Le stufe a pellet, richiestissime e incentivate fino a questo momento, saranno presto messe al bando. Vediamo insieme perché.
Per moltissimi italiani la notizia ha il sapore della beffa e l’effetto di una batosta, ma tant’è. Le stufe alimentate a pellet, al pari dei camini troppo inquinanti, stanno per essere dichiarate fuorilegge. Il motivo? La quantità esagerata di emissioni dannose per l’ambiente.
Il fascino di un camino o di una stufa accesa in pieno inverno è indiscutibile, ma lo è anche la loro impronta inquinante sull’ambiente (almeno nel caso esemplari di vecchia generazione). Non a caso in alcune regioni italiane, soprattutto quelle particolarmente inquinate, sono state emesse nuove leggi e stabilite nuove regole per l’utilizzo della legna.
Il clamoroso dietrofront sulle stufe a pellet
In questo inverno 2023, in particolare, è stato registrato un consumo record di legna e pellet per stufe e camini, complici soprattutto la crisi energetica e l’aumento incontrollato dei prezzi degli idrocarburi. Ma se la legna costa di meno, a farne le spese sono la tutela ambientale e la salute dei cittadini costretti a respirare un’aria malsana.
Per tutti questi motivi, alcune regioni italiane hanno deciso di dire addio a stufe a pellet e camini. L’ultima stretta giunge inaspettatamente dal Trentino, dove il camino è considerato un must per i paesaggi di montagna. La giunta provinciale nei giorni scorsi ha deciso di incentivare l’acquisto di stufe di nuova generazione, pompe di calore o impianti solari termici per arrivare a rottamare tutte le stufe, in particolare quelle fabbricate prima del 2010.
Decisioni analoghe sono state prese nella zona di Torino e della Pianura Padana, che è uno dei luoghi più inquinati d’Europa, anche a causa del ristagno dell’aria. Quanto alla Lombardia, per determinati tipi di stufe a legna le sanzioni potevano arrivare anche a 5mila euro, fonte di enormi proteste da parte dei cittadini.
Che lo smog sia sempre stato un nemico per ambiente e per l’umanità non è certo una novità. Ben oltre 300mila europei muoiono prematuramente ogni anno a causa dell’inquinamento atmosferico. E la combustione di pellet e legna è un’ulteriore elemento aggravante nel quadro d’insieme.
“L’uso di biomasse come la legna per il riscaldamento è un problema molto serio” conferma Cinzia Perrino, ricercatrice dell’Istituto per l’inquinamento atmosferico (Iia) del Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche), anche se ufficialmente le biomasse siano classificate come fonti rinnovabili. A quanto una definitiva linea di difesa contro i “furbetti” della situazione?