Sebbene sia uno dei farmaci più venduti al mondo, i rischi legati ad un’assunzione scorretta di Tachipirina sono elevati.
Insieme al Voltaren e all’Aspirina, la Tachipirina è tra i farmaci da banco più venduti nel nostro Paese. Ad ognuno di noi sarà capitato, almeno una volta nella vita, di assumerla per placare un dolore o per contrastare la febbre. Visto il largo uso e la facilità con cui può essere reperita, la maggior parte delle persone non tende ad associarla a possibili effetti collaterali. Eppure, anche in tempi recenti, i medici hanno messo in guardia al riguardo.
La Tachipirina rientra nelle categorie dei farmaci analgesici ed antipiretici. Da un lato, infatti, è utile contro la cefalea ed altre tipologie di dolore di intensità media. Dall’altro può essere somministrata anche per alleviare i sintomi dell’influenza. Può essere assunta tramite compresse o granulato effervescente e anche i più piccoli possono ricorrere a tale farmaco, purché venga rispettato il dosaggio adeguato alla loro età e al peso corporeo.
Allo stesso modo, la Tachipirina può essere somministrata anche alle donne in dolce attesa. Il che porta a pensare che si tratti di un medicinale assolutamente sicuro. Tuttavia, la verità è ben diversa: non bisognerebbe mai assumere il farmaco in questione con superficialità. Questo, infatti, contiene il paracetamolo, un principio attivo che si lega a gravi rischi per la salute se preso in modo inadeguato.
Tachipirina, cos’è il paracetamolo e in quali casi rischia di danneggiare la nostra salute
Le proprietà della Tachipirina derivano proprio dal paracetamolo che si trova al suo interno. Il principio attivo, infatti, svolge un effetto antipiretico e analgesico ed è presente in molti dei farmaci che assumiamo, come il Buscopan compositum e lo Zerinol. Nonostante sia possibile comprare diversi di questi medicinali senza una prescrizione, il consiglio è di rivolgersi sempre al proprio medico prima di procedere con il loro acquisto.
Il paracetamolo, se preso rispettando il dosaggio corretto, non è dannoso per salute. Ed è per questo motivo che l’assunzione è contemplata anche nei più piccoli. Se si esagera, però si rischia solamente di andare incontro ad una serie di sintomi spiacevoli. Questi possono passare da un malessere generalizzato a disturbi epatici (ossia che riguardano il fegato), i quali potrebbero a loro volta sfociare nel coma e nei casi peggiori nella morte.
Negli anni sono stati realizzati numerosi studi incentrati sul legame tra un sovradosaggio di tale principio attivo e i danni che è in grado di provocare a livello epatico. Di recente, un gruppo di ricercatori dell’Australian Institute of Health and Welfare ha svolto una nuova indagine sugli effetti negativi del paracetamolo.
Uso eccessivo e prolungato di paracetamolo: cosa dicono gli studi
Lo studio ha messo in evidenza come un’assunzione sregolata di quest’ultimo (per la precisione, in una persona che assume quotidianamente una dose che eccede i 4 grammi) possa comportare conseguenze pericolose per la salute del fegato. A destare preoccupazione non è solamente il sovradosaggio, ma anche l’uso prolungato nel tempo.
Questo secondo aspetto è stato analizzato dagli studiosi della Scuola di Medicina dell’Università di Leed del Regno Unito. I soggetti che assumono paracetamolo per lunghi periodi, è emerso, hanno maggiori probabilità di sviluppare problemi renali, cardiaci e gastrointestinali.
In Italia, il Centro Antiveleni dell’Ospedale Niguarda di Milano è impegnato nella registrazione dei casi di sovradosaggio da farmaci che si manifestano ogni anno. In media, sono all’incirca 8 mila e, tra questi, il paracetamolo occupa un posto di rilievo. Si tratta del medicinale più comune quando si parla di sbagli di somministrazione nei bambini di età inferiore ai 6 anni.
La necessità di una maggiore consapevolezza
I dati, inoltre, mettono in luce che nella stragrande maggioranza dei casi di avvelenamento si finisca con l’esagerare per puro errore. Sono tantissime le persone che acquistano farmaci contenenti paracetamolo e che li assumono con una scarsa attenzione. Come affermato in precedenza, questi sono facilmente reperibili e spesso non viene richiesta la ricetta. Di conseguenza, vengono considerati totalmente sicuri.
Molti individui, così, comprano medicinali come la Tachipirina senza pensare ai possibili effetti collaterali e assumendoli in dosi eccessive. Sono diversi i casi di persone che prendono anche più farmaci contenenti paracetamolo nello stesso lasso di tempo, aumentando le possibilità di riscontrare gravi problemi di salute.
Questa è la ragione per cui gli esperti ci mettono in guardia in merito all’uso di tali medicinali. Gli esiti delle indagini hanno portato alcuni ricercatori a lanciare allarmi nell’intento di portare ad una maggiore sensibilizzazione intorno al tema, nella speranza che ognuno di noi possa sviluppare più consapevolezza al riguardo.