Settimana di colpi di scena in Serie A, durante l’ultimo turno il tecnico nerazzurro ha spiazzato tutti svelando il suo futuro.
Come direbbero gli amanti del calcio più cinici, ci sono solo due modi di interrompere la propria avventura: da vincitori o da perdenti. Per questo molti tecnici scelgono di andare via dopo aver vinto qualcosa di importante. In Serie A lo sa bene il Napoli che in questi giorni sta facendo i conti con il possibile addio di Luciano Spalletti. Dopo lo storico scudetto consegnato ai partenopei trentatré anni dopo l’ultimo trionfo, l’allenatore toscano sa che non ha più molto da chiedere ai suoi uomini.
Discorso molto simile anche per altre realtà italiane. A partire dalla prossima stagione cambieranno diverse panchine. Sarà infatti un’estate rovente quella che accompagnerà la Serie A verso il campionato 2023/24. Il primo addio sembra ormai deciso. Ad aprire a questa possibilità è stato proprio il tecnico nerazzurro al termine dell’ultima partita.
In questi anni è riuscito a toccare traguardi importanti, ma ora anche per lui potrebbe essere giunto il momento di tentare la sorte altrove. I tifosi sono rimasti spiazzati dopo aver sentito o letto le sue dichiarazioni e a quanto pare il tecnico sembra motivato a proseguire le sua strada. Un fulmine a ciel sereno per alcuni, una mossa preannunciata per altri.
Addio annunciato, cambio in panchina per il club nerazzurro
Durante l’ultima giornata di Serie A è andato in scena un match a dir poco rocambolesco. Quello tra Inter e Atalanta che ha visto i padroni di casa, nonché finalisti della Champions League, avere la meglio sui rivali per 3 reti a 2.
Un traguardo importante per i meneghini in lotta per il secondo posto, ma anche una brutta battuta d’arresto per gli orobici che così facendo rischiano di aver definitivamente compromesso la loro rincorsa verso un piazzamento UEFA.
Questo è il motivo principale per cui Gian Piero Gasperini ha aperto le porte all’addio. Senza mezzi termini, nel post partita del Meazza, il tecnico dell’Atalanta ha ammesso che potrebbe essere giunto il momento di salutare la Dea. Alla domanda sul possibile rinnovo il tecnico nato nella provincia di Torino si è così espresso: “Mi sono sentito fuori luogo e ho iniziato a farmi delle domande. Quest’anno è andato così. Può darsi che sia arrivato il momento di andare“.
Insomma, con grande sincerità Gasperini ha ammesso di aver dato tutto in questi sette anni alla guida dell’Atalanta ed è per questo che sa quanto potrà essere difficile continuare a costruire qualcosa di ancor più importante. In questi anni l’Atalanta di Gasperini non ha portato a casa trofei, ma ha trovato una dimensione, in Serie A e in Europa, da far invidia a molte altre squadre ancor più blasonate della Dea.
Una specie di vero e proprio miracolo sportivo quello portato a termine da Gasperini che sembrerebbe però in procinto di alzare i tacchi quando manca ancora un anno alla scadenza del contratto. Quello, tuttavia, sembra essere il minore dei problemi. Visto che il rapporto tra allenatore e società è sempre stato rispettoso e un accordo, in caso di addio definitivo, verrà senz’altro raggiunto.
L’Atalanta saluta Gasperini: quale sarà il futuro del club e del tecnico
Per quanto concerne il futuro della panchina nerazzurra, tra i nomi più gettonati si è tornati a parlare di Antonio Conte. Erede perfetto, visto il modulo da lui utilizzato, del Gasp. Tuttavia quello del tecnico campione d’Italia con Juventus e Inter rimane un nome piuttosto altisonante.
Soprattutto in termini economici. La politica della Dea è quella di non esagerare con le spese. Per questo la soluzione low cost porta il nome di Raffaele Palladino. Pupillo del Gasp ai tempi del Genoa, quando faceva il calciatore, e assoluto protagonista sulla panchina del Monza.
Mentre il futuro di Gasperini sembra ancora tutto da decidere. In questi giorni si è parlato molto di lui sulla panchina del Napoli come sostituto di Spalletti ma al momento rimane perlopiù una suggestione. In estate sarà molto probabilmente rivoluzione in casa nerazzurra. Importanti novità in vista.
