Stanchezza cronica: da cosa è causata e come poter rimediare a questa condizione. Non ci crederai, ma sta tutto nella dieta!
La stanchezza è una condizione comune, che raggruppa diverse persone. Può rivelarsi per diversi motivi e nella vita di tutti i giorni, o solamente in precisi momenti, tuttavia, in alcune persone, si presenta più spesso, in maniera costante e amplificata. In questi casi, sembra non avere le energie necessarie per affrontare la giornata e la solita routine quotidiana. Momenti di questo tipo, portano la gente ad avere il pensiero di lasciare tutto, lavoro, studi, relazioni personali e via dicendo.
La stanchezza cronica rende le persone impossibilitate, tanto da originare negatività e pensieri tristi, che possono buttare giù chi li elabora nella propria mente. Andando avanti con il tempo, diventa sempre più difficile trovare una soluzione, aggravando la sensazione di stanchezza e arrivando ad uno stato di isolamento e dolce, o meglio, pesante, far nulla. Più si accumula la condizione di fatica e tormento, più la vita si tinge di nero. Tuttavia, esistono soluzioni e si possono ritrovare in un un cambio di abitudini alimentari, mentre, in casi più gravi, bisognerebbe contattare un professionista.
Stanchezza cronica: il regime alimentare può influire
Che sia a causa di un cambio di stagione, di nuove abitudini, un nuovo lavoro e impegni vari, si può verificare un periodo di stanchezza, che sembra non andarsene mai via. Il dottore Francesco Garritano, nel suo libro, ha spiegato le possibili cause e i rimedi al disturbo della stanchezza cronica, per ritrovare il benessere e allontanare lo stress. Tra i responsabili di questa sindrome svolgono un ruolo importante i radicali liberi, che originano stress ossidativo e, di conseguenza, stanchezza.
Non sempre i radicali liberi producono effetti negativi al nostro organismo, poiché, se prodotti in piccole quantità, aiutano il sistema immunitario, trasformando il loro ruolo in positivo. Tuttavia, quando si presentano in grandi quantità e non vengono contrastati dal nostro sistema detox antiossidante, si rivelano molto dannosi per il nostro corpo e la nostra salute. In quest’ultimo caso, iniziano a colpire le strutture cellulari, alterando il nostro sistema e peggiorando l’infiammazione. Questo fenomeno è conosciuto con il nome di fibromialgia.
Quando la quantità di ossigeno di cui avremmo bisogno è carente, non si riesce ad assimilare le sostanze nutrizionali nel modo giusto, accumulando quelle nocive, ovvero, le tossine. La presenza di parecchi radicali liberi, dunque, causa sensazioni come debolezza, vertigini, depressione, perdita di memoria e stanchezza generale. Inoltre, tra i vari sintomi di questo fenomeno, troviamo l’invecchiamento precoce, l’irritabilità, problemi circolatori, una cattiva digestione, dolori e disturbi muscolari, artriti e complicazioni bronchiali.
La domanda si pone da sé: come poter evitare di aumentare la quantità di radicali liberi o diminuirli? Sicuramente, una tra le varie risposte va cercata nell’alimentazione e nelle abitudini a tavola. Dovremmo aumentare la quantità di apporto di vitamine e minerali antiossidanti nel nostro corpo, specialmente le vitamine A e C. La prima, ovvero la vitamina A, comprende molte e diverse sostanze dagli effetti biologici, simili al retinolo, spesso composti di origine animale (retinoidi) e vegetale (carotenoidi). La vitamina A è contenuta nel tuorlo d’uovo, nelle verdure a foglia verde e nella frutta e verdura di colore rosso o arancione, come le pesche, le albicocche, i peperoni, i pomodori, le carote, la zucca e via dicendo. Inoltre, anche nella carne e nel pesce.
La vitamina C, invece, è un micronutriente che favorisce il benessere del nostro organismo, grazie ai suoi effetti immunostimolanti e antiossidanti. I cibi che contengono questa vitamina sono: uva, ribes, papaya, ananas, fragole, melone, mango, lamponi, mirtilli, kiwi, arance, mandarini, limoni, pompelmi, peperoni, broccoli, cavolfiori, cavolini di Bruxelles, cavoli, spinaci, cime di rapa, verdure a foglia verde, zucca, patate, pomodori e prezzemolo. Gli alimenti appena elencati, vanno conservati in luoghi freschi e non per troppo tempo, dal momento che la vitamina C è termolabile e sensibile all’ossidazione, anche per questo, è preferibile consumare i cibi che la contengono, crudi o poco cotti.
Per quanto riguarda i minerali, lo zinco ha un ruolo molto importante nel nostro organismo, tuttavia, ne siamo spesso carenti. Tra gli alimenti che contengono lo zinco si possono citare le ostriche e i frutti di mare, ma anche le uova, la carne e alcuni pesci come le aringhe. Inoltre, lo zinco è presente anche nei vegetali, specialmente nei cereali integrali, in verdure a foglia larga, nei semi di zucca, di sesamo e di girasole, nei funghi e anche nella frutta secca, come arachidi, pistacchi, mandorle, noci, anacardi, miglio, quinoa e pinoli.
Il selenio, sempre parlando di minerali, è un microelemento; la parola micro ne rivela la piccolissima quantità di cui ha bisogno il nostro corpo. È uno tra gli elementi che ci proteggono dalla grande presenza di radicali liberi e i loro conseguenti danni. Il selenio si può trovare nei cereali integrali, nella carne, nel pesce, nelle uova, nel germe di grano, nella frutta secca, nei semi di girasole e nell’aglio.
Il nostro benessere è favorito anche dal rame, che combatte contro i radicali liberi. Il rame è contenuto in alimenti come i crostacei, quindi granchi e aragoste; i molluschi, soprattutto le ostriche; le frattaglie, come fegato e reni; i semi oleosi; la frutta secca; il germe dei cereali, quindi frumento e segale e nei legumi, specialmente in fagioli e lenticchie.
Infine, la giusta dieta contro la stanchezza cronica
Seguendo una determinata dieta alimentare, che contenga le vitamine e i minerali che abbiamo preso in argomento, si può combattere la dannosità dei radicali liberi, quando si presentano in grandi quantità. Inoltre, si riuscirà a eliminare quella stanchezza onnipresente, che disturba la vostra quotidianità e si limiteranno disagi e patologie come la depressione e lo stress che ne consegue. Ovviamente, non sempre basta cambiare le proprie abitudini alimentari, perciò, vi consigliamo di contattare sempre un medico, specialmente in casi di malessere psico fisico e in presenza di patologie e allergie, o intolleranze, alimentari.