Le porte dei bagni pubblici sono rialzate da terra. Ci sono motivi precisi e in particolare c’è un motivo che non ti aspetti
Diciamolo pure: non è il luogo preferito da nessuno. Ma è il luogo, che volente o nolente, frequentiamo per evidente necessità quando siamo in giro. I bagni pubblici sono croce e delizia di ogni viaggiatore e avventore. Delizia perché quando arriviamo tutti trafelati e con i muscoli allo spasmo rappresentano l’oasi nel deserto dopo ore di cammino. E croce perché il più delle volte sono così sporchi e con un’odore nauseabondo da renderci infiniti quei 5 minuti che trascorriamo all’interno. In ogni caso, indipendentemente da dove si trovino, che siano in aeroporto o al centro commerciale tutti i bagni pubblici hanno un particolare – piuttosto vistoso a dire il vero – in comune.
Da quelli più belli e curati a quelli più malmessi tutti i bagni pubblici hanno le porte delle toilette che non toccano terra. Le porte infatti distano da terra circa 20 cm. E questo particolare lo si ritrova davvero ovunque. Ma perché le porte dei bagni pubblici sono rialzate? Ci sono diversi motivi per questa scelta, ma uno di questi è davvero inaspettato.
Eredi dei vespasiani romani, evoluzione delle terme degli imperatori e dei bagni con doccia del primo del Novecento, le toilette pubbliche sono diffuse ovviamente in tutto il mondo. Da quelle giapponesi con le pareti trasparenti – che si scuriscono, ça va sans dire – quando il bagno è occupato – ai bagni sulla strada a scomparsa olandesi.
Spesso nei bagni pubblici c’è l’addetto all’entrata a cui lasciare un obolo. Altre volte ci sono dei sistemi automatizzati per accedere. Ma in tutti i bagni pubblici ritroviamo le porte che non toccano terra. Una particolarità sfruttata spesso anche nei film statunitensi. Tantissime scene sono infatti ambientate al bagno: il cattivo di turno controlla se c’è qualcuno proprio dallo spazio delle porta sollevata. E solitamente qualcuno c’è ma ha messo i piedi sul water per non farsi trovare.
Insomma, che sia nelle pellicole cinematografiche, nelle stazioni o negli autogrill il particolare della porta che non tocca torna sempre. Ma per quale motivo? Ce ne sono diversi.
Il primo motivo è per poter controllare – e questa volta non c’entrano i cattivi dei film – se qualcuno si è sentito male. Nel caso ci fosse una porta normale e la persona all’interno fosse svenuta o avesse bisogno di aiuto non se ne accorgerebbe nessuno per ore. Con la porta sollevata da terra invece si può facilmente vedere se la persona all’interno della toilette si è sentita male.
La porta corta sacrifica inevitabilmente la privacy degli avventori, ma è un sacrificio abbordabile al fine della pulizia. La porta fino a terra limita infatti il ricircolo dell’aria, l’acqua dello scarico o altri liquidi potrebbero toccare la porta con la conseguente creazione di muffa. Non solo con la porta corta è più facile per gli addetti pulire la toilette, ma si asciuga anche più velocemente.
La possibilità di poter controllare sotto la porta ha anche un’importante funzione di sicurezza. Malintenzionati o spacciatori potrebbero trovare rifugio nel bagno mettendo poi a rischio l’incolumità degli altri avventori. Insomma non può essere un rifugio per i malintenzionati.
Sicurezza, pulizia e igiene sono motivi più che validi per avere le porte corte. E forse anche facilmente intuibili. Ma c’è anche un altro motivo decisamente meno facile da indovinare. Ovvero i bagni hanno le porte corte per una questione di tempo. Un misto di psicologia e marketing.
Porte corte per la questione tempo
I bagni pubblici sono destinati ad un’ampia platea. Basti pensare a quante decine di persone entrano ed escono dalle toilette dell’aeroporto o di un autogrill. E specie le donne sanno benissimo che andare in un bagno pubblico è un’impresa. Non solo per la questione dell’equilibrio, degli squat e della borsa appesa al collo, ma anche per la fila. I bagni delle donne – date le succitate difficoltà – hanno sempre delle file lunghissime.
Ecco le porte corte evitano che queste file siano ancora più lunghe. Secondo alcuni studi essere visti porta a sbrigarsi. Le persone detestano non avere privacy dunque si limitano in bagno a fare lo stretto necessario e poi escono subito. Questo fa sì che le file siano meno lunghe e che le persone si dedichino di più al motivo per il quale si trovano in quel posto: shopping. Che siano infatti i bagni dell’aeroporto – ci sono i negozi del duty free – dell’autogrill o del centro commerciale ci sono soldi da spendere. E chi progetta questi luoghi cerca sempre di massimizzare il profitto.
Il motivo del perché le porte dei bagni siano corte è stato svelato recentemente anche da un tiktoker che con il suo video ha fatto il pieno di like. La prossima volta che andremo in bagno ci ricorderemo di lui, di questo articolo e sicuramente avremo un motivo in più per uscire subito dalla toilette o se qualcuno ci guarda i piedi ora sappiamo perché!
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