Ritorno a scuola: 3 consigli del pediatra per tenere i bambini lontani dalle infezioni

Con il ritorno a scuola e l’arrivo dei primi freddi aumenta per i bambini il rischio di contrarre infezioni. Ecco i suggerimenti per evitarlo.

Ormai è questione di pochi giorni. La campanella sta per suonare per tutti gli studenti, grandi e piccoli. E un nuovo anno scolastico è in procinto di iniziare, dopo tante settimane di vacanze al caldo (spesso anomalo). Un cambiamento che di solito si accompagna a un aumento delle infezioni, specie tra i più piccoli, dovuto al primo cambio delle temperature e al contatto giornaliero tra gli scolari. Una pediatra di provata esperienza ha voluto condividere tre suggerimenti per ridurre al minimo il rischio infettivo.

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Settembre è per antonomasia il mese della ripresa dei ritmi normali, ma il rovescio della medaglia è il ritorno delle infezioni. (Grantennistoscana.it)

È molto probabile che con il ritorno a scuola si presentino nuove infezioni. Le aule scolastiche sono ambienti particolarmente esposti a batteri e virus. Vale naturalmente anche per il personale docente e non docente, ma a rischiare maggiormente sono i più piccoli. La pediatra Evelyn Chan ha detto ai microfoni della CBS cosa si può fare per prevenire qualsiasi tipo di infezione. Ecco le sue parole.

La strategia anti-infezione in vista del rientro in classe

Le scuole – ma anche le attività sportive e ricreative – stanno riaprendo i battenti proprio in questi giorni. Settembre è per antonomasia il mese della ripresa dei ritmi normali, ma il rovescio della medaglia è il ritorno delle infezioni. Ce ne sono di tutti i tipi, compresa quella legata ai selfie: secondo uno studio olandese (tra gli altri), sarebbero la causa di una maggiore diffusione dei pidocchi tra bambini e ragazzi. Ma andiamo per ordine.

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La vita in comunità presenta numerose insidie: per questo è fondamentale saper riconoscere e prevenire le infezioni più comuni che colpiscono i bimbi piccoli. (Grantennistoscana.it)

In occasione del ritorno a scuola, c’è sempre un aumento delle infezioni. Ciò dipende dal fatto che i bambini in classe sono a stretto contatto e ci sono molte condizioni comuni o malattie contagiose“, ha spiegato la dottoressa Chan. L’esperta dispensa tre consigli di base.

  1. Mantenersi in salute

“È importante che i bambini abbiano un sistema immunitario forte, mangino cibi nutrienti, si impegnino in attività fisica e dormano a sufficienza”.

2. Attenzione ai vaccini

“È della massima importanza incoraggiare tutti i bambini e le famiglie ad essere in regola con tutti i vaccini. Ci dovrebbero essere controlli annuali per assicurarsi che tutto sia a posto”.

3. Prevenzione pratica

“Dovremmo insegnare ai bambini a lavarsi frequentemente le mani o indossare una mascherina se lo ritengono necessario. Se sono malati, è meglio che non vadano a scuola”.

Non è il caso di fare allarmismi, ma senza ombra di dubbio la vita in comunità presenta numerose insidie: per questo è fondamentale saper riconoscere e prevenire le infezioni più comuni che colpiscono i bimbi piccoli (e non solo).

Le insidie dell’ambiente scolastico per la salute dei bambini

La prof.ssa Susanna Esposito, direttore dell’Unità di Pediatria ad Alta Intensità di Cura della Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico dell’Università degli Studi di Milano e presidente WAidid, Associazione Mondiale per le Malattie Infettive e i Disordini Immunologici, ha fatto il punto sulle criticità. “I locali chiusi, spesso eccessivamente riscaldati e frequentati da tanti bambini – ha spiegato – rappresentano un ambiente ideale per la diffusione dei virus, principali agenti eziologici delle infezioni nei primi anni di vita e durante l’età scolare“.

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Una corretta igiene delle mani è sicuramente la misura più importante per prevenire la diffusione delle infezioni e la trasmissione di virus, batteri e funghi. (Grantennistoscana.it)

L’esperta ha aggiunto che “la trasmissione dei microrganismi è, poi, particolarmente facilitata dallo scambio degli oggetti che inevitabilmente avviene soprattutto tra bimbi piccoli, complice anche il sistema immunitario immaturo. La frequentazione di piscine e palestre è un’ulteriore fonte di rischio che può essere limitata applicando le buone norme igieniche. Per rientrare, infine, nella vita normale dopo la lunga pausa estiva è fondamentale rispettare uno stile di vita sano basato su un’alimentazione corretta e varia, un riposo notturno mai al di sotto delle 8 ore e un utilizzo dei video-giochi limitato ai fine settimana”.

Una corretta igiene delle mani è sicuramente la misura più importante per prevenire la diffusione delle infezioni e la trasmissione di virus, batteri e funghi. Occorre che i bambini e i ragazzi, sia a scuola che fuori casa (per esempio sui mezzi pubblici), igienizzino spesso le mani anche con una salviettina, se non hanno la possibilità di lavarle accuratamente con acqua e sapone per almeno 40-60 secondi.

In particolare, bisogna igienizzare le mani prima di entrare e uscire da scuola, prima e dopo il pranzo o la merenda, e ogni volta che si toccano superfici e oggetti potenzialmente contaminati come penne, libri o quaderni, il banco e la sedia. Ma anche dopo aver scritto alla lavagna e dopo essere andati in bagno, e soprattutto dopo aver tossito, starnutito o essersi soffiati il naso. Studente avvisato…

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