Siete anche voi vittime dell’ipocondria e cadete spesso in un vortice che vi cattura senza sapere come uscirne? Partite dalla vostra mente
Il nostro cervello è di certo programmato in modo perfetto, e la nostra razionalità così come anche il nostro intelletto sono talmente rilevanti e ben congegnati, da renderci degli essere viventi diversi da tutti gli altri e a dir poco unici al mondo e sulla terra che abitiamo. Se questa fosse una verità dei fatti ed una realtà che vale in assoluto e per tutti, non avremmo di certo tanti problemi, e saremmo di certo degli individui molto più liberi.
Quando parlavamo e accennavamo al fatto che le funzionalità intellettive del nostro cervello sono programmate in maniera perfetta, non abbiamo però accennato ad un caso molto, troppo frequente peraltro in cui la sfera emotiva di un individuo riesce a prendere il sopravvento sulla sua parte razionale. E molti potrebbero dire che è normale all’apparenza. Il problema è che esiste un limite molto sottile dopo il quale l’emotività diventa qualcosa di molto più profondo e subdolo: la paura. Ed è proprio la paura l’origine, la causa e la conseguenza di un disturbo ormai sempre più comune tra le persone di ogni età, ed è l’ipocondria.
Ecco come dobbiamo comportarci se cadiamo vittime dell’ipocondria
Farsi del male da soli si chiama essere masochisti ed in fondo, possiamo trovare un collegamento molto appropriato con l’ipocondria. Infatti, il problema di chi è ipocondriaco, spesso, è che si lascia catturare da una forma di paura ossessivo compulsiva che in questi casi prende il nome e si può chiamare anche fobia. Ma fobie di cosa? Principalmente delle malattie di conseguenza della morte.
Il soggetto disturbato, dunque, può arrivare ad auto convincersi di avere una patologia specifica, per cui arriva a percepire su di sé addirittura i sintomi della suddetta, proprio perché il nostro corpo viene condizionato e recepisce tutti gli stati e i segnali della nostra psiche, manifestando magicamente dei sintomi inesistenti. Spesso si arriva a fare quindi degli esami medici di monitoraggio un po’ troppo di frequente, il che spesso comporta anche lo stressare o addirittura torturare le altre persone intorno che vivono questa situazione.
In realtà sembra che l’unico modo ed il più efficace per uscire da questo incubo sia sottoporsi a delle sedute terapeutiche apposite, che servono al paziente per parlare ed esorcizzare le proprie paure e cercare di non essere più rassicurati sul proprio stato. Questa terapia aiuterà anche a ritrovare se stessi con gli altri, a stabilizzare di nuovo mente e corpo e stare in mezzo alle persone, per ritrovare l’armonia interiore perduta.