L’affascinante fenomeno autunnale si può ammirare in diverse zone d’Italia, dalla Puglia al Trentino Alto Adige.
L’autunno è una stagione spesso sottovalutata per visitare l’Italia. La penisola è molto più nota per le sue spiagge dorate e le città d’arte e con la fine della stagione estiva il turismo si sposta generalmente verso altre mete. Eppure, in questo periodo dell’anno l’Italia mostra un altro lato della sua bellezza: le foreste e i boschi si tingono di un insieme di colori che va dal giallo oro al rosso fuoco, offrendo diversi angoli per ammirare il “foliage”.
Il foliage, ovvero il cambiamento di colore delle foglie in autunno, è un fenomeno che attira amanti della natura e della fotografia da ogni parte del mondo. I posti più famosi in cui ammirare questo evento sono le grandi foreste del New England, negli Stati Uniti, o della Baviera tedesca. L’Italia non è comunque da meno e, da nord a sud, ospita foreste, boschi e vigneti che possono competere con le più mete più famose.
Questo vasto bosco è pervaso da un senso di mistero, con alberi folti che immergono il suolo in un’ombra perenne, da cui proviene anche il nome “Umbra”. In autunno, il terreno è ricoperto di foglie gialle e arancioni che creano un magnifico tappeto autunnale.
Diversi percorsi si snodano tra faggi, querce, aceri e agrifogli. Il bosco ospita esemplari antichi e maestosi come il Colosso della Foresta, un faggio alto 40 metri, e lo Zeppino del Scorzone, un pino d’Aleppo vecchio di 700 anni. Con oltre duemila specie vegetali, il bosco è una riserva naturale rinomata con protezione UNESCO.
Si può anche organizzare un picnic in compagnia, grazie alle diverse aree attrezzate, e godersi la bellezza e la tranquillità del luogo. Alcune aree sono accessibili anche a cavallo. La Foresta Umbra, infine, è anche un habitat ideale per molti tipi di uccelli, rendendola un luogo eccellente per il birdwatching.
Quando questo parco si veste con i colori autunnali, diventa una destinazione perfetta per fotografi e escursionisti amanti dei colori autunnali. I boschi sono ricchi di aceri, pioppi e faggi, mentre funghi e castagne si nascondono sotto le foglie cadute.
Una delle attrazioni più popolari del Parco Nazionale della Sila è il cosiddetto “Gigante della Sila,” un pino laricio che è uno degli alberi più antichi e grandi d’Europa. Il parco offre anche una varietà di attività all’aperto, tra cui escursionismo, ciclismo ed equitazione.
Il parco offre anche tre diversi percorsi: Sila Greca, Sila Grande e Sila Piccola. Chi vuole fare una passeggiata tranquilla e poco impegnativa può seguire il percorso circolare della Sila Piccola, che passa tra antichi alberi di faggio e giunge alle acque cristalline del fiume Tacina. Sono presenti anche due musei multimediali: “Le Foreste della Sila” e “Le Foreste e L’Uomo”.
Il Parco dei Mostri di Bomarzo è un giardino manierista situato nella cittadina di Bomarzo, nell’alto Lazio. Conosciuto anche con il nome di “Bosco Sacro”, questo parco è un luogo dove l’arte, la mitologia e la natura si fondono in un ambiente unico e bizzarro.
Creato nel XVI secolo, il bosco è soprannominato “Parco dei Mostri” a causa delle sculture che ospita, che sembrano dei giganteschi e grotteschi mostri di pietra. L’immagine più famosa è probabilmente quella della “bocca dell’inferno” di Orcus, dio degli inferi, o quella dell’elefante di Annibale che cattura un legionario romano.
Questa foresta diventa uno spettacolo unico in autunno, quando le foglie rosso fuoco incorniciano le sculture e le forme mitologiche che abitano il parco. I visitatori si imbattono in opere d’arte manieriste monumentali tra antiche querce, nocciole e castagni.
Quando l’autunno fa il suo ingresso in Val di Non, le foglie assumono verso sfumature che vanno dal rosso fiammante ai toni dorati e rendono ogni scorcio un’opera d’arte vivente.
Il luogo più celebre per ammirare il foliage è indubbiamente il Lago di Tovel. Facilmente raggiungibile in auto, i parcheggi sono gratuiti in autunno, sebbene sia sempre buona norma controllare sul sito del Parco Adamello Brenta per eventuali aggiornamenti. Non sono necessarie lunghe camminate o scalate impegnative: basta seguire un semplice sentiero che circonda il lago per godersi a pieno i colori autunnali.
Se invece si cerca un’avventura più attiva, si può considerare un’escursione panoramica che parte dal Passo della Mendola e attraversa le foreste fino alla Malga di Romeno, con una deviazione al punto panoramico del Monte Lira. Il percorso è relativamente facile e si snoda attraverso un bosco con un’ampia gamma di colori autunnali.
La Valle dell’Orfento, nel Parco Nazionale della Majella in Abruzzo, è conosciuta come “La Valle Incantata“. Questo angolo di paradiso, infatti, raggiunge il culmine della sua bellezza tra ottobre e novembre, quando il foliage autunnale trasforma la valle in un quadro fatto di foglie e rami.
Il protagonista indiscusso di questo spettacolo è il faggio, albero che domina il paesaggio boschivo della valle. Oltre alla straordinaria bellezza naturale, la Valle dell’Orfento offre anche numerosi sentieri escursionistici per tutti i livelli di esperienza. Dalle passeggiate più semplici alle scalate più avventurose, c’è un percorso per ogni tipo di amante della natura.
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