Ormai è praticamente certo che le aziende raccolgono i nostri dati in ogni maniera possibile. Forse, anche attraverso i microfoni.
Prima è arrivato Siri nel 2011, seguito a breve da Google Assistant, Alexa e Cortana. Ogni app è stata progettata per fornire il miglior servizio di assistenza possibile agli utenti. Siamo stati noi, in prima persona, a dare il permesso ai nostri telefoni di ascoltarci. Quindi, la domanda non dovrebbe più essere semplicemente: “Il mio telefono mi sta ascoltando?“. Dovrebbe essere, più realisticamente: “Cosa fa il mio telefono con le conversazioni che raccoglie?“
Alcuni siti di notizie hanno affermato che le aziende usano i microfoni dei telefoni per ascoltare le nostre conversazioni e capire cosa vogliamo comprare dopo. Altre testate hanno smentito tutto ciò. L’amministratore delegato di Facebook Mark Zuckerberg ha addirittura smentito sotto giuramento.
Probabilmente non avremo mai una risposta certa a questi interrogativi. Le aziende affermano che gli assistenti vocali ascoltano solo quando viene pronunciato il comando che li attiva, come “Hey Siri” o “Hey Google”. Ma molte persone hanno seri dubbi sull’affidabilità di queste affermazioni.
Perché il telefono dovrebbe ascoltarci?
Innanzitutto, i nostri telefoni ci ascoltano perché sono progettati per prestare assistenza alle nostre esigenze. Questo avviene principalmente attraverso le app degli assistenti vocali, come Siri e “Hey Google”, che possono soddisfare praticamente qualsiasi richiesta virtuale potremmo fare. Ma non è questa l’unica ragione per cui ci ascoltano, secondo molti esperti.
Con le informazioni che i telefoni ascoltano, i gestori dei dati sono in grado di preparare degli annunci pubblicitari personalizzati a seconda delle conversazioni che abbiamo avuto. Quindi, non sarebbe affatto una coincidenza se a volte ci vengono proposti annunci pubblicitari direttamente correlati a una conversazione telefonica che abbiamo appena avuto.
Altri esperti hanno invece smentito questa ipotesi e ne hanno proposta una ancora più inquietante. Secondo loro, le aziende non hanno bisogno di ascoltare le nostre conversazioni per conoscere i nostri desideri e la nostra personalità. Le grandi aziende pubblicitarie come Google e Amazon sono già in possesso della nostra cronologia di ricerca, delle interazioni in-app, degli acquisti passati, dei profili online e dei siti web preferiti.
È legale che il mio telefono mi ascolti?
Che piaccia o no, nella maggior parte dei casi è perfettamente legale che i telefoni ascoltino le nostre conversazioni. È legale perché spesso siamo noi stessi a dare il consenso quando accettiamo i termini e le condizioni degli aggiornamenti del software o dei download delle app.
Oltre a questo, però, è importante notare che i telefoni possono anche ascoltarci illegalmente. Questo avviene quando gli utenti installano inconsapevolmente spyware o altri malware. Questi programmi infettano gli smartphone e consentono ai malintenzionati di attivare il microfono e ascoltare le conversazioni senza che l’utente neanche se ne renda conto.
Per questo motivo, è sempre saggio limitare i permessi che si concedono alle applicazioni ed è importante controllare i termini e le condizioni delle nuove app che richiedono l’accesso al microfono.
Quanto è preoccupante questa situazione?
Casey Oppenheim, cofondatore e CEO di Disconnect, un’applicazione che blocca la raccolta dei dati da applicazioni e siti web, ha affermato che le aziende non si limitano a raccogliere frammenti dei nostri dati – un nome qui e un numero di telefono là.
Costruiscono dei veri e propri profili dell’utente e fanno inferenze su di lui in base ai dati. Questi profili dettagliati vengono poi venduti o condivisi con inserzionisti, politici e persino forze dell’ordine.
Se ci si ferma a riflettere, è assurdo che le persone non abbiano la possibilità di dire “no” a tutta questa condivisione di dati. Inoltre, man mano che la linea di demarcazione tra la nostra vita reale e quella online si fa più labile, lo stesso vale per il termine “dati personali”.
A questo punto la domanda dovrebbe essere: un’azienda che tiene traccia di tutto ciò che faccio sul mio browser sta monitorando i miei dati personali o sta monitorando me?
Se ci si sente a disagio pensando che i propri dati vengono raccolti, ci sono alcuni modi per impedire al telefono di ascoltare (teoricamente).
Come impedire al telefono di ascoltare le conversazioni
Proprio come si può scegliere di coprire la webcam, si può anche coprire il microfono con un pezzo di nastro adesivo o acquistare una custodia speciale per il telefono per impedire al telefono di ascoltarti. Un approccio ancora più sicuro è invece quello di rivedere i permessi del microfono concessi alle applicazioni e disabilitare gli assistenti virtuali.
Oltre a disattivare le app degli assistenti virtuali come Siri e “Hey Google”, potresti voler impedire ad altre applicazioni come i social media di accedere al tuo microfono.
Per disabilitare l’accesso al microfono sui dispositivi iOS, vai su Impostazioni, scegli una specifica applicazione e poi “Impostazioni” e “Disabilita il microfono“.
Per disabilitare l’accesso al microfono sui dispositivi Android, vai su Impostazioni, poi “Applicazioni”, “Gestione applicazioni”, seleziona una specifica applicazione, vai alla voce “Autorizzazioni” e seleziona “Disattiva il microfono”.
Accorgimenti sulla privacy per tutti gli smartphone
Alcuni potrebbero considerare il fatto che i telefoni li ascoltino come una violazione della privacy, mentre altri potrebbero considerarlo conveniente. Indipendentemente dal proprio pensiero a riguardo, ci sono alcuni accorgimenti per la protezione della privacy dello smartphone che converrebbe tenere sempre a mente.
Prima di tutto, dovremmo verificare le app che scarichiamo e dovremmo scaricarle solo dai negozi ufficiali. In questo modo eviterai applicazioni di terze parti che possono contenere malware.
Altra cosa molto importante da fare è rivedere le autorizzazioni delle app per determinare se alcune applicazioni hanno davvero bisogno di accedere al microfono e, di conseguenza, alle nostre conversazioni.
Può essere utile anche cancellare la cronologia delle richieste vocali su Google Assistant per assicurarsi che non ci sia una memoria delle proprie conversazioni.
Infine, è di fondamentale importanza mantenete il tuo software aggiornato così che lo smartphone sia pronto a contrastare le più recenti minacce informatiche, che cercano di sfruttare le vulnerabilità del telefono. Gli aggiornamenti del software, infatti, correggono le falle del sistema e proteggono i nostri dati.