Gli episodi di minacce e insulti sui social network sono ormai all’ordine del giorno. Difendersi e denunciare queste situazioni è importante.
Il cyberbullismo è una forma di bullismo che avviene attraverso l’uso di tecnologie digitali, come telefoni cellulari, computer e internet. Si tratta di comportamenti aggressivi e dannosi compiuti da una persona o un gruppo di persone che prendono di mira un individuo specifico, insultandolo, minacciandolo, diffamandolo o ridicolizzandolo online.
Il cyberbullismo può assumere diverse forme, tra cui le più diffuse sono:
- l’invio di messaggi di odio o minacce tramite email, messaggi istantanei o social media;
- la diffusione di rumor;
- la creazione di siti web o profili social falsi per danneggiare l’immagine di una persona;
- l’hacking di account personali o la divulgazione di foto o video imbarazzanti senza il consenso della persona coinvolta.
Le conseguenze del cyberbullismo possono essere molto gravi per le vittime. Può causare problemi emotivi come ansia, depressione, isolamento sociale e bassa autostima. In alcuni casi estremi, può portare alla violenza fisica o all’autolesionismo, inclusi pensieri suicidi.
È quindi importante informare tutti, dai più giovani alle persone più avanti con l’età, che questi comportamenti possono e devono essere combattuti. Ricorda che non sei da solo in questa situazione. Cerca il sostegno di coloro che ti circondano e non esitare a chiedere aiuto. Ecco qualche informazione importante su come affrontare situazioni simili.
Cosa fare se sei vittima di cyberbullismo
Anche se può essere frustrante, una delle prime cose da fare è evitare di reagire alle provocazioni. Rispondere potrebbe alimentare ulteriormente il cyberbullismo e incoraggiare gli aggressori a continuare il comportamento dannoso.
Se gli aggressori continuano, è allora importante iniziare a raccogliere prove. Fai screenshot o salva tutte le prove del cyberbullismo che ricevi, inclusi messaggi, commenti, immagini o video offensivi. Queste prove potrebbero essere utili se decidi di segnalare l’incidente alle autorità o alle piattaforme online.
È anche importante rivedere le impostazioni di privacy dei propri social media e assicurarsi che solo le persone di cui ci si fida possano accedere alle informazioni personali.
La cosa più importante da fare, per quanto possa essere difficile, è parlare con qualcuno di fiducia. Condividi la tua esperienza con una persona di fiducia, come un amico, un amico stretto o anche un insegnante, se sei ancora a scuola. Parlare delle tue preoccupazioni può darti supporto emotivo e ti permetterà di ricevere consigli e orientamenti su come affrontare la situazione.
Con l’aiuto delle persone che ti sono vicine, potrai segnalare l’incidente alle autorità competenti. Se il cyberbullismo è grave, minaccioso o coinvolge reati come l’hacking o la diffusione di immagini intime senza consenso, è importante segnalare l’incidente alla polizia o alle autorità competenti. Fornisci loro tutte le prove raccolte e collabora pienamente con le indagini.
Inoltre, tutte le persone che hanno più di 14 anni possono chiedere di oscurare, rimuovere o bloccare il contenuto offensivo diffuso su Internet. I minori di 14 anni possono invece farlo con l’aiuto dei genitori. Per farlo è possibile rivolgersi al responsabile del trattamento dei dati o all’amministratore del sito o del social media.
Se non ricevi una risposta positiva entro 24 ore, puoi fare la stessa richiesta al Garante per la protezione dei dati personali compilando il modulo disponibile sul sito garanteprivacy.it. In alcuni casi, le azioni di cyberbullismo possono costituire un reato penale, quindi in tali situazioni è possibile presentare una querela o una denuncia alle autorità competenti.
Educazione, prevenzione e sostegno psicologico: come affrontare la piaga del cyberbullismo
Per combattere il cyberbullismo, è importante promuovere la consapevolezza sul tema. Gli individui devono essere consapevoli dell’importanza di segnalare il cyberbullismo alle autorità competenti o alle piattaforme online per prendere provvedimenti e proteggere le vittime.
Un altro argomento al centro del dibattito pubblico, invece, è il ruolo dei social network in tutto questo. Molti commentatori sostengono che le piattaforme di social media e altre piattaforme online dovrebbero adottare politiche rigorose contro il cyberbullismo. Ciò include la creazione di strumenti per segnalare e bloccare gli autori di comportamenti dannosi, la rimozione rapida dei contenuti offensivi e la promozione di un ambiente online sicuro.
Purtroppo, non tutti sono d’accordo con questo pensiero. Le politiche di moderazione dei contenuti sono al centro di un costante dibattito tra gli esperti di internet e i nostri legislatori. Qualche tempo fa, ad esempio, Twitter e il suo direttore Elon Musk avevano affermato di essere a favore del “free speech” incondizionato. In altre parole, chiunque poteva dire quello che voleva sulla piattaforma. Questa decisione è poi stata parzialmente revocata, ma è significativa di quanto i social siano dei posti che spesso favoriscono la nascita di problemi come il cyberbullismo.
Infine, se il cyberbullismo ha avuto un impatto significativo sulla tua salute mentale e sul tuo benessere emotivo, considera di cercare il supporto di un consulente o di uno psicologo. Possono aiutarti ad affrontare gli effetti negativi dell’esperienza e fornirti strategie per superare il trauma.
È importante ricordare che combattere il cyberbullismo richiede un impegno collettivo e costante da parte di tutti gli attori coinvolti. Ognuno di noi può fare la propria parte per promuovere un ambiente online sicuro e rispettoso.
Il cyberbullismo in Italia
Il cyberbullismo è un problema diffuso anche in Italia. Come in molti altri paesi, l’uso diffuso di internet e dei social media ha portato a un aumento dei casi di cyberbullismo nel corso degli anni.
Ad esempio, uno studio condotto nel 2019 dall’ISTAT ha rilevato che il 9,7% degli studenti italiani di età compresa tra i 6 e i 17 anni ha sperimentato forme di bullismo online almeno una volta nella propria vita. Altre ricerche hanno evidenziato un’alta percentuale di cyberbullismo tra gli adolescenti italiani, con conseguenti impatti negativi sulla salute mentale e il benessere emotivo delle vittime.
Il governo italiano ha preso atto di questa problematica e ha introdotto alcune misure per contrastare il cyberbullismo. Nel 2017 è stata promulgata una legge che prevede l’introduzione dell’educazione digitale nelle scuole italiane per affrontare temi come il bullismo online e la sicurezza online. Inoltre, sono stati istituiti centri di ascolto e linee di supporto per le vittime di bullismo e cyberbullismo.
Tuttavia, il problema del cyberbullismo in Italia richiede ancora maggiori sforzi per sensibilizzare l’opinione pubblica, educare i giovani e promuovere una cultura online rispettosa e sicura. Le scuole, le famiglie e le autorità devono continuare a lavorare insieme per prevenire e affrontare il cyberbullismo in modo efficace.