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Sei stato morso da una zecca? Ecco cosa devi fare subito

Imbattersi in una zecca è molto più frequente in estate ma cosa bisogna fare subito se ci si accorge di un morso?

Le temperature si alzano, è arrivata l’estate e con essa si moltiplicano gli incontri con la zecca. In caso di morso non bisogna andare in panico ma seguire una procedura molto semplice per evitare complicazioni. Vi basterà osservare passo passo alcuni accorgimenti per essere pronti nell’eventualità o per provare a evitarlo del tutto.

Cosa bisogna fare se ci ha morso una zecca? – Grantennistoscana.it

Le zecche sono insetti molto resistenti e nonostante comunemente si pensa che siano prevalentemente attive d’estate, in realtà non è raro osservarle anche in autunno inoltrato o d’inverno con le temperature più rigide. Amano l’umidità e si trovano a loro agio al limitare dei boschi oppure dove la vegetazione è abbastanza alta. Molto facile che infestino i terreni incolti.

Di fondamentale importanza è sapere di cosa stiamo parlando: conoscere le sue abitudini, saperla riconoscere e saper riconoscere i sintomi che comporta un morso. Una volta raccolte le informazioni necessarie agiremo di conseguenza per provare a scongiurare un ‘attacco’ con ogni mezzo a disposizione oppure per porvi rimedio.

Zecche: cosa sono, come sono fatte e come riconoscerle

La zecca fa parte della stessa classe dei ragni, quella degli aracnidi, e ne eredita alcune caratteristiche come ad esempio il numero di zampe – ne conta otto. Innanzitutto la dimensione è molto ridotta, parliamo di un ordine di grandezza di pochi millimetri, anche se una volta riempitesi di sangue della vittima possono espandersi in modo impressionante – pensate che arrivano a diventare grandi quanto biglie!

Come è fatta una zecca? – Grantennistoscana.it

La loro forma è rotonda oppure a goccia, il colore è diverso a seconda della specie che incontriamo. Varia anche la lunghezza degli arti. La particolarità della zecca è quella di avere un apparato boccale funzionale all’ancoraggio e all’estrazione del sangue, chiamato rostro; è per mezzo di quest’ultimo che avviene il morso (non la ‘puntura’, le zecche non pungono).

La varietà più pericolosa è sicuramente la Ixodes ricinus, meglio nota come zecca dei boschi, molto facile da incontrare durante le nostre scampagnate – in Italia se ne rinvengono molti esemplari. Trasmette con facilità il virus dell’encefalite da zecche e il batterio Borella burdorferi, responsabile della malattia di Lyme – ricordiamo che per la TBE esiste un vaccino mentre l’ultima può essere trattata solo con specifiche terapie antibiotiche. E non sono le uniche malattie in cui si può incappare.

Zecche: è possibile evitarle?

Partiamo dal presupposto che un metodo infallibile per evitare le zecche non esiste. Piuttosto si parla di accortezze utili per ridurre le probabilità di un incontro. I comportamenti da tenere inoltre variano dalla situazione in cui ci troviamo, se in città o in zone suburbane oppure immersi nel verde.

Utilizzare repellenti potrebbe rivelarsi utile contro le zecche – Grantennistoscana.it

Per quanto riguarda il primo caso basterà evitare le aree incolte, cercando di mantenere in ordine anche i nostri terreni e giardini tenendo sotto controllo la crescita del prato, falciandolo regolarmente. Durante le escursioni o le passeggiate in natura l’opzione che va per la maggiore è quella di utilizzare uno dei vari repellenti disponibili, ne esistono anche a ultrasuoni, ma soprattutto fare attenzione a percorrere sempre sentieri battuti, lontani dall’erba alta.

Al termine della nostra camminata dovremo controllare accuratamente di non aver fatto salire con noi l’ospite indesiderato. Per facilitare l’ispezione dei vestiti cercate di utilizzarne di colori chiari, così da individuare subito la zecca. Infine spazzolate per bene magliette, felpe, pantaloni e scarpe.

Come avviene il morso della zecca e cosa fare

Sapere come avviene il morso è molto importante per capire come comportarsi. La zecca si avvale del rostro per avviare un pasto di sangue, una volta risalito il corpo dell’ospite fino a trovare il punto migliore per ancorarsi. Il contatto in principio è con i nostri indumenti o la nostra pelle, basterà strusciarsi sul suo corpo per portarcela dietro.

L’apparato boccale scava in profondità col passare delle ore per far sì che la presa rimanga salda e la nutrizione avvenga senza intoppi. Le sue zone preferite sono l’inguine, le gambe, le braccia, l’ombelico, il collo, le ascelle e la testa. Se ci si accorge di un esser stati morsi e si avvista la zecca, innanzitutto bisogna mantenere la calma.

Utilizzare delle pinzette per la rimozione della zecca – Grantennistoscana.it

Per le operazioni di estrazione munitevi di pinzette, ne esistono in commercio di apposite che facilitano l’operazione ma andranno bene quelle generiche per la cosmesi. Lo strumento e l’area colpita dovranno essere trattati con disinfettante. La zecca non va assolutamente soffocata con alcol, olii, petrolio, vaselina o simili onde evitare un rigurgito immediato di saliva infetta nel sangue.

Affiancheremo le punte della pinzetta al capo dell’insetto, cercando di aderire il più possibile alla cute. Una volta afferrato con presa sicura, bisognerà imporre un movimento rotatorio verso l’alto, delicato. Nel caso in cui non foste riusciti a estrarla completamente non c’è bisogno di allarmarsi, le parti rimanenti verranno espulse naturalmente dal vostro organismo.

Ricordatevi di appuntare il giorno della rimozione sul calendario, così da poter monitorare gli sviluppi della ferita. Se entro trenta giorni non osservate cambiamenti dovreste essere fuori pericolo. Nel caso in cui invece si presentino chiazze o rossori sarà necessario farsi visitare da un medico.

Leonardo Pasquali

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