Se rompi uno specchio devi stare davvero attento: ecco le sorprendenti scoperte della ricerca.
È una bella giornata e sembra essere partita davvero con il piede giusto. Vedrai la persona che ti fa battere il cuore ed il tuo nuovo lavoro è proprio quello che cercavi. Insomma, tutto sta andando veramente al suo posto. Ma proprio mentre ti guardi allo specchio per vedere se sei impeccabile, ecco che con un gesto maldestro lo fai cascare e lo spacchi in mille pezzi. Tutto d’un tratto sembra che il cielo diventi buio ma a diventare cupo è soprattutto il tuo umore.
Uno specchio rotto, infatti, nella nostra cultura è uno dei più forti segni di cattivo presagio e quando accade qualche cosa del genere ecco che tutto dovrà per forza andare male. Mentre lo specchio si fracassa al suolo a spaccarsi in mille pezzi sono il tuo ottimismo e le tue speranze. Tutte le cose belle che la giornata ti prometteva con generosa benevolenza si trasformano in beffardi presagi di eventi tremendi, anzi di ben sette anni di sfortuna. Gli italiani sono un popolo piuttosto superstizioso e anche le ultime statistiche lo confermano.
Tanti sostengono di non credere alla superstizione ma poi all’atto pratico nella loro vita il passaggio di un gatto nero e soprattutto uno specchio che si schianta per terra inducono a mille riflessioni e fanno virare l’umore verso l’oscurità. Ma vediamo che cosa ci dice la ricerca su questo genere di eventi. Innanzitutto le origini di questa credenza non sono molto chiare. Alcuni sostengono che lo specchio rifletta non solo l’immagine esteriore di noi stessi ma anche l’anima.
Dunque se lo specchio si rompe ad essere danneggiata sarà anche la nostra anima. Secondo gli storici probabilmente l’idea che lo specchio rotto porti sfortuna è nata nell’antica Grecia. I greci infatti ritenevano che gli spiriti vivessero nelle pozzanghere d’acqua. Ricordate la storia di Narciso? Chi ricorda quel mito capirà perfettamente come il riflesso in una pozza d’acqua o in uno specchio per i greci avesse un significato particolare.
Di conseguenza chi rompe uno specchio rompe anche la propria immagine e gli effetti non potranno che essere nefasti. Ma gli storici hanno cercato di dare una spiegazione anche alla questione dei sette anni. Probabilmente i sette anni di disgrazie sono nati nell’antica Roma; infatti secondo i romani il corpo si rinnova ogni sette anni. Ma c’è una cosa da sottolineare.
Sebbene questa convinzione a noi sia giunta dai Greci, l’idea che lo specchio rotto porti sfortuna attraversa un po’ tutto il mondo. Dall’America, alla Cina, all’India quando si frantuma uno di questi strumenti, l’idea generale è sempre che la sfortuna busserà alla nostra porta. Nelle altre culture non si parla di sette anni ma di periodi differenti, tuttavia questa superstizione appare come piuttosto universale. Vediamo quello che gli psicologi e gli scienziati sostengono di queste credenze.
Secondo gli psicologi uno specchio che si rompe effettivamente ha un effetto negativo sulla nostra vita. Ovviamente la scienza non avvalora questo genere di credenze e dicerie; tuttavia se siamo assolutamente convinti che qualcosa di negativo accadrà nella nostra vita, inconsciamente saremo noi, in un certo senso, a farlo avverare. Così come se siamo assolutamente convinti che qualche cosa di positivo ci accadrà, in un certo senso lo “attrarremo” nella nostra vita.
I coach sportivi conoscono perfettamente questi meccanismi mentali. Se un atleta si prepara ad una gara con la ferrea convinzione che vincerà, le sue performance saranno fantastiche. Tuttavia se un atleta si prepara ad una gara convinto che tutto andrà male, quasi certamente avrà ragione. In un certo senso siamo tutti degli atleti che affrontano le gare della vita.
Pertanto se siamo superstiziosi e vediamo uno specchio che ci si frantuma tra le mani, ecco che il nostro atteggiamento mentale sarà così negativo che metteremo in campo una serie di comportamenti quasi autolesionistici. Un esperimento molto interessante è stato condotto in una classe di scuola. L’insegnante in modo arbitrario ha cominciato a trattare come fossero i primi della classe alcuni alunni mentre invece ha affibbiato voti molto bassi ad altri. Da notare che i voti venivano dati in modo assolutamente casuale e non in base alle reali performance di studio.
Tuttavia è stato visto che gli alunni che venivano sistematicamente premiati con voti alti hanno iniziato davvero a studiare bene ed a diventare degli studenti modello. Al contrario gli alunni che venivano continuamente puniti con voti bassi, anche se magari in precedenza erano ottimi studenti, hanno iniziato a diventare svogliati. Morale della favola: le nostre convinzioni hanno un effetto potente sulle nostre vite.
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