Sta per chiudere il Servizio Elettrico Nazionale: tutto quello che devi sapere e cosa devi fare

Servizio elettrico nazionale: per alcuni clienti è al capolinea. Quello che c’è da sapere e come muoversi in previsione dell’imminente chiusura.

Lo stop dovrebbe avvenire presto, ecco cosa fare per non farsi trovare impreparati.

Stop a Servizio Elettrico Nazionale
Servizio Elettrico Nazionale, addio. Cosa faranno adesso gli utenti? – grantennistoscana.it

Regna una certa confusione sotto il cielo italiano – non una grande novità – dopo quanto deciso ultimamente dell’esecutivo di centrodestra a riguardo del mercato dell’energia elettrica.

Il governo ha deciso infatti di eliminare il mercato tutelato per i clienti considerati non vulnerabili. Lo ha disposto il decreto Aiuti quater approvato a novembre 2022: tutti i clienti che ancora fanno parte del mercato di maggior tutela dovranno passare a un fornitore che opera nel mercato libero. Perciò saranno costretti ad accettare le condizioni contrattuali che gli verranno proposte.

Cosa succederà dopo la fine del mercato tutelato

E cosa succederà a chi non si sarà adeguato nel momento in cui la disposizione che impone di passare al mercato libero sarà entrata ufficialmente in vigore?

cosa succederà con la fine del mercato tutelato
Con la fine del mercato tutelato cambieranno parecchie cose – grantennistoscana.it

Chi non avrà provveduto in tal senso si vedrà attribuire in automatico un operatore col servizio a tutele graduali (STG). In pratica verrà assegnato automaticamente a un regime transitorio destinato a durare altri tre anni. Nel servizio a tutele graduali le tariffe rimarranno in buona sostanza a mezza via tra quello stabilite da ARERA (mercato tutelato) e quelle decise dal mercato (mercato libero).

Tra gli operatori del mercato tutelato rientra anche Servizio elettrico nazionale, società che fa parte del gruppo Enel. Servizio elettrico nazionale è operante dal 2017 dopo essere subentrata a Enel Servizio Elettrico. Ciò vuol dire una cosa molto semplice: che presto anche Servizio elettrico nazionale non erogherà più energia elettrica ai clienti tutelati considerati non vulnerabili. La società rimarrà attiva soltanto per i clienti meritevoli di tutela.

Ancora non appare chiaro quando si verificherà il passaggio definitivo, dato che negli ultimi giorni si era parlato anche di una possibile proroga.

Servizio elettrico nazionale: quando chiuderà

Per le microimprese la fine della fornitura di energia elettrica alle condizioni del mercato tutelato è già realtà dallo scorso mese di aprile. È da allora che le microimprese (in questa categoria rientrano le aziende che hanno meno di 10 dipendenti e un fatturato inferiore a 2 milioni di euro) non ricevono più energia dai fornitori del mercato tutelato, incluso anche Servizio Elettrico Nazionale.

quando chiuderà Servizio Elettrico Nazionale
Ecco quando arriverà lo stop per la società Servizio Elettrico Nazionale – grantennistoscana.it

Per quel che riguarda le utenze domestiche invece la data ufficiale della fine del mercato tutelato è spostata in avanti di alcuni mesi. Nel dettaglio, per gli utenti domestici la data da segnare sul calendario è il 10 gennaio 2024. Da allora in avanti il mercato tutelato per i clienti non vulnerabili chiuderà i battenti. Per tutti i clienti che non rientrano nella categoria dei “vulnerabili” scatterà il passaggio al mercato libero e dovranno per forza cambiare operatore.

A quanto pare però certezze granitiche sull’ufficialità della data del 10 gennaio 2024 non ce ne sono. Che la fine del mercato tutelato per quella giornata sia tutt’altro che scolpita nel marmo lo mostra un fatto semplice: le esternazioni del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, che nelle ultime settimane ha fatto intendere che una proroga è una delle ipotesi possibili al vaglio.

