Massima attenzione ai primi sintomi della sclerosi multipla. Uno dei più frequenti e anticipatori riguarda la vista: cosa devi sapere
Malattia neurodegenerativa che colpisce il sistema nervoso centrale, la sclerosi multipla si caratterizza per una reazione del tutto anomala delle difese immunitarie. Queste vanno a colpire e ad attaccare dei componenti del sistema nervoso centrale, scambiandoli per agenti esterni: per questa sua caratteristica, rientra tra le patologie autoimmuni, tra le quali si leggono anche il Lupus o la Tiroidite di Hashimoto.
L’infiammazione può andare a danneggiare la mielina, cioè la guaina che circonda le fibre nervose e le cellule specializzate nella produzione della mielina, così come le fibre nervose. Ecco però quali sono i sintomi premonitori della sclerosi multipla: uno riguarda la vista.
La sclerosi multipla, dal momento in cui si manifesta e viene scoperta, diventa una malattia cronica. Questo significa che a oggi non esiste una cura definitiva, che la risolva una volta per tutte: esistono però delle terapie che consentono di modificare e rallentare il suo andamento che, senza cure, peggiorerebbe inesorabilmente. Non esiste un’età di esordio di questa malattia anche se, nella media, viene diagnosticata tra i 20 e i 40 anni. Ecco quali sono i suoi sintomi principali e quando ci si deve allarmare: alcuni si presentano anche molti anni prima rispetto al momento della diagnosi vera e propria.
Sclerosi Multipla: alcuni numeri
L’età in cui viene maggiormente diagnosticata la sclerosi multipla si attesta tra i 20 e i 40 anni, per cui chi la scopre ha spesso davanti a sé una vita intera: è quindi importante fornire al paziente tutte le informazioni e le cure che gli consentano di avere di fronte una prospettiva il più rassicurante possibile. Nel mondo, sono circa 2.8 milioni le persone con sclerosi multipla e, solo in Italia, sono 133mila: le donne, però, sono circa il triplo degli uomini. Le zone del mondo in cui è più diffusa sono quelle a clima temperato, lontane dall’Equatore: Nord Europa, Stati Uniti, Nuova Zelanda e Australia del Sud sono le più colpite.
Ad oggi, chi soffre di sclerosi multipla ha una aspettativa di vita di circa 5-10 anni inferiore rispetto a quella di chi non ha questa patologia. Di fatto, però, grazie alle terapie di cui godiamo oggi, i pazienti con sclerosi multipla possono vivere una vita soddisfacente e quasi al pari degli altri: prima si inizia con la cura e migliori saranno i suoi effetti sul controllo della sua progressione.
I sintomi della sclerosi multipla
Innanzitutto, è bene sapere che i primissimi sintomi della sclerosi multipla possono presentarsi anche molti anni prima della diagnosi vera e propria. Non è raro, infatti, che quando i pazienti scoprono di essere affetti da sclerosi multipla e scoprono quali possono essere i primi segnali, si rendono conto di averli vissuti e provati sulla propria pelle molti anni prima di quel momento. Uno dei più frequenti e più anticipatori riguarda la vista: si chiama neurite ottica ed è causata da un’infiammazione che danneggia il nervo ottico, causando dolore al movimento degli occhi e perdita temporanea della vista.
La neurite è considerata uno dei sintomi più concreti della sclerosi multipla, poiché gli altri sono decisamente più difficili da individuare, da isolare e da associare alla malattia. Un altro sintomo, per esempio, è la fatica: chi l’ha provato, lo descrive come un travolgente senso di stanchezza, anche dopo attività molto semplici e banali.
Da segnalare poi l’intorpidimento o il formicolio di diverse parti del corpo come le mani, le braccia, le gambe o il tronco, così come una frequente sensazione di vertigini e la rigidità muscolare, che colpisce tra il 40% e l’80% dei pazienti. Si può comprendere, però, che questi sintomi in sé sono difficili da associare ad una patologia del genere e, molto spesso, vengono presi sottogamba da chi li vive.
Problemi intestinali e alla vescica
Altri sintomi premonitori della sclerosi multipla riguardano la vescica. In questo caso, i problemi possono riguardare la conservazione dei liquidi o lo svuotamento della stessa. Se le vie nervose della colonna vertebrale vengono interrotte, può accadere che il paziente debba andare in bagno molto frequentemente. In altri casi, invece, i pazienti segnalano stitichezza e fatica ad andare in bagno con regolarità.
Problemi cognitivi
Non meno importanti degli altri ma ugualmente difficili da cogliere e soprattutto da associare alla sclerosi multipla sono i problemi cognitivi, relativi in particolar modo alla concentrazione e alla incapacità di ricordare le cose. Molto spesso, difficoltà di questo tipo sono associate a distrazione o stanchezza: se però si presentano in maniera improvvisa e massiccia, magari in associazione ad altri sintomi tra quelli elencati sopra, allora è meglio recarsi dal medico.
Sclerosi multipla: le cause
È difficile stabilire con certezza quali siano le cause della sclerosi multipla: secondo i ricercatori, a scatenarla è una molteplicità di fattori diversi. Tra i possibili, si individuano cause di origine immunologica, cause ambientali, cause dovute alle infezioni e cause genetiche. In merito alle immunologiche, è ormai una certezza il fatto che un processo neurodegenerativo mediato dal sistema immunitario concorra nel causare la sclerosi multipla: in questo campo, però, sono in corso degli studi specifici.
Le cause ambientali, invece, riguardano le zone del mondo in cui la sclerosi multipla si presenta con maggiore frequenza. È accertato, infatti, che più si è lontani dall’equatore, più aumentano i casi. A livello infettivo, l’esposizione a numerosi batteri, virus e ad altri agenti patogeni durante l’adolescenza possono concorrere nel causare la sclerosi multipla.
Infine, le cause genetiche non riguardano l’ereditarietà in senso stretto: avere un parente di primo grado affetto da questa patologia (genitore, fratello…) aumenta però il rischio individuale di svilupparla. Secondo alcuni ricercatori, è la predisposizione genetica a reagire a qualche agente ambientale ad aumentare la probabilità di svilupparla. Uno studio nel 2016 ha dimostrato come il 70% dei portatori di una mutazione del gene NR1H3 presenti una rara forma di sclerosi multipla, rapidamente progressiva.