Il mese di settembre regalerà anche buone sorprese a milioni di pensionati. Quali aumenti sono in arrivo e perché.
Come tutti sanno il mese di settembre non solo rappresenta quello del ritorno alla normalità dopo ferie e vacanze e, per questo, spesso viene affrontato con l’umore non certo al top. Ma è anche periodo di scadenze fiscali per molteplici categorie di lavoratori, per i pensionati e di adempimenti burocratici per i disoccupati. Insomma è tutt’altro che un periodo riposante bensì un mese che trasforma in ricordo i bei momenti passati in riva al mare o in una suggestiva baita di montagna facendo tornare con i piedi per terra, alla concretezza della quotidianità con i suoi problemi, ritmi talvolta molto frenetici e scadenze.
Non è tutto perché la raffica di aumenti legati all’inflazione apre le porte ad un autunno e ad un inverno ‘caldi‘ non certo dal punto di vista climatico ma delle spese che bisognerà affrontare. Con stipendi e pensioni al palo il rischio di non avere denaro sufficiente per affrontare le incombenze economiche è concreto.
In un contesto di questo tipo assume ancor più rilevanza la buona notizia riguardante milioni di italiani che potranno vivere il mese di settembre, ma anche i successivi, con un po’ di serenità in più. Stiamo parlando dei pensionati che entro pochi giorni potranno toccare con mano le novità in arrivo sui loro assegni pensionistici. Per la verità, accedendo al sito dell’Inps e alla relativa sezione, si ha già la possibilità di verificare nel concreto tali novità dal momento che i cedolini della pensione vengono pubblicati in anticipo telematicamente e, per chi ne fa richiesta, inviati a mezzo e-mail.
Dal prossimo mese vi sarà infatti un aggiornamento degli importi che riguarderà in particolare coloro ai quali viene erogato il trattamento minimo. Vediamo dunque a chi spetta l’aumento della pensione e di quanto sarà più alto l’importo mensile. L’Inps ha anzitutto autorizzato il pagamento di aumenti ed arretrati per una ricca platea di pensionati: nel caso della pensione minima l’importo sarà caratterizzato, per molti, da un incremento del 6,64% arrivando a quota 600 euro. Per quanto riguarda gli over 75 il beneficio sarà molto interessante perché potrebbero ricevere, tra i vari aumenti, fino a 250 euro in più. Sempre a settembre scatta il conguaglio Irpef che, al netto delle trattenute per addizionali comunali e regionali, potrebbe essere positivo per migliaia o milioni di ex lavoratori.
Questo riguarda i pensionati che hanno scelto come sostituto d’imposta l’Inps e hanno presentato la dichiarazione dei redditi nei primi mesi. Ricordiamo che l’aumento delle pensioni minime è collegato al taglio del cuneo fiscale voluto dal governo Meloni ed inizialmente è stato dell’1,5%. L’ulteriore aumento è direttamente collegato all’andamento dell’inflazione che, se confrontata al medesimo periodo dello scorso anno, è cresciuta del 5,9%. In precedenza il ricalcolo aveva portato la minima a 563,74 euro mensili e ai pensionati erano stati corrisposti anche gli arretrati per i mesi compresi tra gennaio e maggio 2023.
A conti fatti l’importo della pensione passerà a 572,20 euro per gli under 75 con un incremento mensile di 8,46 euro. Meglio andrà agli over 75 con una maggiorazione di 36,08 euro che porterà l’importo del cedolino a 599,82 euro. Altri aumenti riguardano l’adeguamento, per chi riceve importi non superiori a 4 volte il minimo (fino a 2.102,52 euro al mese) al 100% dell’incremento dell’indice dei prezzi al consumo. La maggiorazione è in questo caso pari al 7,3% che va a calare gradualmente per chi riceve assegni più alti; sono cinque gli scaglioni previsti oltre a quello del 100% ovvero
all’85%, al 53%, al 47%, al 37% e al 32%.
Per quanto riguarda i tempi di accredito della pensione, per chi la riceve sul conto corrente bancario arriverà il primo settembre. Chi invece preferisce ritirare i contanti presso un ufficio postale dovrà far riferimento ad un apposito calendario con date diverse in base alle iniziali del cognome. In questo caso si partirà il primo settembre esclusivamente per i cognomi che iniziano con le lettere A e B.
Dalla C alla D si passerà alla sola mattinata di sabato 2 settembre. Ancora lunedì 4 verranno erogati i pagamenti ai cognomi dalla E alla K mentre il 5 e il 6 per quelli dalla L alla O e dalla P alla R. Infine i pensionati con cognome dalla S alla Z dovranno recarsi in posta a partire da giovedì 7 settembre. Per i più fortunati il mese di settembre, al netto di entrate ed uscite, potrebbe essere davvero fruttuoso e tradursi in un incremento di almeno 250 euro in più. Una somma di non poco conto considerati gli aumenti di generi alimentari, carburante, mutuo e non solo.
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