Presto comunque in Cdm arriverà il decreto energia e si discuterà naturalmente anche di eventuali proroghe dell’obbligo di passare dal mercato tutelato a quello libero. Si vocifera di una proroga che potrebbe differire il giorno del passaggio almeno di altri 6 mesi.

La ragione del differimento sarebbe da ricondurre alla segnalazione 308/2023/I/EEL trasmessa da ARERA a Parlamento e Governo. L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente ha sollevato un punto delicato: la necessità di dare tutela ai posti di lavoro degli operatori del settore energetico. Ragion per cui il passaggio potrebbe essere rimandato alla metà del prossimo anno. Mese più, mese meno, il passaggio comunque è destinato a consumarsi. E converrà arrivare preparati a quel momento.

Mercato tutelato e mercato libero: quali sono le differenze

Tra mercato tutelato e mercato libero naturalmente ci sono delle differenze, come anticipato. Intanto bisogna ribadire che l’obbligatorietà del passaggio dal primo al secondo interesserà solo i clienti non vulnerabili. Per gli altri le cose andranno avanti come in precedenza: continueranno col mercato tutelato.

differenza tra mercato libero e tutelato
La differenza tra mercato tutelato e quello libero si sente in bolletta – grantennistoscana.it

Ma cosa si intende con “clienti vulnerabili”? Per rientrare in questa categoria occorre presentare almeno una di queste caratteristiche, e cioè:

  • Condizione economica svantaggiata;
  • Gravi condizioni di salute, tali da rendere necessario l’impiego di apparecchiature medico-terapeutiche alimentate dall’energia elettrica;
  • Disabilità ai sensi dell’articolo 3 legge 104/92 che considera soggetti aventi diritto le persone che presentano «una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione».
  • Residenza in una struttura di emergenza successivamente a eventi calamitosi;
  • Utenza in un’isola minore non interconnessa;
  • Età superiore ai 75 anni.

Queste le condizioni per rientrare nella categoria dei vulnerabili. Gli altri utenti sono considerati di conseguenze non vulnerabili. All’atto pratico la principale differenza tra i due regimi (mercato tutelato e libero) consiste sostanzialmente nel prezzo.

Nel caso del mercato tutelato è ARERA a stabilire il prezzo, aggiornandolo ogni tre mesi. Il prezzo fissato da ARERA è identico per tutti i fornitori attivi nel mercato tutelato. Invece nel mercato libero il prezzo scaturisce dal gioco della domanda e dell’offerta, coi fornitori che stabiliscono il prezzo e i clienti che fanno la loro scelta in base alla proposta energetica che ritengono più conveniente per le loro esigenze (oltre che per le loro tasche naturalmente).

Come capire se si è in regime di mercato tutelato o di mercato libero

Naturalmente il primo step da intraprendere è quello di capire se si rientra nel mercato tutelato o in quello libero.

come capire chi ci fornisce la luce
C’è un modo semplice per capire se siamo in regme di mercato tutelato o libero – grantennistoscana.it

Accertarsene è piuttosto semplice: è sufficiente consultare l’ultima bolletta dell’energia elettrica. In prima pagina dovrebbe essere specificato se il cliente rientra nel mercato tutelato o in quello libero. Il fornitore ha l’obbligo di indicarlo. Chi non ha cambiato gestore dal 1999 in avanti rientrerà sicuramente ancora nel mercato tutelato e potrà rimanerci fino a quando il passaggio non sarà ufficialmente obbligatorio.

Come detto, se entro la data dallo stop al mercato tutelato per i non vulnerabili il cliente non sarà passato al mercato libero, quest’ultimo si vedrà assegnare al Servizio a Tutele Graduali che gestirà il passaggio gradualità. Certo è che in ogni caso non si interromperà il servizio di fornitura di energia elettrica.

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