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Curiosità

Sono questi i 5 posti più belli d’Italia dove vedere un foliage pazzesco

L’affascinante fenomeno autunnale si può ammirare in diverse zone d’Italia, dalla Puglia al Trentino Alto Adige.

L’autunno è una stagione spesso sottovalutata per visitare l’Italia. La penisola è molto più nota per le sue spiagge dorate e le città d’arte e con la fine della stagione estiva il turismo si sposta generalmente verso altre mete. Eppure, in questo periodo dell’anno l’Italia mostra un altro lato della sua bellezza: le foreste e i boschi si tingono di un insieme di colori che va dal giallo oro al rosso fuoco, offrendo diversi angoli per ammirare il “foliage”.

L’Italia non è famosa per fenomeni di questo tipo, ma offre comunque degli angoli mozzafiato in cui le foglie cadono e creano uno spettacolo unico – grantennistoscana.it

Il foliage, ovvero il cambiamento di colore delle foglie in autunno, è un fenomeno che attira amanti della natura e della fotografia da ogni parte del mondo. I posti più famosi in cui ammirare questo evento sono le grandi foreste del New England, negli Stati Uniti, o della Baviera tedesca. L’Italia non è comunque da meno e, da nord a sud, ospita foreste, boschi e vigneti che possono competere con le più mete più famose.

La Foresta Umbra, in Puglia

Questo vasto bosco è pervaso da un senso di mistero, con alberi folti che immergono il suolo in un’ombra perenne, da cui proviene anche il nome “Umbra”. In autunno, il terreno è ricoperto di foglie gialle e arancioni che creano un magnifico tappeto autunnale.

La Foresta Umbra è un sito patrimonio UNESCO che in autunno si trasforma in un lungo tappeto di foglie colorate – grantennistoscana.it

Diversi percorsi si snodano tra faggi, querce, aceri e agrifogli. Il bosco ospita esemplari antichi e maestosi come il Colosso della Foresta, un faggio alto 40 metri, e lo Zeppino del Scorzone, un pino d’Aleppo vecchio di 700 anni. Con oltre duemila specie vegetali, il bosco è una riserva naturale rinomata con protezione UNESCO.

Si può anche organizzare un picnic in compagnia, grazie alle diverse aree attrezzate, e godersi la bellezza e la tranquillità del luogo. Alcune aree sono accessibili anche a cavallo. La Foresta Umbra, infine, è anche un habitat ideale per molti tipi di uccelli, rendendola un luogo eccellente per il birdwatching.

Parco della Sila, Calabria

Quando questo parco si veste con i colori autunnali, diventa una destinazione perfetta per fotografi e escursionisti amanti dei colori autunnali. I boschi sono ricchi di aceri, pioppi e faggi, mentre funghi e castagne si nascondono sotto le foglie cadute.

Il Parco della Sila copre una superficie di circa 70.000 ettari ed è uno degli ecosistemi più importanti e meglio conservati d’Italia – grantennistoscana.it

Una delle attrazioni più popolari del Parco Nazionale della Sila è il cosiddetto “Gigante della Sila,” un pino laricio che è uno degli alberi più antichi e grandi d’Europa. Il parco offre anche una varietà di attività all’aperto, tra cui escursionismo, ciclismo ed equitazione.

Il parco offre anche tre diversi percorsi: Sila Greca, Sila Grande e Sila Piccola. Chi vuole fare una passeggiata tranquilla e poco impegnativa può seguire il percorso circolare della Sila Piccola, che passa tra antichi alberi di faggio e giunge alle acque cristalline del fiume Tacina. Sono presenti anche due musei multimediali: “Le Foreste della Sila” e “Le Foreste e L’Uomo”.

Il Parco dei Mostri di Bomarzo, Viterbo

Il Parco dei Mostri di Bomarzo è un giardino manierista situato nella cittadina di Bomarzo, nell’alto Lazio. Conosciuto anche con il nome di “Bosco Sacro”, questo parco è un luogo dove l’arte, la mitologia e la natura si fondono in un ambiente unico e bizzarro.

Creato nel XVI secolo, il bosco è soprannominato “Parco dei Mostri” a causa delle sculture che ospita, che sembrano dei giganteschi e grotteschi mostri di pietra. L’immagine più famosa è probabilmente quella della “bocca dell’inferno” di Orcus, dio degli inferi, o quella dell’elefante di Annibale che cattura un legionario romano.

Questa foresta diventa uno spettacolo unico in autunno, quando le foglie rosso fuoco incorniciano le sculture e le forme mitologiche che abitano il parco. I visitatori si imbattono in opere d’arte manieriste monumentali tra antiche querce, nocciole e castagni.

Val di Non

Quando l’autunno fa il suo ingresso in Val di Non, le foglie assumono verso sfumature che vanno dal rosso fiammante ai toni dorati e rendono ogni scorcio un’opera d’arte vivente.

Il luogo più celebre per ammirare il foliage è indubbiamente il Lago di Tovel. Facilmente raggiungibile in auto, i parcheggi sono gratuiti in autunno, sebbene sia sempre buona norma controllare sul sito del Parco Adamello Brenta per eventuali aggiornamenti. Non sono necessarie lunghe camminate o scalate impegnative: basta seguire un semplice sentiero che circonda il lago per godersi a pieno i colori autunnali.

Il Lago di Tovel è uno spot amato dai fotografi di tutto il mondo per ammirare il foliage – grantennistoscana.it

Se invece si cerca un’avventura più attiva, si può considerare un’escursione panoramica che parte dal Passo della Mendola e attraversa le foreste fino alla Malga di Romeno, con una deviazione al punto panoramico del Monte Lira. Il percorso è relativamente facile e si snoda attraverso un bosco con un’ampia gamma di colori autunnali.

Parco Nazionale della Majella

La Valle dell’Orfento, nel Parco Nazionale della Majella in Abruzzo, è conosciuta come “La Valle Incantata“. Questo angolo di paradiso, infatti, raggiunge il culmine della sua bellezza tra ottobre e novembre, quando il foliage autunnale trasforma la valle in un quadro fatto di foglie e rami.

L’autunno è probabilmente uno dei momenti migliori per visitare il Parco Nazionale della Majella – grantennistoscana.it

Il protagonista indiscusso di questo spettacolo è il faggio, albero che domina il paesaggio boschivo della valle. Oltre alla straordinaria bellezza naturale, la Valle dell’Orfento offre anche numerosi sentieri escursionistici per tutti i livelli di esperienza. Dalle passeggiate più semplici alle scalate più avventurose, c’è un percorso per ogni tipo di amante della natura.

Paolo Pontremolesi

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