Impossibile resistere alle bolle che scoppiano. Ma vi siete chiesti i motivi per cui lo facciamo? Cosa significa farlo e perché non possiamo smettere
La parte bella dei traslochi? Ma ovviamente il pluriball! Se vi state chiedendo che cosa sia vi basti immaginare un suono come ‘boom’. Poi un altro e un altro ancora. Ecco ora ci siete. Il pluriball è il nome di quel foglio di plastica con le bolle d’aria, quello che si usa per gli imballaggi e che ovviamente viene usato nei traslochi per proteggere gli oggetti dagli urti.
Quel foglio di plastica che quando lo abbiamo sottomano non possiamo far altro che rompere le bolle. Un’attività irrinunciabile e che piace trasversalmente a tutti. Ma perché lo facciamo? E perché è così difficile smettere una volta iniziato? Tanto che il povero foglio di pluriball dura pochissimo una volta che è finito nelle mani di qualcuno.
Perché ci piace scoppiare le bolle d’aria
Scoppiare le bolle d’aria fa bene. Potrebbe bastarvi questo la prossima volta che qualcuno vi chiede conto della vostra passione per il pluriball. Ma perché lo facciamo? Per la risposta più giusta e banale che possa esserci: perché fa stare bene il cervello e noi stessi. Vi sorprenderà sapere quanto quella piccola bolla d’aria scoppiata produce tutto questo. E a dirlo non siamo noi, ma la scienza. Vi sembrerà incredibile infatti, ma sono stati eseguiti degli studi sull’effetto del pluriball su alcuni studenti. Con risultati sorprendenti. Ma andiamo con ordine.
I gesti ripetitivi e stereotipati rilassano. Pensate allo sgranare il rosario o a tutte le forme di meditazione. Si ripete una parola più e più volte. Stesso discorso vale per attività come il colorare dei disegni, magari dei mandala. La ripetizione infatti finisce per avere un effetto ipnotizzante sul cervello che quindi si rilassa. Non si pensa più alle preoccupazioni, finiscono i pensieri ossessivi, i dolori si acquietano. C’è solo – nel caso delle bolle d’aria – il boom, boom e boom.
A differenza di altri gesti stereotipati con effetto calmante, come ad esempio la pallina antistress, qui c’è poi una sorta di ricompensa: la bolla d’aria che scoppia. Una soddisfazione che va ad aggiungersi alla situazione di relax.
Cosa succede nel nostro corpo quando scoppiamo le bolle
Scoppiare le bolle della carta degli imballaggi non è solo un passatempo sciocchino per ingannare qualche minuto, ma è proprio un’attività che fa bene farla spesso. Uno studio svolto su un campione di studenti universitari ha evidenziato come chi aveva scoppiato delle bolle prima degli esami era andato meglio alle interrogazioni. E ciò non per una maggiore o minor conoscenza dell’argomento, ma per un atteggiamento rilassato, ma allo stesso tempo sicuro di sé ed estremamente reattivo.
Questo perché rompere le bolle della carta da imballaggi induce un rilascio di dopamina. Un neurotrasmettitore fondamentale per il nostro benessere e per farci emergere. Già perché grazie alla dopamina siamo più soddisfatti, rilassati, ma allo stesso tempo abbiamo migliori capacità di attenzione e di reazione. Addirittura induce la risposta di alcune funzioni cognitive. E non solo ci rilascia una sensazione di ricompensa e benessere. Insomma nel momento in cui abbiamo la dopamina in circolo stiamo meglio!
Ma come procurarsela questa dopamina? Niente droghe, né sostanze strane. Basta prendersi cura di sé come andare a fare una passeggiata nella natura, meditare e rompere le bolle d’aria.
Dove prendere le sostanze che ci fanno bene
Se sta bene il corpo ci sta anche la mente. Troppo spesso pensiamo al corpo e alla mente come due realtà distinte, invece è tutto collegato. Se soffriamo, se siamo troppo stressati, se abbiamo un carico emotivo enorme, troveremo sul corpo i segni di tutto questo. E allo stesso modo, ma in maniera inversa, quando il corpo si muove e sta bene anche la mente ci sta. In entrambe le situazioni avviene uno scambio chimico. Noi dobbiamo cercare le condizioni in cui lo svolgere un’attività ci fa stare bene. E’ quello il momento in cui avviene un rilascio chimico fondamentale. Senza dimenticarci mai dell’importanza del dormire per stare bene.
Per stare bene dunque dobbiamo prenderci cura del nostro corpo – e di conseguenza della nostra mente – svolgendo alcune attività. Queste permetteranno il rilascio di alcuni neurotrasmettitori indispensabili per il nostro benessere. Dunque nessuna ricerca esterna del benessere, ma può avvenire tutto dentro di noi. A costo zero.
Se abbracciamo qualcuno, facciamo degli apprezzamenti, condividiamo qualcosa induciamo il rilascio dell’ossitocina. Detta anche molecola dell’amore. Questa infatti induce una sensazione nel cervello di profondo benessere, toglie l’ansia, lo stress e rilascia una sensazione di benessere.
Se facciamo una bella passeggiata nella natura, o anche semplicemente ci facciamo una risata o accarezziamo il nostro gatto o cane attiviamo il rilascio delle endorfine. Queste regalano una sensazione di benessere e di euforia, abbassano lo stress e il dolore.
Invece se ci mettiamo a prendere il sole, se ricordiamo dei momenti felici o se ci mettiamo a fare sport attiviamo la serotonina detta anche la molecola della felicità. Infatti dopo queste attività siamo di buon umore. E non solo la serotonina agisce anche sul senso di fame, sul ciclo sonno e veglia e anche sulla libido.
Infine la dopamina. Fare esercizio fisico, stare all’aperto alla luce del sole, ma anche ascoltare musica e scoppiare le bolle d’aria permette il rilascio di questa preziosa sostanza. Così saremo più felici e più concentrati. Facendo boom. Siete già andati a comprare la carta per imballaggi?