Dopo le tante accese critiche a Nikita per il suo corso venduto online, anche Selvaggia Lucarelli ci casca: mossa strategica o scivolone?
Selvaggia Lucarelli è una giornalista, opinionista, blogger, scrittrice, conduttrice radiofonica, commediografa e attrice teatrale italiana. Da pochi giorni ha messo in vendita un corso di giornalismo in 3 video-lezioni in cui vengono dati consigli e informazioni che vengono dai suoi 20 anni di attività a chi si sta approcciando o si vuole approcciare al mondo del giornalismo.
Le critiche ovviamente sono state tantissime. Di fondo la motivazione principale è che Selvaggia non è una giornalista. Non ha mai dato l’esame da professionista e, la scorsa estate, si è disiscritta dall’elenco pubblicisti dell’Ordine. La stessa Lucarelli si scagliò contro l’ex vincitrice del Grande Fratello, Nikita Pelizon, che mise in vendita corsi di mental coach, dicendo in una storia su Instagram queste parole: “Chiunque pensa di avere un livello di competenza accettabile“. Sottolineava che ormai sui social tutti pensano di poter insegnare agli altri. Sulla base dello stesso ragionamento quindi chi la critica si chiede: una persona che non è una giornalista può insegnare giornalismo?
Lo stile giornalistico di Selvaggia Lucarelli
Bisogna dire che Selvaggia è stata formalmente una giornalista. Sebbene sia da molti considerata scostante ha però il merito di aver inventato un vero e proprio genere, una sorta di inchiesta-massiva che funziona quasi sempre. Negli anni ha creato intorno a sé un ecosistema massmediatico che scatena delle vere e proprie polemiche nella maggior parte dei casi.
Come funziona il procedimento di indagine giornalistica di Selvaggia? Lei parte da una segnalazione (malasanità, sociale, errori giudiziari, bufale), anche casuale, e scava all’inverosimile. Ciò che di base fa ogni giornalista. Tuttavia, però, Selvaggia aggiunge al lavoro tradizionale ben altro: i podcast, le ospitate in tv, Instagram, Facebook, i libri, la radio, i giornali con i quali collabora, gli eventi live. Ecco perchè questo stile poco asettico, unito a giudizi degli altri ed alle critiche che arrivano, alimenta l’eco sulle altre testate. Infatti esse sono pronte a scrivere il solito titolo: “Selvaggia Lucarelli vs qualsiasi cosa“.
La Lucarelli si è costruita una scia di riverenza e rispetto, anche se la si pensa al suo opposto. Questo dà forza e credibilità al suo lavoro. Il cortocircuito che lei spesso lamenta “Non sono io contro il mondo” nasce proprio dal suo stile, unico e particolare. In conclusione, possiamo dire che se il metro di giudizio usato creare questo corso è l’efficacia del suo personale modo di fare giornalismo, forse è anche giusto che possa condividere ciò che ha appreso in 20 anni di carriera con chi ha voglia di conoscere questo mondo.