La sindrome del colon irritabile colpisce un numero sempre più alto di persone. Capiamo perché e quali sono i sintomi riconoscibili.
Negli ultimi anni si sente parlare sempre più spesso della sindrome del colon irritabile. Qual è il motivo? Si tratta di un disturbo cronico debilitante perché correlato a manifestazioni extra intestinali e addominali. La patologia è multifattoriale ma diversi studi hanno scoperto una correlazione tra colon irritabile e stress.
Come sappiamo l’apparato gastrointestinale è collegato al sistema nervoso. Di conseguenza periodi di affaticamento mentale possono avere ripercussioni su tutto l’intestino e sul colon. Lo stress, infatti, sembra influenzare in modo negativo la comunicazione tra apparato gastrointestinale e sistema nervoso provocando malfunzionamento del sistema digestivo. Quando la mente è stressata aumenta l’infiammazione intestinale e la permeabilità delle pareti del colon.
Non solo, l’ansia e le preoccupazioni alterano l’equilibrio del microbiota intestinale tanto da determinare la sintomatologia della sindrome da colon irritabile. Ecco qui che si spiega come mai il numero di pazienti che soffrono di colon irritabile sia aumentato tanto negli ultimi anni. Lo stress è pane quotidiano di ognuno di noi.
La sindrome si riconosce da specifici sintomi come dolore all’addome, gonfiore, debolezza, problemi nell’evacuazione con stipsi o diarrea. A questi disturbi si associano anche emicrania, irritabilità, difficoltà nella concentrazione, ansia, depressione, fibromialgia, cistite, difficoltà nella sfera sessuale.
Il paziente avverte questi sintomi in modo cronico ma con andamento fluttuante. Ci sono momenti di riacutizzazione quando si è sottoposti a periodi di maggiore stress psico-fisico. Se si riesce a rilassarsi, invece, la sintomatologia si allieva.
Lo stress non è l’unica causa del colon irritabile. La sindrome si associa anche alla gastroenterite, all’alterazione della flora intestinale, al reflusso gastroesofageo nonché all’assunzione di farmaci. Anche allergie alimentari o intolleranze possono causare l’infezione alterando la funzionalità intestinale. Al manifestarsi di queste concause cresce anche lo stress per il dolore e i disturbi avvertiti. E di conseguenza i sintomi peggiorano.
Come fermare questo cane che si morde la coda? Uno specialista dovrà accertare la presenza della sindrome per poi consigliare al paziente la strada da seguire. Sarà chiesto di modificare lo stile di vita, di praticare più attività fisica per allontanare le tensioni, seguire una dieta equilibrata e idratarsi correttamente. Se cambiando abitudini la situazione non dovesse migliorare allora il medico prescriverà dei farmaci come antispastici, lassativi non irritanti o antidiarroici, antibiotici intestinali e fermenti lattici.
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