Supporto formazione lavoro, a settembre si comincia: come funziona e come si può fare la domanda

Partirà il 1 settembre prossimo la tanto contestata misura del Governo Meloni, il supporto formazione lavoro.

Centinaia di migliaia di percettori dell’ormai ex reddito di cittadinanza hanno ricevuto l’amaro messaggio che avvisava dello stop al sussidio. In questi giorni stanno arrivando altri SMS a tutti coloro che non rispettano più i requisiti per riceverlo.

come funziona il Supporto formazione lavoro
Il Supporto formazione lavoro è una misura colma di novità e regole nuove – Grantennistoscana.it

Il Governo Meloni ha introdotto diverse novità per i nuclei familiari in difficoltà economica, e ha ridisegnato l’assistenza economica per chi è in stato di povertà. I cosiddetti “furbetti” saranno più facili da “pizzicare” anche se purtroppo alcune famiglie in difficoltà non avranno vita facile.

Secondo le prime stime, il supporto per la formazione e il lavoro coinvolgerà più di 300 mila cittadini; infatti i nuclei che hanno un disabile oppure componenti over 60 continueranno a percepire il reddito, che adesso si chiama assegno di inclusione. Una delle novità interessanti, però, è che il nuovo sussidio sarà personale e non familiare.

Come funziona il supporto formazione lavoro e a chi spetta

Con le nuove disposizioni, alcune categorie di cittadini non hanno più accesso al reddito di cittadinanza. Gli interessati sono già stati avvisati via SMS e non hanno più ricevuto la ricarica sulla PostePay.

I soggetti che hanno tra i 18 e i 59 anni, i cosiddetti “occupabili“, potranno accedere al nuovo sostegno, ma solo se rispondono ad ulteriori requisiti.

Il cittadino dovrà avere un ISEE inferiore ai 6 mila euro, un patrimonio immobiliare pari o inferiore ai 30 mila euro e un patrimonio mobiliare non superiore ai 6 mila euro. Naturalmente, per ogni componente in più della famiglia saranno aumentati i valori.

a chi spetta il supporto formazione lavoro
Tutti gli occupabili dai 18 ai 59 anni saranno chiamati al nuovo sostegno – Grantennistoscana.it

Non è tutto, però, il cittadino dovrà presentare anche tutta la documentazione richiesta e rispondere ai seguenti requisiti:

  • essere cittadino UE o familiare di cittadino UE con permesso di soggiorno oppure beneficiario di protezione internazionale;
  • essere residente in Italia dal almeno 5 anni, di cui gli ultimi 2 in modo continuativo;
  • nel nucleo familiare nessun componente deve possedere veicoli di cilindrata superiore a 1600 cc o moto superiori ai 250 cc e ovviamente di mezzi “di lusso” come le barche;
  • non essere disoccupato per volontarie dimissioni;
  • non essere oggetto di misure cautelari o di condanne nei 10 anni che precedono la domanda di ammissione al sostegno.

L’erogazione del contributo, però, non sarà automatica e chi risponde a tutti i requisiti sopra menzionati dovrà fare domanda telematica tramite il nuovo portale.

Cosa succede dopo l’iscrizione al portale?

Si chiamerà SIISL (Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa) la nuova piattaforma digitale che permetterà ai beneficiari del nuovo sussidio di accedere alle misure previste.

Una delle novità è che la medesima piattaforma non servirà come strumento solamente per chi ha perso il Reddito di Cittadinanza ma anche per tutti coloro che si affacciano per la prima volta al mondo del lavoro o desiderano reinserirsi dopo una lunga assenza.

qual è la piattaforma per il supporto formazione lavoro
Presto sarà operativa la nuova piattaforma per cercare lavoro – Grantennistoscana.it

Il cittadino interessato dovrà innanzitutto fare domanda all’INPS, e poi chiedere le credenziali di accesso. Il portale promette di essere un’interfaccia semplice, in cui si incroceranno domande e richieste di lavoro, ma anche offerte formative: tirocini, corsi, progetti socialmente utili e simili. Chi aderirà potrà beneficiare di eventuali ulteriori contributi durante lo svolgimento del corso o del tirocinio.

Ricordiamo però che i 350 euro di contributo per il supporto formazione lavoro saranno erogati solamente per 12 mesi. Durante questo periodo il cittadino verrà coinvolto in un “piano personalizzato” di reintroduzione al lavoro.

Alcune novità da tenere in considerazione sul supporto formazione lavoro

Un’altra novità è che i controlli saranno molto più stringenti rispetto al passato. Ogni 3 mesi gli Enti preposti effettueranno dei controlli per verificare se i beneficiari hanno frequentato dei corsi e/o aderito al patto di lavoro. Chi non avrà effettuato alcuna azione vedrà togliersi il sussidio.

cosa succede quando finisce il supporto formazione lavoro
Le regole per la ricezione del nuovo sussidio sono più rigide – Grantennistoscana.it

Ricordiamo infine che i 350 euro non possono essere cumulati con altre misure di sostegno, ma come accennato poco sopra la misura è nominale e non familiare. Questo significa, ad esempio, che in un nucleo potranno essere concessi anche 2, 3 o 4 supporti per la formazione al lavoro, se ovviamente ogni componente risponde ai requisiti e si impegna ad aderire al patto personalizzato.

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