Ecco la lista degli smartphone finiti nel mirino delle autorità per le emissioni di radiazioni superiori ai limiti di legge.
Nell’elenco ci sono marchi famosi che adesso, se non prenderanno provvedimenti, rischiano di essere levati dalla circolazione.
Allo stato attuale in Francia non è possibile acquistare un iPhone 12. Il dispositivo della Apple è finito nella “black list” dell’ANFR, l’organismo di vigilanza francese, che ne ha vietato la vendita.
Il motivo del veto? Il livello troppo alto di radiazioni, superiore a quello consentito dalla legge. Dai test delle autorità transalpine è emerso un tasso di assorbimento specifico (SAR) dello smartphone troppo elevato. Sono le antenne di comunicazione wireless dei telefoni a emettere la radiazione RF (segnale di chiamata, Wi-FI, Internet mobile 5G).
Radiazioni, la lista dei telefoni che rischiano la messa al bando
Ma l’iPhone 12 non è l’unico dispositivo a rischio. Anche altri infatti non rispettano il limite normativo sulle emissioni di radiazioni. Nel mirino ci sono anche altri 50 telefoni che non hanno superato i test svolti dall’ autorità di regolamentazione.
Tra i telefoni a rischio di finire nella lista nera ci sono il Motorola Edge e lo Xiaomi Poco X3, ma anche due telefoni targati Samsung: il Galaxy Note 10 Plus e il Galaxy Z Flip 5G. L’ANFR ha rilasciato una nota per annunciare i fallimenti nei test del Samsung Galaxy Note 10 Plus, Hisense Infinity H30 e Gigaset GX290. I produttori hanno annunciato che prenderanno provvedimento, aggiornando i software degli smartphone “incriminati”.
Comunque sia, al momento l’iPhone 12 è stato ritirato dagli scaffali francese a seguito dei test dell’ANFR. Apple avrà tempo due settimane per apportare le modifiche. Lo ha detto in un’intervista rilasciata a Le Parisien il Ministro francese per l’economia digitale, Jean-Noël Barrot: «Se non faranno l’aggiornamento entro i tempi stabiliti sono pronto a ordinare il ritiro di tutti gli iPhone 12 in circolazione. La regola è la stessa per tutti, compresi i giganti digitali».
Come funziona il test per misurare le radiazioni
Il test provvede a stimare quanto la mano, la testa o la gamba di una persona si riscaldino a causa delle radiazioni RF emesse dal telefono. Queste sono misurate in watt per chilogrammo (W/kg).
Ciascun Paese possiede un suo standard RF. In Australia, Europa e in gran parte del mondo lo standard è pari a 2 W/kg, misurato su 10 grammi di tessuto organico. In Usa, Canada e Corea del Sud invece è di 1,6 W/kg, misurato su 1 grammo. Il limite del test è pari 4 W/kg, secondo gli standard ANFR.
Sul dispositivo Apple ne sono stati rilevati 5,74 W/kg, ovvero il 43% in più rispetto alla soglia massima. Malgrado lo “sforamento” però i rischi derivanti dall’esposizione ai campi elettromagnetici sono davvero minimi. Lo ha precisato lo stesso ministro francese Barrot, che ha spiegato come la norma europea sia dieci volte più bassa del livello di emissioni potenzialmente pericoloso per la salute.