Addio per sempre all’emicrania da gelato con queste scoperte degli scienziati. Ecco come fare.
Con l’arrivo dell’estate il gelato è uno di quei piaceri dei quali non si può proprio fare a meno. Con l’afa estiva mangiare cibi freschi è veramente un sollievo perché uniscono alla dolcezza, il refrigerio che tanto cerchiamo. In spiaggia, poi, il gelato è praticamente d’obbligo ed i bambini lo chiedono sempre. Ma i cibi freschi dell’estate non sono soltanto i gelati perché anche sorbetti e milkshake sono una delizia. Eppure a tutti noi è capitato che se mangiamo gelati o altri cibi freddi ci viene un forte mal di testa specialmente nella zona frontale.
Subito sopra il naso avvertiamo un notevole fastidio che nel film Inside Out viene simpaticamente definito “cervello ghiacciato”. Effettivamente la scena di quel film descrive bene quello che ci capita, ma tanti si chiedono come mai mangiare un gelato freddo ci cagioni un dolore così fastidioso anche se transitorio. La scienza spiega il perché di questo fenomeno e ci dice anche delle cose che è importante conoscere. I nostri recettori del dolore sembrano impazziti quando mangiamo un bel gelato freddo ed ora vedremo il perché.
Come funziona l’emicrania da gelato
Comunemente viene chiamato emicrania da gelato, cervello ghiacciato o mal di testa da gelato ma gli scienziati lo chiamano ganglioneuralgia o sfenopalatina. Questo fenomeno capita quando introduciamo nel cavo orale e soprattutto sul palato sostanze molto fredde e specialmente se questo accade in modo continuo ma anche improvviso. Quando il palato viene a contatto improvvisamente con cibi estremamente freddi secondo gli scienziati avviene una costrizione dei vasi sanguigni seguita una rapida dilatazione degli stessi.
Si tratta quindi di un ciclo estremamente rapido di costrizione e poi di dilatazione. Il mal di testa è causato proprio da questa repentina dilatazione. In sostanza ai recettori del dolore presenti nel palato arrivano impulsi contrastanti e giudicati errati. I recettori del dolore sono collegati al cervello tramite il nervo trigemino che è uno dei nervi principali presenti nel volto.
Un segnale dal palato al cervello
Il nervo trigemino si occupa proprio di veicolare i segnali dal volto al cervello. Anche quando riceviamo un bacio sulla guancia la sensazione piacevole è veicolata da questo nervo. Dunque il dolore intenso che rileviamo al centro della testa, invece che sul palato è causato dal fenomeno che viene definito dolore riferito. Si tratta di un dolore curiosamente proiettato lontano dalla zona reale del problema.
Quindi il dolore che percepiamo è sostanzialmente causato dal veloce aumento del flusso sanguigno nel cervello. Il mal di testa generato dal gelato dura al massimo 30 secondi e poi scompare velocemente senza lasciare traccia. Si tratta di una sensazione veramente fastidiosa ma non ci preoccupa più di tanto perché sappiamo bene che svanirà velocemente. Eppure l’emicrania da gelato si può evitare secondo gli scienziati. Infatti per evitare il fenomeno è necessario non mangiare o bere rapidamente i cibi freddi.
Come evitare questa sensazione dolorosa
In sostanza è proprio il freddo improvviso a creare il problema e dunque basta consumare il sorbetto o il gelato in modo più lento e più moderato per evitare questo esplosivo afflusso di sangue nel cervello. Ma se ci abituiamo a consumare i cibi freddi in modo più lento e più graduale avremo assunto un’abitudine molto positiva perché nel tempo impareremo anche ad evitare delle pericolose congestioni. Un altro trucco utile ed efficace che si può usare è quello di evitare di far ghiacciare il palato.
Come abbiamo visto il problema nasce proprio dai recettori del dolore che sono nel palato. E’ da qui che l’impulso passa dal nervo trigemino al cervello. Quindi per evitare questo dolore basterà premere la lingua sotto il palato in modo tale che non si ghiacci dopo il boccone freddo e che torni subito ad una temperatura normale.
Si tratta di due accorgimenti molto utili ma è soprattutto l’imparare a mangiare in modo lento e moderato che ci può essere particolarmente d’aiuto perché ci evita le congestioni ed in generale ci evita anche di digerire male.
