Fondamentali per trasportare un bambino in sicurezza, di seggiolini per l’auto ne esistono tantissimi tipi. Ecco quelli da evitare assolutamente
Sebbene fino a qualche decina di anni fa i bambini erano liberi di scorrazzare in giro per l’automobile senza problemi e, addirittura, a volte gli si concedeva anche di togliersi la cintura, oggi tutto questo è utopia. Noti i rischi per i bambini in caso di incidente, soprattutto se slegati e non opportunamente protetti, sono diventati obbligatori i seggiolini per l’auto, che devono essere omologati secondo le normative e devono disporre di specifiche sedute e dispositivi di sicurezza. Ecco, per Altroconsumo, quali sono i più pericolosi.
L’articolo 172 del Codice della Strada tratta il tema del trasporto dei bambini in auto e specifica quanto ogni genitore, tutore e persona adibita a questo ruolo deve fare quando si trova a dover viaggiare con un infante a bordo. Secondo la norma, i bambini sotto al metro e cinquanta d’altezza devono essere assicurati al sedile con un sistema di ritenuta per bambini, un seggiolino: questo dev’essere adeguato al loro peso, al tipo di mezzo di trasporto e deve rispettare tutte le normative stabilite dal Ministero. Ecco quindi tutto quello che c’è da sapere in merito e, secondo Altroconsumo, quali sono i dispositivi meno sicuri.
Seggiolino auto per bambini: la normativa
L’altezza che fa da discriminante per il seggiolino è il metro e cinquanta: chi la supera, può stare in auto senza usare la seduta apposita e può anche accomodarsi sul sedile anteriore. Chi invece non l’ha ancora raggiunta e ha meno di 12 anni, deve obbligatoriamente usare il seggiolino: se non lo si fa, si è passibili di multa. Secondo il Regolamento 44 UNECE, i seggiolini vengono ripartiti in 4 gruppi a seconda del peso dei bambini:
- gruppo 0, fino ai 10 kg e quindi circa fino all’anno di vita, chiamati anche navicelle;
- gruppo 0+, fino ai 13 kg e quindi fino ai 18 mesi circa, sono gli ovetti;
- gruppo 1, dai 9 ai 18 kg e quindi fino ai 4 anni: sono fissati ai sedili dei passeggeri con una cintura di sicurezza;
- gruppo 2, dai 15 ai 25 kg e quindi fino ai 6 anni: sedute con schienali e braccioli;
- gruppo b, dai 22 ai 36 kg e quindi fino ai 12 anni: semplici sedute con rialzi e schienali, che alzano il bambino così che possa usare le cinture di sicurezza dell’auto.
Ovviamente, il fattore più importante è il peso e non l’età ed è importante adeguare il seggiolino via via che il bambino cresce, poiché determina la sua sicurezza durante il trasporto. Nel 2017, inoltre, una nuova norma ha imposto che tutti i bambini sotto al 1.25 m di altezza devono usare un seggiolino con lo schienale: solo chi supera questa altezza può usare quello senza schienale.
Come scegliere il seggiolino giusto
Innanzitutto, quando si deve acquistare un seggiolino per l’auto è sempre meglio rivolgersi a un centro specializzato, che sappia indicare il modello adeguato alle proprie esigenze. In ogni caso, su ogni dispositivo è presente un’etichetta che indica tutte le specifiche del seggiolino. “Universal” è la sigla che indica che quel prodotto è adatto a tutti i veicoli mentre dove c’è “kg“ viene indicato il peso massimo supportato dal dispositivo.
“E + numero” indica il marchio di omologazione dell’Unione Europea e il paese che ha rilasciato tale omologazione, mentre “04 + altri numeri” indica la normativa rispettata da quel determinato prodotto: la più recente è la 04. Il sistema internazionale standardizzato per ancorare il seggiolino auto per bambini al veicolo è Isofix, molto più efficiente e sicuro delle cinture di sicurezza poiché aggancia l’intero corpo del seggiolino all’auto.
I seggiolini meno sicuri secondo Altroconsumo
Dopo avervi dato un’infarinata sul mondo dei seggiolini per auto, durante la quale avrete capito la vastità di scelta ed anche la difficoltà nell’affidarsi a prodotti di vera qualità, vi vogliamo svelare quali sono secondo Altroconsumo i seggiolini meno sicuri. Il primo seggiolino considerato pericoloso è il Graco Junior Maxi, a causa del suo schienale non regolabile in altezza e di conseguenza usabile solo dai 22 kg e dal 1.25 m in su. Anche il Mifold Grap&Go non ha superato le prove poiché non ha alcuna protezione in caso di urto laterale.
Bocciato anche il blasonato Foppapedretti Teknofix a causa della cintura di sicurezza che passa a livello dell’addome, diventando quindi un rischio di lesioni addominali in caso di urto frontale. Inoltre, l’azienda Recaro Germania ha annunciato il blocco delle vendite dei prodotti Recaro Optia con la base Recaro SmartClick e Recaro Zero.1 a causa del fallimento delle prove di crash test fatte in laboratorio: in caso di urto frontale, i rischi per il bambino sono estremamente gravi poiché il seggiolino si stacca dalla base Isofix e viene sbalzato nell’auto. Stesso discorso per Jenè Grand che, durante il crash test, ha dimostrato che i suoi agganci Isofix in caso di incidente non sopportano le forze a cui sono sottoposti e si aprono.