L’aria condizionata ci aiuta moltissimo, ma a volte costa caro al nostro portafogli e non solo per le bollette: può capitare che ti arrivi anche una multa.
In questi giorni in cui abbiamo sofferto realmente le pene dell’inferno per il caldo che ha attanagliato la nostra penisola, la parola aria condizionata è stata forse la più utilizzata in assoluto, una vera e propria salvezza.
Non tutti la amano, ad alcuni da anche fastidio, ma c’è da dire che questo luglio 2023 ha forse fatto cambiare idea a chi non l’ha mai considerata fondamentale. Parliamo dell’aria condizionata, che questa estate è stato il vero e proprio oggetto dei desideri per milioni di italiani che sono stati messi a dura prova dalla bolla di calore che ha avvolto il nostro paese.
Caldo anomalo, quest’anno ci ha messo KO
Un caldo così non si sentiva da non si sa quanto, anzi i dati ci hanno dato una risposta certa: gli esperti della Nasa hanno affermato che luglio 2023 è stato il mese più caldo registrato da migliaia di anni.
Le notizie fanno paura, non c’è da dire, e a tutti gli effetti siamo ufficialmente dentro una piena emergenza climatica, quella di cui da anni si parla e per la quale si sono mobilitate milioni di persone in tutto il mondo.
La Terra si sta surriscaldando, le temperature si alzano, e le stagioni subiscono dei cambiamenti repentini, con fenomeni che mettono in difficoltà fauna, flora e umani. Un luglio così non si era mai sentito, con picchi nelle settimane passate che hanno toccato temperature da capogiro. Le conseguenze si fanno sentire e vedere da tutti i punti di vista, e se per porre rimedio alla crisi climatica sembra sia già tardi, a noi non resta che correre ai ripari cercando di difenderci dalle ondate di caldo.
Quando l’aria condizionata diventa una necessità
Per molti anni all’arrivo dell’estate, il caldo ha messo di fronte una sorta di due fazioni opposte: quella a favore dei climatizzatori, e quella dei ventilatori. Nel momento in cui arriva il caldo, chi vive o lavora dentro lo stesso luogo, spesso si trova a discutere se tenere acceso l’uno o l’altro, e questo spesso scatena anche scontri pesanti.
Il ventilatore e l’aria condizionata hanno dei pro e dei contro che sono legati soprattutto alle eventuali conseguenze sulla salute, e agli inconvenienti che possono provocare se non utilizzati nella maniera corretta. Per quanto sia soprattutto l’aria condizionata a causare dei problemi fisici (come mal di testa, raffreddore, tosse, febbre, torcicollo o disturbi gastrointestinali), anche il ventilatore può portare a dolori o raffreddori se si posiziona a contatto diretto con un corpo magari già bagnato di sudore.
Quest’anno però, le cose sembrano essere cambiate per molti che non amano l’aria condizionata, che sembrano aver capitolato di fronte al caldo torrido che ha messo in ginocchio l’Italia per alcuni giorni. In queste situazioni, l’aria condizionata viene azionata in tutti i luoghi in cui ci si trova, e diventa una vera e propria necessità di sopravvivenza.
Aria condizionata, quanto mi costi? Anche una multa!
Se è vero che, se utilizzata in modo corretto e senza abusarne, l’aria condizionata ci salva dalle calure estive, bisogna fare molta attenzione a quanto ci costa. Questo lo sappiamo in molti, soprattutto per ciò che riguarda le bollette che ci arriveranno. Ma non solo.
Gli esperti suggeriscono, quando ci si trova in casa o in ufficio, di fare molta attenzione a come si utilizza. Anzitutto è importante non impostare temperature troppo basse, per evitare shock termici quando si esce dalla stanza, non tenerla troppo accesa, far areare la stanza, e azionare la modalità deumidificatore che aiuta tantissimo nel sentire meno la sensazione di afa.
Aria condizionata in auto, attenzione alla multa
Il problema del grande caldo non esiste solo nei luoghi in cui viviamo o lavoriamo, ma lo soffriamo soprattutto quando si sta fuori casa e si è costretti a spostarsi. I giorni di caldo eccessivo mettono a dura prova il fisico, soprattutto per chi si trova a doversi muovere a piedi.
Chi possiede un’auto, si salva grazie all’aria condizionata – che ogni veicolo di nuova generazione trova già installata – ma deve fare attenzione ad un particolare che in molti ancora non sanno. Non farlo costa caro al portafogli, anche più di una bolletta della luce.
In molti non sanno infatti che il codice della strada ha specificato come si deve tenere accesa l’aria condizionata in auto. Nella pratica, secondo la legge in vigore, è possibile tenere l’aria condizionata accesa in auto solamente durante la marcia, ma non quando l’auto è ferma.
La norma del codice della strada è stata introdotta nel 2007, modificata nel 2010, per poi essere aggiornata definitivamente sugli importi nel 2014 e nel 2022, ed il tutto nel rispetto e l’attenzione verso l’emergenza climatica.
“È fatto divieto di tenere il motore acceso, durante la sosta del veicolo, allo scopo di mantenere in funzione l’impianto di condizionamento d’aria nel veicolo“. Ma quanto ci costa dunque tenere l’aria condizionata a motore acceso? La legge prevedere multe tra i 223 e i 444 euro. Una bella botta per il portafogli, ma anche per l’ambiente.