freddo oppure in alternativa si può anche trasferire in un thermos in modo tale da mantenere il calore più a lungo. C’è un altro aspetto però da non sottovalutare e che perfino la trasmissione di inchiesta di Rai Tre ‘Report‘ ha indagato un anno fa.
Fa male oppure no tenere il caffè nel pentolino da latte per riscaldarlo? Sia la moka che il pentolino, infatti, rilasciano una piccola parte di metallo nella bevanda che potrebbe essere pericolosa per la nostra salute. Tuttavia, è emerso come le quantità siano ben al di sotto di quelle a norma di legge, specialmente per quanto riguarda la moka che è stata pensata proprio per preparare il caffè in alcuni casi anche bollente.
Tutto però dipende anche dalla qualità dell’acciaio e di conseguenza dal prodotto acquistato. Meglio quindi scegliere strumenti da cucina composti da acciaio inox 18/10, ovvero tutta quella classe di acciai che a contatto con gli alimenti non arreca problemi agli alimenti e quindi alla nostra salute.