Sull’utilità effettiva dell’uso della carta igienica si sta discutendo sempre più spesso, ora però arriva un nuovo inquietante allarme.
Andare nei bagni pubblici è sicuramente rischioso per antonomasia, anche se le pulizie vengono effettuate con regolarità; oltre a questo, però, si sta verificando un fenomeno davvero preoccupante. A divulgare l’allarme è un video su TikTok, che sta facendo il giro del mondo.
In gioco ci sono gravi malattie, come l’Epatite C e anche l’AIDS; di quest’ultima se ne parla sempre meno, ma ciò non significa che non sia ancora un problema che affligge i popoli a livello globale. Potremmo chiederci cosa c’entra l’AIDS con la carta igienica dei bagni pubblici, e in effetti l’associazione tra le due cose è davvero disgustosa e inquietante.
Purtroppo sembra che una pratica adottata dai tossicodipendenti stia minando la sicurezza e la salute pubblica. Ecco qual è la scioccante notizia che arriva dagli Stati Uniti.
Non usare mai la carta igienica nei bagni pubblici, ecco perché
Proprio come del virus dell’HIV anche dei tossicodipendenti si parla poco, eppure esistono. A New York, tra l’altro, sta esplodendo una sorta di “epidemia” perché le persone che fanno uso di stupefacenti e che si iniettano sostanze con l’ago stanno aumentando a dismisura.
In un video su TikTok, un giovane spiega il grave pericolo che si corre nei bagni pubblici. In particolare punta l’obiettivo su un particolare: i rotoli di carta igienica con delle micro-macchioline di sangue. Possono essere praticamente invisibili, visto che spesso i fazzoletti di carta si trovano all’interno di un dispenser. Dispenser che però si può aprire, ed è qui che entra in gioco la pratica adottata dai tossicodipendenti.
In pratica si iniettano le sostanze in vena e poi puliscono il sangue della siringa tra le fessure dei vari strati di carta igienica. Solamente a immaginare questa scena non possono che sopraggiungere sentimenti di paura, disgusto e preoccupazione.
L’informatore che ha girato il video che poi ha pubblicato sul noto Social, avverte che questo fenomeno è più frequente di quanto si immagini e che basta dare un’occhiata al rotolo di carta igienica per capire se è il caso di scappare via o meno.
Il rischio dei bagni pubblici c’è anche in Italia?
Potremmo pensare che nel nostro Paese non c’è una crisi come in America per quanto riguarda l’abuso di sostanze, ma non ne abbiamo la certezza. Come accennato poco sopra, si parla davvero poco del fenomeno. Inoltre se andiamo in un bagno pubblico non sappiamo chi ci abbia preceduto; soprattutto in una stazione ferroviaria, in metro o in autostrada, chissà quante persone hanno usato quello stesso bagno.
Il problema riguarda anche le realtà che provvedono a pulire regolarmente i bagni. Il “trucchetto” usato dai tossicodipendenti risiede proprio nel fatto che a una prima occhiata non si notino le macchioline di sangue.
Com’è intuibile, pulirsi con della carta igienica contaminata può arrecare gravissimi danni alla salute. Con lo scambio di sangue si potrebbero innescare infezioni di vario tipo, da Epatite C o da HIV.
“Se usi questa carta igienica per pulirti, tutto ciò che serve è una piccola goccia di sangue per entrare nel tuo sistema”, ha detto il giovane durante il suo video. Ha inoltre diffuso consigli su come evitare le infezioni da Epatite e HIV e suggerito agli avventori dei bagni pubblici di avvisare immediatamente il personale di servizio se nota il particolare di cui sopra.
Com’è possibile infettarsi di Epatite – e di tante altre malattie – in un bagno pubblico?
Anche se il giovane che ha diffuso il video non è un medico, possiamo scoprire tramite una semplice ricerca – o chiedendo appunto a un medico – che il virus dell’Epatite è particolarmente resistente. Se presente su una superficie o su una goccia di sangue riesce a sopravvivere anche intere settimane e dunque rimanere un pericolo per molto tempo.
Oltre all’allarme inquietante che arriva dal video su TikTok, dobbiamo ricordare che andare in un bagno pubblico non è propriamente una buona idea. Ci sono delle occasioni in cui però è impossibile evitare, e dunque è bene sapere quali sono i rischi, e soprattutto come tutelarsi. Se per l’HIV è necessario uno scambio di fluidi immediato e diretto, per l’Epatite C i rischi ci sono anche con del sangue secco.
In un bagno pubblico possono trovarsi numerosi patogeni, tra cui l’Escherichia Coli, la Prevotella (un batterio presente nella flora orale e vaginale che provoca infezioni respiratorie), lo Streptococco e lo Stafilococco. Non dimentichiamoci la Candida, e poi anche altri batteri, come il Propionibacterium, che causa infezioni alla pelle, così come il fungo Epidermophyton.
Per proteggersi da tutti questi potenziali pericoli è opportuno adottare qualche semplice cautela. Sicuramente dopo aver letto quanto sopra meglio non usare la carta igienica e preferire dei fazzolettini propri. Questi si devono usare anche per appoggiarsi alla tavoletta, anche se sarebbe meglio evitare proprio il contatto. Attenzione ovviamente allo scarico del water, poiché lo sciacquone, come sappiamo quando azionato diffonde tramite le goccioline di acqua tutti i batteri eventualmente presenti.
Infine, sempre meglio utilizzare i propri fazzolettini anche quando si toccano le maniglie e altri complementi del bagno pubblico. E poi dopo aver espletato i propri bisogni è fondamentale lavarsi accuratamente le mani con acqua e sapone, o con un gel disinfettante di proprietà. Per l’asciugatura delle mani è sconsigliato ricorrere ai dispositivi che gettano aria calda, perché i batteri proliferano ancora di più dove c’è caldo umido.